Fagiolino Vigna unguiculata

Fagiolino - Plantgest.com
Descrizione della pianta
Il fagiolino o Phaseolus vulgaris è una pianta della famiglia delle leguminose, originaria dell’America meridionale. Il fagiolino e il fagiolo sono la stessa pianta. Le varietà differiscono principalmente per un carattere anatomico: la presenza o l’assenza nel baccello dei tessuti fibrosi che ne determinano il tipo di utilizzazione. Si hanno così due tipi di struttura del baccello: baccelli le cui valve si separano con facilità e coltivati per il loro seme (fagiolo) e baccelli senza filo e senza pergamena e coltivati per il baccello tenero e carnoso (fagiolini). Tra le leguminose da granella, i fagioli e i fagiolini sono al secondo posto al mondo dopo la soia.

Sono ricchi di vitamine (soprattutto vitamina A e vitamina C) e sali minerali (in primis potassio, ferro e fosforo). Sono anche una fonte interessante di calcio. Elevato il contenuto di antiossidanti, come il betacarotene e la luteina. I fagiolini sono anche una fonte di silicio.

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La pianta di fagiolo e fagiolino è un rampicante annuale che appartiene all’ordine delle leguminose ed alla famiglia delle Papillonacee. La parte commestibile della pianta sono principalmente i suoi semi (i fagioli) ma esistono anche varietà come i fagiolini e le taccole, chiamati mangiatutto, dei quali i baccelli sono commestibili. 

L'apparato radicale è molto ramificato e superficiale. Gli steli sono angolosi e con altezza portamento variabile che permettono la differenziazzione tra nani e rampicanti. I fagioli nani sono i più adatti alla coltura di pieno campo mentre i rampicanti si prestano bene alla coltura ortense, dove la raccolta è scalare e manuale.

Le prime foglie di questa pianta sono semplici mentre quelle che crescono successivamente sono trifogliate. I fiori sono riuniti a grappoli collocati all'ascella delle foglie. Il loro numero è variabile da 4 a 10 e sono di colore bianco. La fioritura è cleistogama. Il frutto è un legume pendulo con all'interno più semi e con forma, colore e dimensioni variabili. Un carattere anatomico importante è la presenza o l’assenza nel baccello dei tessuti fibrosi che ne determinano il tipo di utilizzazione. Si hanno così due tipi di struttura del baccello: baccelli le cui valve si separano con facilità per la presenza di un cordone fibroso lungo le linee di saldatura e con una 'pergamena interna che divide i vari semi che rappresentano l'obiettivo della coltivazione; baccelli senza filo e senza pergamena e che quindi sono teneri e carnosi detti più comunemente fagiolini.

Le dimensioni, la forma e il colore dei semi sono variabili. La forma varia da sferica a parallelepipeda, da reniforme ad ovale, da appiattita a cilindrica. Anche il colore può variare: dal bianco al nero passando per il giallo, il beige, il bruno, il rosa, il rosso, il violetto; il colore può essere uniforme o screziato.
Il fagiolo e il fagiolino sono esigenti per quanto riguarda il calore. La temperatura minima per far si che la pianta possa nascere e crescere in modo adeguato è di circa 13-14 °C. Soffre gli abbassamenti di temperatura e la temperatura alla quale muore la pianta è di circa 1-2 °C. Soprattutto per questo motivo il fagiolo e il fagiolino nelle zone temperate possono essere coltivate nel periodo primaverile-estivo o estivo.

Un'altro aspetto importante è l'acqua. Questa pianta infatti teme la siccità. Questo elemento è genetico ma anche legato alla superficialità delle radici che impongono l'uso dell'irrigazione per una coltivazione ottimale.

Il terreno più adatto al fagiolo è quello sciolto, fresco e fertile. Attenzione alla presenza di elevato valore di calcare che influenza la qualità del seme. Il fagiolo e fagiolino si adatta ai terreni pesanti, purché questi non siano soggetti a formare crosta. Presenta un'elevata intolleranza per la salinità.
Il fagiolo e il fagiolino, visto la loro brevità del ciclo colturale, s'inseriscono in certe rotazioni come coltura intercalare (occupa quindi il terreno per un breve periodo e viene praticata tra due colture principali). Nel caso del fagiolo si consiglia un solo ciclo della coltura ogni due anni mentre per il fagiolino si consiglia un solo ciclo colturale all’anno. Per il fagiolino il terreno è opportuno che sia mantenuto arato e senza colture durante l’estate-autunno oppure è opportuno far seguire a questa pianta due cicli di altre specie non leguminose.

