Le liste varietali 2008 per pesche e nettarine

Presentate presso il Cra, Centro di ricerca per la frutticoltura

Le liste varietali 2008 per pesche e nettarine - Plantgest news sulle varietà di piante

Carmine Damiano, direttore del Cra, Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma

Nella giornata del 26 luglio 2008 presso il Cra, Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma è stata presentata la lista di orientamento varietale per pesche e nettarine gestita all'interno dell'omonimo progetto del Mipaaf. Attraverso questo evento si vuole dare un'indicazione di massima agli agricoltori, frutticoltori, tecnici ed operatori del settore su quanto di meglio esiste in commercio e che è già stato sottoposto ad attività di sperimentazione e di valutazione da parte di istituzioni pubbliche e private.

 

Pesco a polpa gialla

Costituisce il gruppo pomologico con il maggior numero di varietà e rappresenta la parte principale della produzione peschicola nazionale, sia per il consumo interno sia per l'esportazione. Molte di queste cultivar sono pienamente affidabili sia dal punto di vista pomologiche che agronomico.

Le varietà del periodo precoce sono oramai tutte collaudate, e poche novità sono state inserite. Tra quelle che sono in fase di sperimentazione e che hanno dato risultati interessanti si ricordano Sole1®Astra 1* (-47 gg da Redhaven) e da Sole 2®Astra 2* (-40) che presentano una facile gestione dell'albero e caratteristiche pomologiche ed oragonolettiche nuove ed interessanti. Successive sono Francoise® (-38) caratterizzata da buon sapore, elevata pezzatura e colorazione dei frutti, ma con una produttività incostante e Rich May* (-36) con albero d'elevato vigore, portamento assurgente e di difficile gestione, produttività e pezzatura elevate, ma necessità di accurato diradamento; inoltre, entrambe queste varietà presentano una scarsa adattabilità agli ambienti del Centro-Nord. In questo periodo merita di essere segnalata anche Sagittaria (-35) che ha dato risultati entusismanti soprattutto al sud. Seguono poi Maycrest® (-32) con buona rusticità ed elevata produttività dell'albero, forma regolare e simmetrica e discrete qualità organolettiche ma necessità di diradamento; presenta tuttavia caratteristiche di produttività, aspetto e pezzatura incostanti a seconda dell'area geografica. Un'altra varietà, Lolita* (-30), presenta buone caratteristiche di produttività, pezzatura, consistenza dei frutti e caratteristiche organolettiche, ma necessita di diradamento per poter rendere al meglio (inoltre presenta lesioni sulla linea di sutura, scatolato ed è stata scartata al Nord).

In epoca ancora successiva si hanno quattro varietà: Springcrest (-26) con buona rusticità, elevata produttività e con interessanti caratteristiche pomologiche, anche se presenta sapore negativo (principalmente nelle raccolte anticipate), scatolato e scarsa tenuta e colorazione, e Spring Lady®Merspri* (-25) con buone caratteristiche pomologiche per aspetto, sapore e forma dei frutti e con produttività interessante sia al centro che al sud (è stata scartata al nord per mancanza di produzione). Necessita però di diradamento per ottenere buone produttività, ha scarsa tenuta, scarsa consistenza e sapore non sempre soddisfacente. La terza varietà, Crimson Lady* (-23) ha buone caratteristiche pomologiche per forma, sovraccolore e pezzatura dei frutti e buona consistenza della polpa, ma la sua produttività è incostante, la polpa è fondente e il sapore risulta talora poco gradevole. Springbelle* (-22), infine, presenta buona produttività soprattutto al centro ed al sud, frutti attraenti e consistenza e pezzatura buone, ma con qualità scadente (il sapore è acidulo) e con la necessità d'accurato diradamento (è stata scartata al Nord per produttività incostante). Chiudono il periodo Rubirich®Zainoar* (-17) con caratteristiche pomologiche buone per forma, colorazione, pezzatura, consistenza e sapore (molto valido per la scarsa acidità) ma con una difficile gestione dell'albero, vigore elevato e portamento assurgente. La produttività è incostante, la maturazione disforme e la polpa dei frutti si presenta leggermente fibrosa e di consistenza non omogenea. Royal Glory®Zaifer* (-7) ha buona produttività, pezzatura, colorazione, forma e tenuta dei frutti e sapore molto valido di tipo subacido; tra i fattori negativi, invece, vanno segnali la sensibilità allo Xanthomaonas, la sensibilità dell'epidermide alle manipolazioni ed il sapore che, pur essendo valido, risulta insufficirìente e piatto al nord. Infine, Flavorcrest (-3) ha produttività medio-buona, buona pezzatura, buona consistenza ed un sapore accattivante ma la tomentosità della buccia risulta essere eccessiva, la sovraccolorazione è talora insufficiente, e presenta spesso scatolato (inoltre, è stata scartata al nord per la produttività incostante).

