Valerianella, orticola da IV gamma in crescita

Nel 2017 sono state coltivati 47.688 are per una produzione di 129.599 quintali. Stabile rispetto agli anni precedenti ma con buone prospettive. Ma qual è il futuro?

Valerianella, orticola da IV gamma in crescita - Plantgest news sulle varietà di piante

Per quest'anno non sono state registrate problematiche agronomiche e commerciali

Fonte immagine: © Fabioarimatea - Fotolia

La Valerianella locusta o semplicemente valeriana (altri sinonimi sono songino, songhino e dolcetto) è una pianta annuale commestibile usata per insalate, appartenente alla famiglia delle Valerianacee. Non dobbiamo confonderla con la simile Valeriana officinalis, che fa sempre parte delle Valerianacee ma che viene usata in fitoterapia.
In base ai dati Istat la coltivazione principale in Italia avviene in serra. Le are coltivate nel 2017 sono state 47.688 per una produzione di 129.599 quintali. L'ara è un'unità di misura agraria dell'area: 1 ara è pari a 100 metri quadrati o 0,01 ettari. La principale regione è la Lombardia, con 718.505 are ed una produzione di 71.342 quintali. Seguono Veneto con 16.608 are e 30.317 quintali e Campania con 8.100 are e 19.800 quintali. Rispetto al 2007 il valore complessivo rimane pressoché invariato: 46.370 are e 116.215 quintali.
 

VALERIANELLA O DOLCETTO

Scopri la nuova pianta su Plantgest. Oggi presentiamo la valerianella o songhino.
 
La valerianella viene usata principalmente nella quarta e quinta gamma. Questi settori sono molto cresciuti negli ultimi anni: in base ai dati 2017 dell'Aiipa i prodotti ortofrutticoli di quarta gamma sono cresciuti sia in termini di volume (+4,8% sul 2016), che in termini di valore (+5,2% sul 2016). Il comparto è sempre dominato dalle insalate, sia in busta che in ciotola, prevalentemente mix, ma con ancora una forte presenza d'insalate monouso. Tra le 'insalate' guida la misticanza, seguita da lattuga, rucola, radicchio e giustappunto valerianella. Queste dati sono stati resi noti durante l’European Convenience Forum che si è svolto ad Amburgo all’inizio di giugno 2018.

"In Italia sta crescendo l'appeal dei prodotti fresh cut - spiega Giancarlo Colelli dell’Università di Foggia -. Il 75% dei consumatori italiani ne è attratto, in particolare verso le insalate. Tuttavia il Nord e il Sud Italia sono molto diversi. Questo è dovuto principalmente all’alta disoccupazione e al minor potere d’acquisto nel Sud del Paese".

In Italia l'azienda OrtoRomi soc. coop. agr. da anni è leader nella produzione e coltivazione di insalate e radicchi destinati alla quarta e quinta gamma.
"La valerianella rappresenta una referenza importante nel nostro assortimento - spiega OrtoRomi in una nota -, visto che fa parte delle baby leaf che come insalate (principalmente lattughino e rucola) sono il core business aziendale e punto di forza delle nostre coltivazioni in tutto il suolo nazionale. I volumi di questa pianta in OrtoRomi seguono il trend di crescita che hanno anche le altre insalate. Per quest'anno non abbiamo registrato problematiche agronomiche e commerciali degne di nota, se non quelle legate alla reperibilità del prodotto in alcuni periodi dell’anno. Prevediamo quindi anche per i prossimi mesi di confermare i risultati positivi ottenuti finora".
 