E' praticabile la successione cereale (autunno-vernino)-fagiolino per un massimo di due anni, ma si consiglia di avere successivamente un intervallo di due anni durante il quale sia esclusa la coltivazione di leguminose. Nel caso di due cicli colturali all’anno é opportuno osservare un intervallo di 2 anni con altre colture.
Il fagiolo o fagiolino possono essere sia trapiantati che seminati. Nel primo caso i fagioli o i semi vengono messi in vasetti riempiti di terriccio a febbraio-marzo. Quando la piantina avrà raggiunto gli 8 cm circa di altezza sarà pronta per essere trapiantata nel terreno di coltivazione in tarda primavera o ad inizio estate. 
Se invece si vuole fare la semina direttamente nel terreno dovremo aspettare che le temperatura del terreno si aggiri intorno ai 15°, a quel punto metteremo i fagioli o il seme: al sud Italia è così possibile iniziare a metà marzo mentre al nord Italia a fine aprile-inizio maggio. In molti casi vengono poi effettuate successive semine scalari per da primavera alla fine di luglio-inizio agosyo per poter raccogliere prodotto fino all'autunno inoltrato. 
Il fagiolo o il fagiolino è una pianta annuale a rapido sviluppo. L'apparato radicale è ramificato ma superficiale, che va a creare problematiche con il rapporto dell'acqua. Il valore delle esigenze idriche è stimabile tra 2.000 e 3.000 m3/ha: i valori maggiori per le varietà più tardive coltivate in ambienti più siccitosi.

Il metodo d’irrigazione più adatto oggi è quello a goccia che permette di ridurre il consumo d'acqua, localizzare la distribuzione in prossimità delle radici, non creare condizioni favorevoli allo sviluppo di patologie ed assicura una migliore uniformità di distribuzione.
Nella coltivazione non professionale del fagiolino i baccelli freschi si raccolgono a mano scalarmente, mentre le piante di fagiolo da granella secca si estirpano a mano quando i baccelli hanno cominciato a disseccarsi. Nella coltivazione professionale la raccolta avviene meccanicamente purché le piante siano nane e a maturazione contemporanea. I fagiolini si raccolgono con apposite macchine raccoglitrici (pettinatrici); i fagioli da seme fresco si raccolgono con macchine pettinatrici-sgranatrici semoventi; i fagioli secchi si raccolgono con le normali mietitrebbiatrici.

È considerata una buona produzione di fagioli secchi di 2-2,5 t/ha. Nel caso di fagioli freschi, produzioni buone sono di 12 t/ha da baccelli da sgranare o di 5-6 t/ha di cornetti secondo la varietà e il grado di sviluppo del baccelli.
I fagiolini sono una buona fonte di vitamine e di sali minerali. Contengono soprattutto vitamina A, vitamina C, potassio, ferro e fosforo. Permettono anche una buona integrazione di calcio. All'interno sono presenti diverse sostanze antiossidanti, come il betacarotene e la luteina. I fagiolini sono anche una fonte di silicio.
 
Valori nutrizionali per 100g di fagiolino
Proteine 2.10 g
Carboidrati 2.40 g
Fibre 2.90 g
Potassio 280.00 mg
Calcio 35.00 mg
Fosforo 48.00 mg
Vitamina A 41.00 µg
Vitamina C 6.00 mg

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Baccelli inesistenti in fagioli e fagiolini

Ho piante di fagioli borlotti rampicanti molto alte e rigogliose. Piantati i semi 2 mesi fa, dei bacelli ancora non si vede traccia. Posso ancora sperare? Ho anche piante di fagiolini rampicanti viola, ho fatto un primo raccolto abbondante, adesso le piante sono piene di fiori ma sono già 3 settimane o 1 mese che non raccolgo più niente. Irrigazioni abbondanti giornaliere di entrambe le coltivazioni. Fogliame abbondante ma niente bacelli. Terreno sabbioso. Presenza di cimici. Fatemi sapere se posso ancora sperare. Grazie

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