Fragola e miglioramento genetico, uno sguardo al futuro
Nel corso dell'edizione 2023 di Macfrut si è parlato (anche) di fragolicoltura, in particolare delle principali tendenze del breeding
La varietà non manca, o meglio le varietà non mancano: un agricoltore che vuole puntare sulle fragole ha l'imbarazzo della scelta. Sono più di duecento, negli ultimi cinque anni, le nuove varietà depositate all'Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali (Cpvo), un dato quindi che considera solo l'Unione Europea, mentre nel mondo, al momento, sono attivi quaranta programmi di breeding.
Anche di fragolicoltura si è parlato recentemente a Rimini, durante l'edizione 2023 di Macfrut. In particolare l'innovazione genetica è stata il tema di uno dei workshop del Salone del Vivaismo.
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A fare una carrellata delle principali tenenze del breeding nel mondo fragola c'era Gianluca Baruzzi, ricercatore del Crea Olivicoltura, Frutticoltura Agrumicoltura (Ofa) di Forlì. "In Italia - ha sottolineato Baruzzi - possiamo produrre praticamente dodici mesi all'anno grazie a tecnica, innovazione varietale e materiale rifiorente. Secondo le ultime stime Cso Italy, nel nostro Paese, ad oggi, sono circa 4.100 gli ettari a fragola, e il Sud rappresenta oltre il 60% della coltivazione, Campania e Basilicata sono le regioni che la fanno da padrone".
Fra gli obiettivi principali dei breeder c'è la rusticità della pianta. "È primario, le forti limitazioni alla fumigazione del suolo spingono in quella direzione e sempre più - ha specificato il ricercatore - il materiale genetico viene messo alla prova in campi non fumigati proprio per aumentare il più possibile la pressione di un complesso dei patogeni". La rusticità è un carattere ricercato, quindi, fra le società presenti al workshop.
Focus sulla fragola a Macfrut 2023
A sottolinearlo anche Silvio Paraggio del Vivaio spagnolo El Pinar. "Il produttore - ha detto - si trova davanti a sfide vere. Viviamo una continua revoca di sostanze attive, condizioni ambientali più calde e difficili. Ecco perché in catalogo abbiamo fragole che non mancano di rusticità". La novità di El Pinar è Renewal*, fragola precoce a giorno corto. Con il carattere rusticità, va citata Leticia®, del programma spagnolo Masiá breeding, tardiva, ad alto fabbisogno di freddo, a giorno corto, è tollerante a patogeni come oidio della fragola, Fusarium spp, antracnosi della fragola e al fungo Macrophomina phaseolina.
Fra le novità di Planasa, sempre spagnola, a cui si deve Sabrosa* Candonga®, c'è Red Samantha, fragola a giorno corto, altamente produttiva e che fra le caratteristiche ha quella di essere adatta a terreni non sanificati.
Eurosemillas ha invece lavorato su resistenze a Macrophomina phaseolina, avversità che ha creato gravi problemi in Spagna e sta per lanciare due novità: Adelanto e Belvedere, fortemente resistenti.
Limgroup, Società dei Paesi Bassi che solo recentemente ha iniziato programmi di breeding su fragola, dopo aver lanciato Limvalnera*, varietà precoce per climi mediterranei, altamente resistente a diverse malattie dell'apparato radicale, sta lavorando su una nuova varietà, L19111. Fra le caratteristiche della selezione anche la non suscettibilità a Verticillium.
Da un lato la rusticità, dall'altro ricerca di consistenza, lunga shelf life e bontà intesa come aromaticità e dolcezza. "Qualità e aromaticità del frutto sono fra i caratteri più ricercati da parte di alcuni programmi, soprattutto i pubblici", ha detto ancora Gianluca Baruzzi. Se l'Università della Florida ha messo a punto Florida Pearl, fragola a club, bianca, dell'americana Emco Cal, grande, soda e dal sapore che ricorda l'ananas per un mercato di nicchia, l'Università Politecnica delle Marche intende la qualità anche come caratteristiche nutrizionali. "Ci siamo concentrati - ha detto Franco Capocasa dell'Università Politecnica delle Marche - su materiali adattabili a climi temperati-freddi del Centro Nord Europa. Recentemente abbiamo avviato un programma per il basso fabbisogno di freddo con genotipi più resistenti e adatti a bassi apporti idrici. Diamo grande importanza oltre che alle caratteristiche nutrizionali come il contenuto di vitamina C anche alle qualità sensoriali".
Anche Berry Lab - Coviro, Consorzio europeo fra vivai, privati e cooperative, da quanto è attivo ha puntato molto su gusto e aroma superiori e ha da poco perfezionato una bianca, la n. 5: unifera, a maturazione intermedia. "È una pianta forte, robusta, il grado Brix varia da 8 a 14 ed è a elevata acidità. Il profilo aromatico è veramente interessante, ricorda l'ananas o la pesca bianca", ha detto Danilo Bernardini del Consorzio presentandola.
Per restare in tema di qualità organolettiche e spiccata aromaticità, a breve sul mercato arriverà Corita, novità di Geoplant Vivai. "Studiata per il mercato tardivo e per la vendita diretta, ha un colore rosso intenso e si distingue per la sua bellezza, qualità e per la lunga durata in post raccolta", ha spiegato Michele Montanari dell'Azienda.
Il Consorzio Civ, invece, fra le rifiorenti ha Ania® che si distingue per le proprietà organolettiche e per il caratteristico aroma di fragola di bosco, molto apprezzata sul mercato del Nord Europa.
Fra le novità di New Plant c'è Elodì, unifera e a medio-elevato fabbisogno di freddo. Elodì è stata ottenuta dal Crea Ofa di Forlì, è profumata e aromatica dai richiami ai frutti di bosco, una varietà premium. "Elodì ha un'elevata tenuta in pianta che permette raccolte dilazionate", ha raccontato Mirco Montefiori di New Plant.
Fra le necessità produttive che i costitutori devono tenere presenti infatti c'è la questione manodopera. "Ci sono problematiche che riguardano la gestione della manodopera" ha detto Gianluca Baruzzi. "Bisogna ridurre il più possibile il numero delle raccolte e aumentare la resa oraria con frutti che abbiano lunga tenuta sulla pianta. Ci sono numerosi programmi che stanno lavorando sulla resa. Genotipi che espongono il frutto incrementano la resa oraria degli operatori". Un esempio di varietà che ha dato un contributo da questo punto di vista è Callas*, sviluppata dal Crea Ofa Forlì, in collaborazione con Apo Scaligera. Callas* è unifera, ad elevato fabbisogno di freddo, adatta agli ambienti settentrionali e a maturazione precoce. "Ha una colorazione aranciata, brillante e stabile. La sua principale caratteristica però è la resa di raccolta. Da test effettuati dalla Cooperativa Apo Scaligera, si è visto che un operatore raccoglie fino a 25 chilogrammi all'ora, nelle staccate centrali, contro i 19 chilogrammi di media delle altre varietà", ha detto Paolo Sbrighi del Crea Ofa.
Autore: Barbara Righini