Miglioramento genetico, il clima del futuro ricreato in una vertical farm
L'Università di Essex, in Gran Bretagna, ha realizzato una vertical farm all'interno dell'ateneo in cui saranno riprodotti su larga scala i possibili climi del futuro, quando la Terra sarà più calda, meno piovosa e con una concentrazione di anidride carbonica superiore. Uno strumento per testare le nuove genetiche nel clima del futuro
L'Università di Essex, in Gran Bretagna, ha inaugurato una nuova struttura all'avanguardia dedicata allo sviluppo di nuove colture, capaci di adattarsi a un pianeta sempre più caldo e arido. Questa struttura, dotata di una vertical farm equipaggiata con sensori e gestita dall'intelligenza artificiale, rappresenta un passo importante verso la sostenibilità del settore agricolo.
Nel nuovo laboratorio di punta, denominato Smart Technology Experimental Plant Suite (Steps), i ricercatori dell'Università di Essex utilizzeranno l'intelligenza artificiale, la robotica e una serie di strumenti avanzati per creare colture adatte al "clima di domani". Con un finanziamento di 3 milioni di sterline, questo Centro rappresenta un'estensione del lavoro svolto dall'Essex Plant Innovation Centre (Epic), che unisce agricoltori, tecnologi e scienziati con l'obiettivo di migliorare la resilienza delle colture alla siccità, aumentare i raccolti e garantire la sicurezza alimentare anche durante eventi climatici estremi.
"La struttura aiuterà il mondo a far fronte all'aumento della popolazione sviluppando piante resistenti ai cambiamenti climatici", ha dichiarato Tracy Lawson, biologa e responsabile del progetto. Tracy Lawson, esperta in produttività vegetale e dei processi fotosintetici, ha sottolineato che il laboratorio mette l'Università di Essex in una posizione unica per sviluppare colture "orientate al futuro".
Tracy Lawson, docente presso l'Università di Essex
(Fonte foto: Università di Essex)
Il Laboratorio Steps include una vertical farm all'interno della quale tutti i parametri di crescita potranno essere modulati a piacimento, come ad esempio l'irraggiamento, la temperatura e la concentrazione nell'aria di CO2. La struttura indoor è infatti in grado di simulare le condizioni ambientali di qualsiasi parte del pianeta, con modelli che replicano un mondo in riscaldamento. Questo Centro è l'unico nel Regno Unito a integrare tutte queste strutture.
L'équipe di ricerca utilizzerà tecnologie avanzate per monitorare la fotosintesi delle piante, identificando con precisione i cambiamenti durante la crescita. Inoltre, l'intelligenza artificiale e la robotica faciliteranno lo sviluppo di nuove strategie per affrontare le sfide dell'agricoltura e dell'atmosfera in evoluzione.
Il Laboratorio Steps mira anche a ottimizzare le prestazioni delle piante, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento del net zero, l'impegno del Regno Unito ad azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050. Tuttavia, il Paese è attualmente in ritardo rispetto agli obiettivi internazionali, che prevedono una riduzione del 68% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Finanziato in parte dalla Wolfson Foundation, che ha contribuito con 1 milione di sterline, il Laboratorio Steps favorirà la collaborazione con aziende agricole e tecnologiche per accelerare lo sviluppo delle colture. Paul Ramsbottom, ceo della Wolfson Foundation, ha dichiarato: "Siamo in una corsa contro il tempo per rendere l'agricoltura resiliente ai cambiamenti climatici, non solo nel Regno Unito ma a livello globale".
Anche in Italia si sta facendo ricerca su questo fronte. Avevamo ad esempio raccontato della sperimentazione svolta dal Crea su frumento, in cui si era ricreata in campo l'atmosfera del futuro, arricchita di anidride carbonica. Una sperimentazione che aveva svelato quale sarebbe stato il comportamento delle attuali varietà di frumento alle future condizioni di crescita.
Autore: Tommaso Cinquemani