Melo, le più recenti varietà resistenti alla ticchiolatura

Tra le novità Golden Orange, mela gialla buona e succosa proposta dal Covift

Melo, le più recenti varietà resistenti alla ticchiolatura - Plantgest news sulle varietà di piante

Fonte immagine: plantgest

Negli anni '90 sono stati effettuati tentativi d’introduzione di varietà resistenti a ticchiolatura per il gene Vf. Questi tentativi hanno portato all’introduzione di cultivar interessanti ma non adeguate allo standard qualitativo richiesto dal mercato. La resistenza ad un'avversità, tratto interessante per gli agricoltori, non può infatti sopperire ad un livello qualitativo scadente, inferiore alle varietà già presenti, che costituisce un elemento imprescindibile per il mercato.

Le scelte della GDO ed i consumatori finali hanno evidenziato una valutazione qualitativa delle nuove varietà resistenti alla ticchiolatura, non diversamente dall'atteggiamento tenuto verso le varietà convenzionali. In questo modo è evidente come il fattore resistenza alla ticchiolatura sia considerato come un elemento tecnico-agronomico legato alla produzione, di maggiore importanza per gli agricoltori rispetto alle esigenze del mercato e del marketing.

 

Le varietà resistenti più recenti
A seguito di queste introduzioni negli ultimi anni hanno acquisito una posizione di nicchia varietà interessanti quali Topaz o GoldRush. Negli ultimi anni sono state introdotte nuove e più evolute varietà che si posizionano sulla stessa fascia di qualità delle varietà standard. Questo vale per Ariane* Les Naturianes®, Brina*,  Coop 39* Crimson Crisp®, CIVG198* Modì®, Dalinette* Choupette® e Golden Orange*.

 

La cultivar Golden Orange
'E' una Golden simile - spiega Lorenzo Gretter, direttore del COVIFT Consorzio Vivaistico Frutticolo Trentino - che si raccoglie in autunno (+6 giorni da Golden Deliciuos) e con epoca di consumo che può essere individuata da novembre a febbraio. Interessante per diversi ambienti colturali sia montani che di pianura, è resistente alla ticchiolatura, mediamente sensibile all’oidio e discretamente tollerante nei confronti degli afidi. La pianta presenta vigore medio, portamento espanso o aperto, medio-elevata produttività e fruttificazione precoce. Il frutto - continua Gretter - presenta pezzatura medio-grossa, forma da medio-conica a medio-conica globosa, buccia con colore di fondo verde-giallo e sovraccolore con leggera sfaccettatura rosa, nella parte esposta, esteso fino al 30-40% della superficie. A livello superficiale presenta lenticelle di medie dimensioni e quantità, poco evidenti, incavate, e di colore bianco-grigiastre. Talvolta può essere presente una certa rugginosità posta principalmente a livello della cavità peduncolare. Il peduncolo è lungo e sottile, la cavità peduncolare profonda e poco ampia, il calice chiuso e grande e la cavità calicina profonda e mediamente ampia. La polpa appare invece di colore bianco, medio-fine tessitura, discreta compattezza, buona succosità e di sapore buono caratterizzato da gusto dolce-acidulo ed intenso aroma.'

Autore: Lorenzo Cricca

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