Soia Soja hispida - Glycine max

Soia - Plantgest.com
Descrizione della pianta
La soia o Glycine max è una pianta erbacea annuale appartenente alle leguminose ed alla famiglia delle Papilionaceae. E' originaria dell'Asia centro-orientale. Le prime notizie certe di questa coltura risalirebbero al secondo millennio a.C.

La soia viene largamente usata per l'alimentazione dell'uomo e per quella zootecnia. Ad oggi è uno dei prodotti alimentari più coltivati nel mondo. Appartiene al gruppo delle proteoleaginosa, materie prime ricche di proteine vegetali e di sostanze grasse (in questo caso insature). Un importante componente della soia è la lecitina.
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La soia venne coltivata per la prima volta in Cina cinquemila anni fa. L’imperatore lo chiamò 'Ta Teou' o grande fagiolo, inserendola tra le cinque piante sacre: le altre erano il riso, il frumento, l’orzo e il miglio. Nel Grande Erbario Cinese, il Pen Tsao, era consigliato soprattutto per alleviare i dolori alle ginocchia, edemi, crampi, disturbi digestivi e malattie del cuoio capelluto.

C'è una leggenda cinese dice: Il Dio della coltivazione Hou Tsi, creò la soia e la pose su una collina dove potesse vivere per sempre, lontano dagli occhi dell’uomo. Un giorno vicino a quella collina, alcuni mercanti furono assaliti da banditi e per salvarsi la vita, si rifugiarono proprio fra quelle piantine. Rimasero nascosti per molti giorni e quando la fame si fece insopportabile usaro quelle piante per sfamarsi. Quando il pericolo dei banditi si fu allontanato definitivamente, scesero dalla collina e fecero conoscere i semi di soia a tutti.

L'introduzione in occidente avviene molto dopo, e nello specifico nel XVII secolo, quando un gruppo di Gesuiti di ritorno da un viaggio in Manciuria ne portò con se semi e piante. Per circa due secoli il suo impiego è stato principalmente ornamentale per i giardini delle grandi regge dei nobili europei.  

La prima piantagione ad uso commerciale è del 1930 circa. Da quel momento la soia ha iniziato ha crescere moltissimo, diventando tra le piante più coltivate al mondo.





La Soia è una pianta annuale originaria dell'Asia centro-orientale. Le prime notizie certe di questa pianta risalirebbero al 2° millennio a.C., anche se probabilmente era conosciuta già molto prima. Fino alla fine dell'Ottocento era coltivata esclusivamente in Cina. Nella seconda metà del XX secolo ha avuto un notevole sviluppo. Gli Stati Uniti sono il maggiore produttore mondiale. In Europa è coltivata soprattutto in Francia e Italia (circa 200.000 ettari; nel 1990 erano circa 400.000). E' una delle più importanti piante alimentari per la ricchezza dei semi in olio (18-20%) e, soprattutto, in proteine (40%).
 
La soia è una pianta erbacea annuale a raccolta estiva. Ha portamento eretto o cespuglioso, taglia che può raggiungere i 130 cm ed è coperta da peli bruni o grigio.
L'apparato radicale è fittonante ed è colonizzato da uno specifico batterio simbionte (Rhizobium japonicum).

I fiori sono riuniti in infiorescenze, dette racemi, composte da 2-5 elementi. Nelle varietà indetermninate sono in posizione ascellare mentre in quelle determinate sono poste anche all'apice. I fiori, di colore bianco o viola, sono caratterizzati da fecondazione autogama.

I frutti sono baccelli pelosi, appiattiti e penduli. Ognuno contiene 3-4 semi tondeggianti e di un colore che varia dal giallo al bruno, dal verdognolo al nero.
La soia è originariamente una pianta brevidiurna, che per fiorire ha bisogno di notti piuttosto lunghe. Oggi però con il miglioramento genetico si sono ottenute piante  dal comportamento fotoindifferenti.

La soia ha bisogno di acqua (meno però rispetto al mais), soprattutto in quelle aree dove l'estate è poco piovosa e poco regolare.

Per quanto riguarda il terreno la soia non ha particolari esigenze. Sono però da sconsigliare quelli troppo umidi e quelli troppo sciolti. Il pH che predilige è quello prossimo al 6,5. Tollera una moderata salinità.
Partiamo dal discorso dell'avvicendamento: la soia è una pianta miglioratrice. Per questo motivo è perfetta per essere usata come pianta da rinnovo a ciclo primaverile-estivo. Se ad esempio siamo in una gestione colturale di specie irrigue può essere usata per interrompere la monocoltura di mais. Oppure si presta anche ad essere usata in coltura intercalare, dopo colture che liberano presto il terreno (pisello da industria, orzo da insilamento), con semina entro metà giugno.

La preparazione migliore del terreno è con un'aratura piuttosto anticipata e con lavori successivi di affinamento. Però nel caso di coltura intercalare non è male l'uso della minima lavorazione.

C'è da tenere in considerazione una cosa: la soia è una leguminosa che entra in simbiosi con un microrganismo azotofissatore specifico, lo Rhizobium japonicum.

La semina viene fatta a righe distanti 40-45 cm. Normalmente, la soia nodulata, è autosufficiente per l'azoto. La concimazione quindi deve essere basata sul fosforo (80-100 kg/ha) e potassio nel caso di terreni carenti. Se proprio vogliamo apportarne un quantitativo minmo si possono apportare 20-30 kg/ha di azoto alla semina. Se la coltura risultasse non nodulata è necessario apportare circa 150-200 kg/ha di azoto.

Le cure colturali più usuali sono una rullatura subito dopo la semina e l'irrigazione.
L'epoca di raccolta in Italia cade in settembre nel caso di coltura principale, in ottobre avanzato nel caso di coltura intercalare. Il momento migliore è quello quando la pianta è completamente defogliata e gli steli ed i semi sono di colore marrone. 

La macchina usata è la mietitrebbie da frumento (abbassando la barra quanto più possibile vicino a terra per non perdere i baccelli più bassi). L'umidità del seme alla raccolta deve essere intorno al 12-14%; se superiore è necessaria l'essiccazione.
E' tra i legumi con il più alto valore nutritivo. E' infatti ricco di proteine, grassi insaturi, carboidrati, sali minerali (potassio, fosforo, magnesio e calcio soprattutto) e vitamine (A, C e vitamine del gruppo B). Pur essendo povera in metionina, risulta comunque ricca di lisina e leucina e, rispetto ai cereali, possiede alte percentuali di triptofano.

I grassi rappresentando mediamente il 20% della sostanza secca. Quelli insaturi rappresentano il 90% circa dei grassi totali.
Un importante componente della soia è la lecitina, che è una miscela di acido fosforico, colina, acidi grassi, glicerolo, glicolipidi, trigliceridi e fosfolipidi. E' ricca anche di fibre.

 
Elementi nutritivi in 100 gr di prodotto
Acqua 9,5 gr
Carboidrati 23,2 gr
Zuccheri 11 gr
Proteine 36,9 gr
Grassi 19,2 gr
Fibra totale 11,9 gr
Sodio 4 mg
Potassio 1740 mg
Ferro 6,9 mg
Calcio 257 mg
Fosforo 591 mg
Vitamina B1 0,99 mg
Vitamina B2 0,52 mg
Vitamina B3 2,50 mg

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Buongiorno, mi chiamo Enrico e sono un agricoltore alle prime armi; tra poco seminerò la soia e volevo usare per la semina la Gaspardo M300. La mia domanda è: quanti kg di soia vanno distribuiti per ettaro? Grazie per la vostra disponibilità! Cordiali saluti Enrico

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