Realizzata da Image Line, presso Mostra pomologica ISF Roma 30.07.05
Pianta a maturazione tardiva di origine napoletana con albero molto vigoroso, di elevata produttività e con fruttificazione sia sui dardi che sui rami misti (con leggera prevalenza sui primi). Fruttomedio-grosso, forma in sezione longitudinale oblungo-ellittica, in sezione trasversale ellittica, apice arrotondato o leggermente incavato, linea di sutura da superficiale a mediamente incavata. Buccia di colore giallo-araciato chiaro, con leggere sfumature rosse e di spessore medio. La polpa è giallo-aranciata, soda e di ottimo sapore. E' cultivar adatta a coltivazioni locali e ad areali del Sud Italia.
L'incremento dei consumi di mandorle, e frutta secca in generale, spinge molti agricoltori a coltivare mandorli. Ad oggi la produzione made in Italy copre il 2% del fabbisogno italiano. Ma cosa serve per coltivarlo? Quali sono le prospettive del settore?
La potatura al verde nell'albicocco è molto importante. Si basa però su ambiente, varietà, portinnesto e sistema d'allevamento. Edwige Remy di Ips ci spiega come effettuarla su Carmingo® Farbela* al Sud Italia
La moltiplicazione in vitro è una tecnica di propagazione vegetativa capace di realizzare cloni di una pianta madre, controllate dal punto di vista genetico e sanitario. Un aspetto simbolo del vivaismo made in Italy. Intervista a Maurizio Lambardi, del Cnr-Ibe di Firenze, con il supporto della Soi-Società ortoflorofrutticola italiana