Fornita da Nuove varietà in frutticoltura a cura di I.Valmori e pubblicato da Edagricole e Terra e Vita
Pianta di origine italiana ottenuta da E. Bellini nel 1970 presso l'Istituto sulla Propagazione delle Specie Legnose del CNR e l'Istituto di Coltivazioni Arboree (oggi Dipartimento di Ortoflorofrutticltura) dell'Università degli Studi di Firenze. Albero alquanto rustico, di vigore elevato, portamento regolare e piuttosto assurgente e grande produttività costante. Tali caratteristiche riescono a garantire su piante adulte in piena produzione un'adeguata pezzatura dei frutti anche in annate di eccessiva carica. Matura molto precocemente (si raccoglie infatti circa un mese prima di Stanley) ed è adatta per diversi ambienti soprattutto per quelli del Centro-Sud. Frutto medio o medio-grosso, rotondo-oblungo con buccia violacea scura e ricca di pruina. Polpa gialla molto consistente, di buone qualità gustative e spicca. Dobbiamo ...
Pianta di origine italiana ottenuta da E. Bellini nel 1970 presso l'Istituto sulla Propagazione delle Specie Legnose del CNR e l'Istituto di Coltivazioni Arboree (oggi Dipartimento di Ortoflorofrutticltura) dell'Università degli Studi di Firenze. Albero alquanto rustico, di vigore elevato, portamento regolare e piuttosto assurgente e grande produttività costante. Tali caratteristiche riescono a garantire su piante adulte in piena produzione un'adeguata pezzatura dei frutti anche in annate di eccessiva carica. Matura molto precocemente (si raccoglie infatti circa un mese prima di Stanley) ed è adatta per diversi ambienti soprattutto per quelli del Centro-Sud. Frutto medio o medio-grosso, rotondo-oblungo con buccia violacea scura e ricca di pruina. Polpa gialla molto consistente, di buone qualità gustative e spicca. Dobbiamo anche ricordare che presenta una buona tenuta di maturazione sulla pianta e notevole resistenza alla manipolazioni.
Da Geoplant Vivai arrivano risultati positivi per gli astoni di Abate Fétel su Conference allevati in vaso. Sanità, radicazione e omogeneità sono i punti di forza di questo innovativo materiale vivaistico, che dal 2026 sarà disponibile anche per altre cultivar
Nei laboratori specializzati italiani si affrontano criticità comuni: protocolli obsoleti, contaminazioni, mancanza di manodopera e accesso limitato all'innovazione. Il confronto fra operatori evidenzia perciò la necessità di fare rete e di adottare soluzioni pratiche per la competitività del settore vivaistico
Battistini Vivai apre gli ordini per la stagione 2025-2026 con frutticole e portainnesti di qualità. Particolare attenzione alla linea dei susini, con tre nuove varietà di spicco: Toptaste®, Tophit® e Topend Plus®