Nel periodo intermedio esiste una storica evoluzione qualitativa dei frutti grazie alla presenza di Vistarich®Zainobe* (+1) e Rich Lady* (+3), che però non danno garanzie produttive e di gestione agronomica. Tra le due si inserisce Red Moon* (+2), varietà di pregevoli caratteristiche pomologiche per forma regolare e rotonda, buon sovraccolore, buona consistenza della polpa e sapore piacevole soprattutto se coltivata al sud. Al centro e al nord lo stesso sapore non appare altrettanto piacevole. Al sud presenta però una pezzatura scarsa e la tendenza allo scatolato. Nella fase centrale c'è la presenza di Maria Marta* (+9) e Summer Rich* (+10) che presentano ottimo sapore, elevata pezzatura e rusticità. Successivamente si inserisce Diamond Princess* (+11) che offre buone caratteristiche pomologiche ma che deve essere gestita con accortezza. Nel periodo finale di questo periodo compaiono Romestar* (+18) ed Elegant Lady®Merdame* (+20) con elevata qualità dei frutti, Suncrest (+20) e Symphonie* (+22) con elevata produttività e Zee Lady® (+25).

Nel periodo tardivo oltre le storiche Fayette (+31), O'Henry (+42) e Fairtime (+68) si inseriscono Summer Lady* (+33), Gilda Rossa* (+48), Red Star* (+51), Guglielmina (+51), Lucie (+60) e Red Late (+63). Bisogna dire che le varietà di questo periodo sono tutte caratterizzate da caratteristiche pomologiche molto interessanti che si sviluppano anche grazie ad attente gestioni colturali ed agronomiche.

 

Pesche - Mostra pomologica Roma

 

Pesche a polpa bianca

L'attività di ricerca è stata ultimamamente intensa e ha portato alla creazione di nuove varietà che però non sono risultate soddisfacenti per caratteri estetici ed organolettici, tanto è vero che molte sono le varietà sotto osservazione ma pochissime sono le nuove inserite in lista.

Nel periodo precoce si hanno Primerose® (-40) e White Crest® (-35) che non hanno caratteristiche pomologiche eccellenti, ma che rimangono in lista in mancaza di alternative valide. Successivamente si hanno Hermione®Zailice* (-22) di buona produttività al sud e con pezzatura e sovraccolore soddisfacenti, Alexandra® (-19) con buona produttività e pezzatura dei frutti, Crizia* (-16) con sovraccolore, pezzatura, consistenza e tenuta della polpa interessanti ed Iris Rosso (-10) che presenta alcuni punti a suoi favore (buona produttività ed alcuni caratteri del frutto quali pezzatura, sovraccolore e caratteristiche organolettiche). Apre la gamma del periodo intermedio Maria Bianca (+7) con buona produttività al centro e soprattutto al sud, buone caratteristiche pomologiche quali pezzatura, consistenza e sapore. La varietà seguente, Greta (+10), presenta buona produttività, pezzatura elevata, intenso sovraccolore ed elevate caratteristiche organolettiche. Si termina con Maria Rosa (+20) e Benedicte®Meydicte* (+22) con produttività media, ma costante, grossa pezzatura dei frutti, media consistenza e buon sapore. In questa fascia di maturazione risulta interessante ricordare la presenza di Ghiaccio 1 (+13) una nuova tipologia di pesca in fase di studio ma che presenta consistenza e qualità organolettiche eccellenti, accompagnate da buccia e polpa depigmentate.

Nel periodo tardivo le prime varietà interessanti sono Tendresse®Julie* (+28) con ottima consistenza e sapore dei frutti, Maria Angela (+34), Maria Delizia (+38) e Regina Bianca (+40). Successsivamente si hanno Doucer* (+52), Gladys® Zailati* (+54) e Regina di Londa (+58). Oltre queste si vogliono ricordare tre cultivar ancora in sperimentazione (HonoraSnow King e Maria Regina) ma che hanno dato risultati interessanti: la loro caratteristica più interessante è quella di maturare tra metà agosto e metà settembre.

 

Nettarina a polpa gialla

L'evoluzione varietale in questo gruppo è stata molto importante negli ultimi anni, con nuove tipologie di varietà immesse sul mercato. Particolare successo stanno assumendo le cultivar subacide dotate di alto tenore zuccherino accompagnato da elevato aroma e profumo.

