Corteva acquisisce Pairwise per crescere nelle biotecnologie

Corteva investe 25 milioni di dollari per acquisire ulteriori competenze nel settore dell'editing genetico. Nell'articolo, anche una sintesi dello stato dell'arte

Corteva acquisisce Pairwise per crescere nelle biotecnologie - Plantgest news sulle varietà di piante

Corteva e Pairwise hanno formato una joint venture che possa accelerare e ampliare lo sviluppo di tecnologie avanzate di editing genetico

Fonte immagine: © Anna - generata con intelligenza artificiale - Adobe Stock

In provincia di Pavia si attendono i risultati della sperimentazione in campo con il riso resistente al brusone, sviluppato tramite editing genetico dall'Università di Milano. Era stato danneggiato in primavera da un manipolo di vandali tuttora non identificati, ma qualcosa si è comunque salvato. Nel frattempo si annuncia la messa a dimora di una nuova varietà di vite, sempre da editing genetico, che si spera mostri le annunciate resistenze ad alcune malattie, come per esempio la peronospora.

 

Le tecniche di Crispr-Cas9 stanno quindi procedendo anche in Italia, seppur con notevoli difficoltà. Fatto che lascia ben sperare che ulteriori innovazioni vengano anche dal settore privato. In tal senso, Corteva ha acquisito il pacchetto azionario di Pairwise, società tecnologica dalle forti competenze nell'applicazione dell'editing genetico, sia nel campo dell'alimentazione sia dell'agricoltura. L'intento è quello di accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni geneticamente migliorate che possano andare a vantaggio degli agricoltori, dell'ambiente e dei consumatori.

 

Editing genetico: una sintesi

Si può chiamare in diversi modi: Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita), Crispr-Cas9, oppure editing genetico. In estrema sintesi, sono tecniche che intervengono sul Dna di un organismo, vegetale o animale, apportando modifiche mirate tramite le cosiddette "forbici molecolari". Un taglia e cuci di elevata precisione che permette di conferire nuove caratteristiche all'organismo modificato senza introdurre geni esterni nel suo genoma, cioè quello che avviene con gli Ogm noti come "transgenici". 

 

Per esempio, "spegnendo" uno specifico gene si può rendere una coltura meno suscettibile agli attacchi di un patogeno, come nel caso del grano resistente alle ruggini, o di ottenere dalla soia un contenuto maggiore in acido oleico, oppure ancora di indurre il pomodoro a produrre livelli più elevati di GABA, cioè l'acido γ-amminobutirrico, ritenuto utile per abbassare la pressione sanguigna. Inoltre, grazie all'editing genetico si possono ridurre gli imbrunimenti dopo il taglio di alcuni tipi di frutti (mela, banana), o di colture industriali (patata). Ciò migliora i prodotti finali da essi ottenuti, come snack o purea. Infine, la ricerca sta lavorando per sviluppare nuove varietà tolleranti alla siccità. Tema questo di estrema e crescente importanza. 

 

Nel settore zootecnico sono in via di sviluppo, per esempio, nuovi tipi di maiali pressoché immuni ad alcune gravi patologie virali, come quelle a carico dell'apparato respiratorio e riproduttivo. Anche l'itticoltura può contare su alcune innovazioni che permettono di aumentare l'efficienza di conversione dei mangimi in peso corporeo, come avvenuto con il puffer fish, altrimenti noto come pesce palla. 

 

Una volta impiegati, in campo o in allevamento, queste nuove soluzioni permettono di tenere più agevolmente il passo con le sfide affrontate dalla produzione alimentare, incluse quelle generate dai cambiamenti climatici. Ridurre i costi dovuti alle perdite di produzione causa malattie, va infatti a favore sia dei produttori, sia dei consumatori, come pure dell'ambiente, poiché aumentando la quota di prodotto giunto salvo a destinazione si ottimizzano anche le risorse impiegate per produrlo. E dato che ogni risorsa impiegata ha una sua impronta carbonica, meno perdite ci sono, minore sarà l'impronta carbonica dell'unità di cibo prodotta.

 

La nuova piattaforma voluta da Corteva

Alla base della collaborazione con Pairwise c'è un investimento azionario da parte di Corteva pari a 25 milioni di dollari, avente il fine di creare una nuova piattaforma societaria focalizzata sull'accesso all'innovazione agricola. L'investimento vuole contribuire a creare maggior valore per le filiere, ampliando la portata e i vantaggi dell'editing genetico in una grande varietà di colture.

 

Inoltre, Corteva e Pairwise hanno formato una joint venture, prevista al momento di cinque anni, che possa accelerare e ampliare lo sviluppo di tecnologie avanzate di editing genetico mirate ad incrementare le rese delle colture per la produzione di cibo, carburante e fibre, anche a fronte dei cambiamenti climatici.

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