Piantine di valerianella della varietà Bonvita prodotte dall'azienda Enza Zaden
Il mercato della valerianella è oggi stabile, ma la prospettiva è interessante
(Fonte foto: © Enza Zaden)

Ma qual è la reale situazione produttiva e commerciale del dolcetto in Italia? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Cocci, sales manager di Enza Zaden in Italia, azienda che si occupa di selezione e sviluppo di nuove varietà di ortaggi. 
"Il mercato è stabile - spiega Cocci -. Le principali zone di produzione in Italia sono la provincia di Bergamo e di Latina, anche se abbiamo buoni riscontri dalla provincia di Padova e a Battipaglia. Anche in Sardegna si stanno implementando le prime prove per la produzione. Le maggiori criticità agronomiche verso questa pianta sono durante l’estate, le cui alte temperature ne rendono difficile la coltivazione ottimale: rese molto ridotte, problemi in fase germinativa e maggiore difficoltà a gestire gli attacchi fitopatologici (visto i cicli molto corti). Durante l’inverno, con cicli molto più lunghi, la difesa della malattie è più gestibile.
Il nostro impegno è focalizzato nel dare ai nostri clienti prodotti ineccepibili dal punto di vista qualitatitativo, con massime performance in fatto di germinabilità, elevata resistenza alle principali fitopatie, alta qualità del cotiledone e shelf life ottimale. Inoltre i semi delle nostre varietà sono assolutamente privi di qualsiasi tipo malattia (Acidovorax, Phoma, etc)".

 
Piante di valerianella o dolcetta della varoietà Emily della Enza Zaden
Piante di valerianella o dolcetta della varietà Amely della Enza Zaden
(Fonte foto: © Enza Zaden)

Su quali parametri il miglioramento genetico della valeriana si sta concentrando?
"Stiamo lavorando - riporta Cocci - su tipologie di varietà con foglia semi-bollosa che consentono di avere maggiori risultati in fatto di resa, di colore scuro che limiti l’ingiallimento del cotiledone ma che si rivelino migliorative anche durante il processo di lavaggio e confezionamento. Infatti la valerianella è molto delicata e per mantenere una shelf life ottimale il prodotto imbustato deve essere privo di qualsiasi minima problematica (cotiledoni chiari, minifratture della foglie durante il lavaggio, struttura delle foglie con poca consistenza). E così un nostro obiettivo primario dare prodotti che dopo il raccolto si dimostrino più resistenti al naturale deterioramento, a volte anche esponendo i nostri test a stress della catena del freddo, che è il punto critico maggiore per la shelf life di qualsiasi prodotto di quarta gamma. Riteniamo che un prodotto di qualità in busta debba essere 'pensato' già al momento della produzione del seme e della scelta delle varietà.
Un lavoro a 360° che vuole portare vantaggi a chi produce, a chi confeziona ed a chi consuma. Solo così è possibile dare una spinta al miglioramento del mercato in generale innalzando il livello qualitativo. Siamo in Italia, e qualsiasi prodotto che coltiviamo deve essere sinonimo di alta qualità"
.  

Quali sono le principali varietà di valeriana che avete a catalogo?
"Con le nostre varietà - conclude Cocci - cerchiamo di dare soluzioni per le raccolte di tutto l’anno.
Faccio un piccola panoramica: Juvert* ha foglia semi bollosa, portamento semi eretto, è adatta per le semine primaverili ed autunnali, può essere coltivata sia nel nord Italia che al sud Italia; Bonvita* ha foglia semibollosa, portamento semi eretto, è adatta alle semine tardo primaverili, estive ed autunnali precoci ed è stata inserita quest’anno per la sua ottima shelf life post raccolta quando le temperature sono alte; Etap* ha foglia liscia, portamento semi eretto, può essere seminata tutto l’anno nel Sud Italia, al Nord meglio non andare con semina oltre metà novembre; Accent* ha foglia liscia, portamento a rosetta, può essere seminata da tarda primavera fino ad autunno precoce; Amely* con foglia liscia, portamento eretto, è la nostra varietà invernale e si semina per tutto il periodo tardo-autunnale ed invernale; Vitabel* con foglia semibollosa, portamento eretto, si affianca ad Amely per le semine tardo autunnali ed invernali. E' una novità che stiamo inserendo quest’anno e, come Bonvita, rappresenta la nostra nuova genetica di foglia semi bollosa"
.
 
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Autore: Lorenzo Cricca

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