2017
16
Simposio Ishs 2020, concorso di idee per il sistema fragola
Gianluca Baruzzi del Crea rivela i retroscena della vittoria dell'Italia sul Belgio: guarda la videointervista
Mancano tre anni al IX Simposio internazionale della fragola, ma tre anni passano in fretta e Gianluca Baruzzi, ricercatore del Crea di Forlì, ne è consapevole.
E' stato proprio Baruzzi, assieme a Bruno Mezzetti dell'Università politecnica delle Marche e al collega Maurizio Battino a convincere i massimi esperti della coltivazione della fragola, riuniti dall'Ishs in Canada, l'agosto scorso, che l'Italia sarebbe stata la scelta migliore per l'edizione successiva del Simposio.
Per riuscire nell'intento e battere il Belgio, principale avversario, i tre ricercatori hanno puntato sulla possibilità di compiere un tour lungo la penisola, vedendo, in soli otto giorni, molteplici tecniche di coltivazione e molteplici varietà, a seconda che ci si trovi a Sud o a Nord.
"E' stato fondamentale - ha confermato proprio Baruzzi, intervistato da AgroNotizie durante il Macfrut di Rimini -. In nessun altro paese al mondo puoi vedere in così poco tempo tecniche che ricordano quelle della California, al Sud, e tecniche simili a quelle delle regioni artiche, al Nord. Il Belgio aveva una proposta molto interessante e tecnicamente avanzata, si concentrava sulla coltura programmata fuorisuolo, ma la chiave della vittoria è stata per noi proprio questa caratteristica".
Non c'è molto ancora di deciso in vista del 2020, ciò che è certo è che, chi parteciperà, compirà un tour da Sud a Nord per conoscere il sistema fragola italiano: a Sud, due giorni per vedere la Piana del Sele e il Metapontino, al Centro la Val Padana, ci saranno poi quattro giorni di congresso a Rimini più un giorno proprio al Macfrut 2020 e per finire il Nord, l'Alto Adige.
Tutti sono chiamati a contribuire in questa fase con idee e suggerimenti. "Per ora lo sforzo è stato scientifico. Abbiamo creato i rapporti con l'Ishs. D'ora in avanti - ha continuato Baruzzi - bisognerà creare una rete fra tutti gli attori della filiera: dai produttori ai vivaisti, alle associazioni alle aziende. Tutti coloro che vorranno, potranno essere coinvolti in quella che sarà un'occasione di mettersi in luce per il sistema fragola italiano".
E' stato proprio Baruzzi, assieme a Bruno Mezzetti dell'Università politecnica delle Marche e al collega Maurizio Battino a convincere i massimi esperti della coltivazione della fragola, riuniti dall'Ishs in Canada, l'agosto scorso, che l'Italia sarebbe stata la scelta migliore per l'edizione successiva del Simposio.
Per riuscire nell'intento e battere il Belgio, principale avversario, i tre ricercatori hanno puntato sulla possibilità di compiere un tour lungo la penisola, vedendo, in soli otto giorni, molteplici tecniche di coltivazione e molteplici varietà, a seconda che ci si trovi a Sud o a Nord.
"E' stato fondamentale - ha confermato proprio Baruzzi, intervistato da AgroNotizie durante il Macfrut di Rimini -. In nessun altro paese al mondo puoi vedere in così poco tempo tecniche che ricordano quelle della California, al Sud, e tecniche simili a quelle delle regioni artiche, al Nord. Il Belgio aveva una proposta molto interessante e tecnicamente avanzata, si concentrava sulla coltura programmata fuorisuolo, ma la chiave della vittoria è stata per noi proprio questa caratteristica".
Non c'è molto ancora di deciso in vista del 2020, ciò che è certo è che, chi parteciperà, compirà un tour da Sud a Nord per conoscere il sistema fragola italiano: a Sud, due giorni per vedere la Piana del Sele e il Metapontino, al Centro la Val Padana, ci saranno poi quattro giorni di congresso a Rimini più un giorno proprio al Macfrut 2020 e per finire il Nord, l'Alto Adige.
Tutti sono chiamati a contribuire in questa fase con idee e suggerimenti. "Per ora lo sforzo è stato scientifico. Abbiamo creato i rapporti con l'Ishs. D'ora in avanti - ha continuato Baruzzi - bisognerà creare una rete fra tutti gli attori della filiera: dai produttori ai vivaisti, alle associazioni alle aziende. Tutti coloro che vorranno, potranno essere coinvolti in quella che sarà un'occasione di mettersi in luce per il sistema fragola italiano".
Autore: Barbara Righini