Curiosità

Una manciata di nocciole al giorno aiutano a stare bene

Il 27 maggio a conclusione di un meeting scientifico è stato redatto un documento per dire quanto fa bene la frutta secca in ambito cardiometabolico

Una manciata di nocciole al giorno aiutano a stare bene - Plantgest news sulle varietà di piante

Un consumo abituale di frutta in guscia riduce il colesterolo ed il diabete, contemporaneamente ad una sana alimentazione ed un'abituale attività fisica

Fonte immagine: © Grafvision - Fotolia

Il consumo e l'uso di nocciole ha basi antichissime. Ne esistono diverse testimonianze. Ma è nell’ultimo secolo che la sua importanza colturale è cresciuta, in parallelo con lo svilupparsi dell’industria dolciaria. Nel passato molti sono i valori simbolici e magici che il nocciolo ha acquisito nel corso della tradizione. Per i Celti era simbolo di saggezza. Al tempo dell'antica Roma vi era abitudine donare piante di Corylus avellana per augurare felicità. Nei matrimoni in passato venivano usate noci e nocciole come augurio di fecondità. Con il suo legno si realizzavano bacchette magiche, visto il suo potere predittivo.

 
Perche le nocciole fanno bene?
Ma qual è il significato salutistico della nocciola? Ci sono crescenti evidenze epidemiologiche e cliniche sperimentali che ne accertano il potere salutistico, acquisite in campo medico e scientifico. In particolare si è osservato che il consumo abituale di nocciola, così come quello di noci e mandorle, si associa ad una riduzione del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, incluso l’infarto cardiaco, e del rischio di diabete.

Le motivazioni essenziali per questi risultati di elevato significato preventivo sono correlate alla composizione nutrizionale della nocciola. Innanzitutto è la ricchezza in acidi grassi monoinsaturi che similarmente all’olio d’oliva gioca un ruolo primario nel ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. Accanto a questo, la ricchezza in fitosteroli, in composti fenolici, in vitamina E, in arginina, magnesio, selenio e fibre idrosolubili permette di sviluppare effetti antiossidanti, antinfiammatori e protettivi sull’endotelio vascolare, tali da garantire risultati salutistici di grande significato in ambito cardiometabolico.
 
L'Italia è il secondo produttore mondiale di nocciole al Mondo (Fonte foto: ©Vladyslav Siaber-Fotolia)

Dove se ne è parlato?
Di tutto questo si è parlato nel meeting scientifico multidisciplinare organizzato il 26 e 27 maggio 2017 presso il castello di Grinzane Cavour (CN) e coordinato dal Prof. Attilio Giacosa (Policlinico di Monza) e dalla Prof.ssa Mariangela Rondanelli (Università di Pavia), con la partecipazione del Prof. Roberto Botta (Disafa - Università di Torino), della Prof.ssa Anna Maria Picco (Università di Pavia), della Dr.ssa Antonella Riva (Indena, Milano), del Prof. Emilio Ros (Hospital Clinico, Barcellona) e del Dr. Mario Schiano Lo Morriello (Ismea, Roma).
I lavori si sono conclusi con un 'documento di consenso' firmato dai due coordinatori e dai cinque relatori del meeting e presentato il 27 maggio alle associazioni degli agricoltori ed alle autorità politiche e amministrative del territorio piemontese. Hanno partecipato all'evento Andrea Olivero - Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e di Tomaso Zanoletti, Presidente dell’Enoteca Regionale del Castello di Grinzane Cavour.
 
La produzione nazionale copre circa l'80% del fabbisogno, questo ci obbliga ad importare (Fonte foto: ©Agrion)
 
Cosa dice il documento?
Il testo in sintesi pone in evidenza come la supplementazione dietetica con nocciole si accompagna ad una riduzione significativa del colesterolo totale e del colesterolo LDL (quello 'cattivo'), senza modificazioni del colesterolo HDL (quello 'buono').
"L’evidenza scientifica - viene spiegato nel comunicato - dimostra che gli effetti salutistici delle nocciole sono raggiungibili con il consumo abituale di 30-40 grammi al giorno di nocciole sgusciate. Di conseguenza se ne raccomanda l’incremento del consumo, soprattutto sotto forma di prodotto crudo (non tostato) e non privato della pellicina (perisperma). Il consumo di nocciole con la pellicina è preferibile perché questa contiene la maggior parte degli antiossidanti del prodotto. Se ne raccomanda soprattutto il consumo con cereali durante la colazione del mattino o in insalate miste ai pasti principali, oppure come rompidigiuno a metà mattino o nel pomeriggio, in ogni età della vita.
La nocciola dunque assume carattere di grande significato non solo produttivo e commerciale ma anche salutistico. Questo vantaggio viene incrementato se si segue un modello alimentare di tipo mediterraneo, si tiene sotto controllo il peso corporeo, si fa abitualmente attività fisica e soprattutto se non si fuma".


Scarica il documento di consenso firmato dai relatori partecipanti al convegno, con i 10 punti di perchè il consumo della frutta in guscio e delle nocciole fa pene alla salute. 

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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