Mele made in Italy, prossima destinazione Taiwan?

Positive le visite delle ispettrici fitosanitarie taiwanesi ad alcune aree produttive nazionali: si prospetta in discesa la strada per siglare un protocollo bilaterale

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Taiwan, con i suoi 23 milioni di abitanti, è un mercato interessante e con buone opportunità per le mele italiane

E' iniziata lo scorso 2 ottobre la visita di due ispettrici fitosanitarie di Taiwan presso alcune delle principali aree produttive melicole italiane: primo passo per giungere alla stesura e alla firma di un protocollo bilaterale tra Taiwan e Italia per l'apertura di questo importante mercato del Sud asiatico alle mele provenienti dal nostro paese.

La visita ispettiva ha coinvolto le aziende campione Rivoira Giovanni & figli Spa, in Piemonte, e le organizzazioni di produttori Vip Val Venosta e Melinda in Trentino Alto Adige che hanno lavorato, con il coordinamento di Assomela e Cso Italy, in sinergia con il ministero delle Politiche agricole e i Servizi fitosanitari delle regioni e delle province interessate.

L'attività, come è accaduto per la visita degli ispettori vietnamiti due settimane fa, è stata realizzata anche con il sostegno dell'Ice, impegnato a favorire, d'intesa con il ministero dello Sviluppo economico, missioni ispettive sanitarie e fitosanitarie necessarie per l'apertura di mercati dove barriere non tariffarie complicano l'esportazione di prodotti alimentari italiani.

Il volume di interscambio tra Italia e Taiwan è notevole, il nostro paese è al quinto posto nell'Ue: in questo interscambio il settore agroalimentare e dunque anche quello ortofrutticolo ha una enorme potenzialità di sviluppo, come dimostrato dalla esportazione di kiwi italiano.

"Le ispettrici in visita alle aziende melicole italiane - dichiara il direttore di Assomela Alessandro Dalpiazhanno potuto toccare con mano, dal campo al magazzino, il nostro modello produttivo che è uno dei più organizzati al mondo ed in grado di offrire mele di qualità ma anche di garantire il rispetto delle condizioni richieste da Taiwan per l'accesso a tale mercato".

"Certamente - dichiara Simona Rubbi, responsabile apertura nuovi mercati di Cso Italy - il sistema mele italiano, in termini di sicurezza, garanzie e tracciabilità va nella direzione richiesta da Taiwan. Per questo speriamo che le condizioni che le autorità taiwanesi imporranno per l'esportazione delle mele italiane siano tali da permettere agli operatori italiani di lavorare senza eccessive complicazioni".

La visita si è conclusa lo scorso 6 ottobre presso il ministero per le Politiche agricole con un serrato confronto guidato dal dirigente del Servizio fitosanitario nazionale Bruno Faraglia, che lascia ben sperare in una conclusione positiva per l'accesso al mercato di Taiwan in tempo utile per la stagione produttiva 2018.

Autore: G R

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