Passaporto fitosanitario: quando la qualità è meglio della quantità

Le certificazioni fitosanitarie, oltre al passaporto, servono al vivaista per attestare che il materiale vegetale prodotto in azienda sia esente da organismi nocivi da quarantena, apportando così un valore aggiunto al prodotto finale

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I controlli sanitari sono eseguiti nei luoghi di produzione delle piante sotto il controllo delle autorità fitosanitarie, che attuano anche precisi programmi di monitoraggio degli organismi nocivi

Fonte immagine: Vivai Fortunato

Da sempre i settori produttivi hanno incrementato i loro guadagni prendendosi grandi fette di mercato, producendo grandi quantità a costi bassi. Oggi le richieste di mercato però sono cambiate con più controlli, continua tracciabilità ed elevata qualità dei prodotti.

 

Per rispondere a tali esigenze commerciali i Vivai Fortunato da anni lavorano sulla tracciabilità e sulla qualità delle produzioni delle piante: "Ci avvaliamo di software gestionali e dispositivi di controllo che ci permettono di dare ad ogni pianta una propria carta di identità" spiega Marinella Cisternino, dell'Azienda Vivai Fortunato.

 

La produzione di piante in vivaio

Il ciclo di una pianta da frutto dura circa 18 mesi, vediamo quali sono i passaggi più importanti per la produzione del materiale vegetale.

 

Si inizia con la lavorazione del terreno mediante arature e/o scassi e le analisi del suolo, dopodiché si prosegue con la semina della coltura. Nei campi madre certificati poi si esegue il prelievo delle marze che verranno utilizzate per l'innesto sulla coltura da frutto interessata.

 

Per garantire una buona crescita della pianta innestata l'Azienda fornisce un piano di irrigazione e concimazione ad hoc, trattamenti fitosanitari adeguati, spollonatura e tutte le lavorazioni necessarie fino all'estirpazione della pianta stessa.

 

Infine, dopo l'estirpazione vi è la consegna delle piante con il passaporto fitosanitario. Quest'ultimo è un'etichetta ufficiale che accompagna i materiali di propagazione delle piante, attestando che essi sono esenti da organismi nocivi da quarantena e pertanto possono circolare sul territorio dell'Unione Europea.

 

Il passaporto viene emesso dal vivaista, che la legislazione indica come operatore professionale ogni volta che le piante e i prodotti vegetali vengono spostati nel territorio dell'Unione Europea

Il passaporto viene emesso dal vivaista, che la legislazione indica come operatore professionale ogni volta che le piante e i prodotti vegetali vengono spostati nel territorio dell'Unione Europea

(Fonte: Vivai Fortunato)

 

La certificazione, un valore aggiunto per le piante (e per i produttori)

L'etichetta apposta al tronco di ogni pianta da frutto fornisce un valore aggiunto alla stessa, perché indica che la coltura è stata soggetta a controlli da parte di ispettori fitosanitari che a loro volta hanno ispezionato i lotti di vivaio e validato tutta la documentazione annessa. Il passaporto delle piante riguarda quindi le norme fitosanitarie dell'Unione Europea, precisamente per organismi nocivi da quarantena e costituisce un requisito obbligatorio per ogni vivaista.

 

Altro requisito obbligatorio sono le norme di commercializzazione che riguardano invece gli organismi regolamentati non da quarantena, ossia di quelli che incidono sulla qualità dei materiali di propagazione. Questa categoria identifica le piante nella Conformità Agricola Comunitaria (Cac) che vede la responsabilità diretta del vivaista nell'accertare il rispetto delle norme riguardo gli organismi nocivi riportati per ogni singola specie, compresa la corrispondenza varietale dichiarata.
Il cartellino per questo tipo di piante è di colore giallo.

 

Attualmente i Vivai Fortunato si avvalgono di tre certificazioni che sono la Conformità Agricola Comunitaria (Cac), la Certificazione Europea (Ue) e la Qualità Vivaistica Italiana (Qvi).

 

In particolare la Qvi garantisce un livello qualitativo più elevato, paragonabile alla dicitura passata "virus esente". È un marchio di proprietà del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste con soggetto gestore il Civi Italia definendo così un sistema di certificazione di processo e di prodotto. Il cartellino è azzurro ma riporta i loghi della Repubblica e del marchio Qvi.

 

La produzione massima per l'Azienda è accompagnata proprio dalla certificazione Qvi e contraddistingue le produzioni vivaistiche di piante da frutto con un alto livello qualitativo, controllando un maggiore numero di organismi nocivi e prevedendo controlli frequenti con metodiche analitiche codificate.

 

"I Vivai Fortunato sono una delle eccellenze italiane nel settore vivaistico che vanta una elevata garanzia qualitativa su tutta la produzione di piante da frutto, e non solo" conclude Cisternino.

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