Descrizione della pianta
E' una pianta d'origine europea che si trovava spontanea nei nostri boschi. Dalla fine del settecento si è iniziato a coltivarla e produrla grazie all'itroduzione di varietà ibride.
Le varietà coltivate sono quasi tutte incroci tra Fragaria chiloensis e Fragaria virginiana. Tutte le specie coltivate (e d'origine extraeuropea) sono ottoploidi, mentre la Fragaria vesca o 'Fragolina di bosco' è diploide.
La fragola presenta una pianta perenne, con portamento strisciante, racide fascicolata e fusto rizomatoso. Le foglie sono ternate, ovato-oblunghe, dentato-seghettate, lungamente picciolate. i fiori, bianchi, ermafroditi, sono riuniti in gruppi di 3-8 a costituire dei racemi e hanno lunghi piccioli. Il “frutto” è in realta un falso frutto derivato dall’accrescimento notevole del ricettacolo fiorale e dai pistilli in esso inseriti. Il vero frutto della fragola è l’achenio (cioè un frutto duro) che impropriamente viene chiamato “seme”. Sulla superficie della fragola così come è conosciuta sono quindi presenti tanti veri frutti o semi.
La riproduzione è utilizzata esclusivamente per il miglioramento genetico mentre la moltiplicazione, essenzialmente di tipo agamico, può avvenire mediante un vivaio tradizionale in cui vengono coltivate piante madri per la produzione di stoloni oppure mediante la riproduzione meristematica delle piantine denominate "super-élite" e la loro moltiplicazione in ambiente controllato e successiva moltiplicazione su terreno.
Oltre ad essere consumate fresche, sono usate per la preparazione di creme, confetture, marmellate, sciroppi, sorbetti e succhi. Sono reperibili da Maggio a Settembre.