Nel periodo precoce apre il calendario di maturazione Gran Sun* (-36) caratterizzata principalmente dall'interessante epoca di raccolta. Contemporanea, ma ancora in fase di studio è Elios (-37), che appare molto promettente al sud. Seguono Rose Diamond* (-23) di facile gestione e con caratteristiche pomologiche interessanti soprattutto al sud, Rita Star®Bratastar* (-19) di buona produttività, sovraccolore, consistenza e sapore ma con necessità di una gestione colturale adeguata, Laura (-17), Ambra* (-14) e Supercrimson (-11). Segue poi un periodo di sospensione prima di arrivare a Big Top®Zaitabo* (-5) che rappresenta la cultivar di riferimento per le nettarine. Chiudono il periodo Spring Red (-2) e Spring Bright* (+1), che però non presentano caratteri pomologici elevatissimi soprattutto in funzione del periodo di maturazione.

In epoca intermedia abbiamo diverse varietà interessanti, caratterizzate dalla capacità di adattarsi a quasi tutti gli areali peschicoli italiani. Si inizia con Maria Laura (+4) e Maria Carla (+7) tra cui si inserisce Indipendence (+6). In questo periodo è presente anche una nuova varietà, ancora in fase di studio, chiamata Maria Dorata e caratterizzata da tratti pomologici particolari e da elevata produttività. Essa infatti ha epidermide e polpa completamente deantocianiche, una caratteristica che potrebbe destinarla a spazi di mercato interessanti. Seguono poi Diamond Ray* (+10), Ruby Grand (+14) e la storica StarkRedgold (+20) che rappresenta ancora il punto di riferimento per queso periodo di maturazione. A seguire si ha Nectaross (+22), Maria Aurelia (+27) e Venus (+28) caratterizzate tutte da elevata produttività e buone caratteristiche pomologiche, del tutto simili a StarkRedgold. Chiude il periodo Orion* (+30).

Nel periodo tardivo la prima cultivar è Sweet Red (+33) seguita da Maria Dolce* (+34) caratterizzata da sapore subacido, elevato tenore zuccherino e aroma gusto miele e Sweet Lady* (+36). Alcuni giorni dopo si ha  Lady Erica (+46) con sapore subacido, elevata consistenza ed elevata produttività. In epoca più tardiva si raccolgono Morsiani 90 (+53), August Red (+55), Fairlane (+60), Max®7AM7* (+61) e California (+65).

 

Nettarine a polpa bianca

Anche per questo gruppo l'innovazione varietale ha migliorato le loro caratteristiche agronomiche e pomologiche, permettendo così di farle apprezzare maggiormente al mercato. Tuttavia, necessitano ancora di un periodo di valutazione tale da poterle perfettamente consigliare all'interno del progetto. Nel periodo precoce si comincia con Silver King®Prita* (-25), Early Silver* (-22) e Neve* (-15) per poi seguire con Silver Rome Argento di Roma* (-12), Jade®Momée* (-8) e Superqueen®Caldesi2000* (-7).

L'intermedio si apre con Emeraude®Monnude* (+5) per poi continuare con Caldesi 2010* (+23) e Silver Giant* (+34). Nel tardivo abbiamo Silver Moon* (+40) e Septemberqueen®Caldesi 2020* (+59).

 

Percoche

Il miglioramento genetico non ha dato particolare attenzione a questo tipo di pesche, e quindi questo gruppo mantiene una certa staticità: le varietà inserite sono sempre le stesse degli anni precedenti. Si apre il calendario con Jonia (-26), Egea (-22) per poi passare a Federica (-9). Seguono Tirrenia (-2) e Romea (0). Nel periodo intermedio si ha Loadel (+6), Villa Doria (+9), Carson (+14), Bowen (+26) ed Andross (+32). Nel tardivo le uniche interessanti rimangono Jungermann (+36) e Babygold 9 (+44).

 

Conclusioni

Il grande impegno da parte dei breeders ha prodotto diverse cultivar di grande valore ed interesse. Alcune di esse sono già state inserite tra le varietà consigliate, mentre altre aspettano di essere valutate attentamente prima di poter dare giudizi significativi. All'interno delle novità che potrebbero risultare particolarmente appetibili per i frutticoltori e per il mercato ma che non sono ancora state inserite all'interno del progetto 'Liste varietali' si ricordano le nettarine della serie Romagna®, costituite da Vincenzo Ossani di Faenza (Ra) e distribuite dall'Az. Agr. Vivai Daniele Neri. Sono inoltre interessanti le nuove pesche e nettarine a tipologia Low Chilling (con basso fabbisogno in freddo), che possono essere coltivate in inverni miti, e le pesche piatte della serie Ufo, che uniscono qualità e tipologia innovativa.

La peschicoltura italiana ha bisogno di nuova linfa e tutte queste nuove varietà possono dare nuovi input per poter riaffezionare frutticoltori, tecnici, operatori del settore e consumatori a questo storico frutto.

Autore: Lorenzo Cricca

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