ORTOFRUTTA, MAGGIORE INTEGRAZIONE DI FILIERA

Le richieste dell'Organismo interprofessionale
Necessità espressa dai coordinatori dei Comitati di prodotto dell'Organismo professionale ortofrutticolo presieduti da Fabrizio Marzano riuniti a Roma il 5 settembre scorso

ORTOFRUTTA, MAGGIORE INTEGRAZIONE DI FILIERA - Plantgest news sulle varietà di piante
Per l'ortofrutta ci vuole una maggiore integrazione di filiera. Lo chiedono i coordinatori dei Comitati di prodotto dell'Organismo professionale ortofrutticolo, presieduti dal presidente dell'Organismo interprofessionale (Oi), Fabrizio Marzano, con i due vicepresidenti, Ottavio Guala e Lorenzo Cempini, dopo la riunione tenutasi a Roma martedì 5 settembre.
"Una campagna estiva di commercializzazione della frutta e degli ortaggi in chiaro-scuro, caratterizzata da luci ed ombre, in particolare per il mercato delle drupacee e del pomodoro da industria ha dimostrato ancora una volta la necessità di una maggiore integrazione di filiera", dichiarano i coordinatori in un comunicato stampa.
"Si tratta ora di continuare sulla strada che vede nell' integrazione tra i vari settori della produzione, trasformazione e commercio delle filiere agro-industriali, attraverso le Organizzazioni interprofessionali - prosegue il comunicato - lo strumento per assicurare una migliore percezione della realtà del mercato, come voluto dall'Unione Europea".
Dopo l'insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione, al fine di definire rapidamente il prossimo programma di lavoro dell'Oi, i coordinatori dei Comitati di prodotto hanno confermato l'importanza di continuare il percorso già avviato per una migliore regolazione dei mercati e per una maggiore valorizzazione dei prodotti ortofrutticoli nazionali.
“La riunione dei Coordinatori - prosegue la nota stampa - ha evidenziato che dopo le prime intese di filiera per il pomodoro, le mele e le arance, gli sforzi di tutti devono puntare ad una sempre più efficace programmazione della produzione ortofrutticola, con le esigenze del mercato”.
Per questo è stata ribadita la necessità di utilizzare appieno gli strumenti previsti dalla normativa nazionale e comunitaria per assicurare un quadro di regole certe nell'interesse di produttori e consumatori.
“Vogliamo capitalizzare l'esperienza maturata su questi primi tre accordi - conclude il presidente Marzano - per preparare il terreno ad una stagione in cui le intese di filiera rappresentino il punto di riferimento per il mercato".

Fonte: Agricoltura Italiana Online

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