Enrosadira®*, lampone rifiorente precoce e di qualità

Gilberto Molari dei Vivai Molari e Gatti: "Con questa varietà siamo riusciti a fare tre cicli produttivi con la stessa pianta"

Enrosadira<sup>®*</sup>, lampone rifiorente precoce e di qualità - Plantgest news sulle varietà di piante

Enrosadira®*, nuova varietà di lampone rifiorente e precoce

Fonte immagine: Vivai Molari e Gatti

Aumentano i consumi di lampone e piccoli frutti. E' questo il trend degli ultimi anni, grazie alle caratteristiche organolettiche e di salubrità di questi frutti. Senza dimenticare alcuni altri elementi tipici di questo gruppo colturale: differenziazione e redditività elevate, valorizzazione delle aree marginali, sostenibilità agroeconomica. 

AgroNotizie ha chiesto a Gilberto Molari dei Vivai Molari e Gatti di raccontarci una sua esperienza legata a questo settore.

"Alcuni anni fa nel sud della Spagna - spiega Gilberto Molari -, durante una visita ad una azienda produttrice di lamponi affiliata ad una grande multinazionale, appresi come con una delle loro varietà rifiorenti riuscivano a fare tre cicli produttivi in due stagioni con la stessa pianta. Una cosa mai vista prima, che dava però al produttore un'opportunità commerciale e di reddito importantissima.
l primo pensiero fu che per noi sarebbe stato impossibile date le condizioni climatiche diverse tra noi e loro. Ma ero determinato a riproporre questa esperienza anche in Italia. Successivamente ho realizzato che semplicemente non disponevamo della varietà giusta".


"Ho lavorato allora alla ricerca di una varietà che potesse avere le caratteristiche adeguate dal punto di vista produttivo, agronomico e qualitativo. Dopo alcuni anni anni l'ho trovata in Enrosadira®*: grande precocità, eccellenti caratteristiche organoletticheelevata shelf life e ottima produzione.
Per ottenere però quel tipo di risultato è necessario coltivarla in vaso o comunque in fuori suolo, il che significa una forzatura al normale ciclo della pianta. Da due settimane abbiamo terminato il secondo raccolto sulle piante messe a dimora ad inizio maggio 2014, quando già è cominciata la terza produzione".


Molari illustra brevemente il ciclo: "Il trapianto delle giovani piante è avvenuto ad inizio maggio del 2014, ponendo le piante in vasi da 6/7 litri con apposito terriccio. La coltivazione è avvenuta sotto tunnel con fertirrigazione.
La prima raccolta è cominciata ad inizio agosto 2014 ed è terminata oltre la metà di novembre (per sopraggiunti limiti climatici essendo il test ubicato in Trentino), con una produzione di 1350 grammi a vaso. A questo punto si è proceduto alla eliminazione dei rami che avevano appena prodotto e le piante sono state sistemate per il periodo di riposo durato fino a metà gennaio, quando le piante sono state riposizionate in serra temperata. Durante la potatura si era provveduto a lasciare almeno 2/3 polloni per vaso per la successiva produzione. La raccolta primaverile ha avuto inizio a metà maggio 2015 e si è conclusa per nostra volontà ad inizio luglio, con una produzione di 1020 grammi per vaso. A questo punto abbiamo nuovamente tagliato i rami che avevano appena prodotto, lasciando 2/3 nuovi polloni e diradando le piante sulla fila, passando da 4 a 3 piante per metro lineare.
La terza raccolta avverrà nelle prossime settimane. Considerando la carica produttiva che si presenta ad oggi, moltiplicata per la eccellente pezzatura di questa varietà, i risultati precedenti verranno sicuramente replicati
Contemporaneamente nella stessa azienda sono state messe a dimora le giovani piante per il nuovo ciclo e sono stati adottati alcuni accorgimenti, maturati dalla esperienza del primo anno di coltivazione".


"Credo che questa tecnica possa essere replicata - conclude Molari - per tutte le varietà rifiorenti, ma sicuramente tutte le caratteristiche di Enrosadira®* facilitano questo ciclo continuo.
Tramite questa tecnica la qualità del frutto viene accentuata, elemento recepito positivamente dal mercato che conseguentemente ne agevolerà la diffusione. Non per ultimo, la possibilità di ridurre i costi di impianto offre la possibilità all’impresa agricola di avere una quota di redditività maggiore. 
Un'ultima considerazione è rivolta alla facilità di distacco del frutto. Assieme a Trayplant, concessionario olandese della varietà, si è calcolato una maggiore resa alla raccolta di 1/1,5 kg. per ora. Questo dato ci permette di risparmiare alcune decine di migliaia di euro per ettaro solo nella raccolta."

Autore: Lorenzo Cricca

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