Varietà di kiwi di selezione Actinidia Chinensis con periodo di raccolta medio precoce (10/20 ottobre in Emilia Romagna). Germogliamento anticipato di qualche giorno rispetto ad Hayward con apertura delle gemme del 80-90%. L’epoca di fioritura è anticipata di circa una settimana rispetto ad Hayward, con schiusura delle gemme intorno al 90%. La pianta presenta media vigoria, internodi ravvicinati con un ridotto fabbisogno di freddo (350-450 ore circa) ed è, pertanto, indicato anche per la coltivazioni al sud. Frutto di medio calibro (da 80 a 130 grammi circa), forma cilindrica regolare, epidermide color nocciola, glabro. Non presenta frutti doppi o schiacciati. Polpa gialla con caratteristiche organolettiche dall’elevato grado zuccherino e dall’acidità equilibrata (-25% rispetto al verde) che gli conferiscono un gusto dolce e ...
Varietà di kiwi di selezione Actinidia Chinensis con periodo di raccolta medio precoce (10/20 ottobre in Emilia Romagna). Germogliamento anticipato di qualche giorno rispetto ad Hayward con apertura delle gemme del 80-90%. L’epoca di fioritura è anticipata di circa una settimana rispetto ad Hayward, con schiusura delle gemme intorno al 90%. La pianta presenta media vigoria, internodi ravvicinati con un ridotto fabbisogno di freddo (350-450 ore circa) ed è, pertanto, indicato anche per la coltivazioni al sud. Frutto di medio calibro (da 80 a 130 grammi circa), forma cilindrica regolare, epidermide color nocciola, glabro. Non presenta frutti doppi o schiacciati. Polpa gialla con caratteristiche organolettiche dall’elevato grado zuccherino e dall’acidità equilibrata (-25% rispetto al verde) che gli conferiscono un gusto dolce e aromatico. Elevato contenuto di vitamina C (in media +145% rispetto al kiwi verde), polifenoli (+80%) e potassio. L’elevata conservabilità è dovuta anche alla notevole consistenza dell’epidermide (oltre 6 mesi in frigorifero).
Da Geoplant Vivai arrivano risultati positivi per gli astoni di Abate Fétel su Conference allevati in vaso. Sanità, radicazione e omogeneità sono i punti di forza di questo innovativo materiale vivaistico, che dal 2026 sarà disponibile anche per altre cultivar
Nei laboratori specializzati italiani si affrontano criticità comuni: protocolli obsoleti, contaminazioni, mancanza di manodopera e accesso limitato all'innovazione. Il confronto fra operatori evidenzia perciò la necessità di fare rete e di adottare soluzioni pratiche per la competitività del settore vivaistico
Con Geoplant Vivai una panoramica sulle tendenze 2025 per le drupacee: varietà a polpa gialla e nuove selezioni tolleranti a monilia. Uno sguardo anche all'uso degli astoni di un anno per futuri impianti più adattabili e facili da gestire