Fornita dal Progetto Liste varietali, Monografia di cultivar di fragola, edizione 2009
Varietà unifera a maturazione molto tardiva adatta agli ambienti settentrionali. La pianta è vigorosa e molto produttiva, tollerante ai patogeni dell'apparato radicale, ma suscettibile ad oidio e bateriosi (Xanthomonas fragariae). I frutti, di notevole pezzatura e di media qualità , hanno una bella colorazione che non diviene mai scura. La fertilità pollinica dei fiori primari non è sempre elevata. Il frutto è piuttosto suscettibile ai marciumi, per questo si consiglia la protezione degli impianti per evitare i danni da pioggia. La varietà si adatta bene anche a terreni non fumigati.
Luogo di origine: Italia Ottenuta dal gruppo di lavoro costituito dall'Istituto Sperimentale per la Frutticoltura - Sezione di Forlì (ora CRA-FRF), da Piemonte Asprofrut di Cuneo, (ora CReSO) e dal Centro Ricerche ProduzioniVegetali (CRPV) di Cesena, nell'ambito del progetto MiPAF 'Frutticoltura'.
Diffusa commercialmente nel 1999.
Tecnica di ottenimento: Sel. 83.5.8 (78.65.1 x Etna) x Marmolada
Anno di diffusione: 1991
Anno di commercializzazione: 2001
Costitutore:
CRA - Unità di ricerca per la frutticoltura (Forlì)
Genetista:
P. Lucchi
Fonte:
CRA - Unità di ricerca per la frutticoltura (Forlì)
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Proprietà della varietà Resistenza alle avversità Brevetti
Per il produttore sapere le differenze fra le piante a radice nuda e le piante in vaso è fondamentale per pianificare al meglio l'entrata in produzione del frutteto e per scegliere un prodotto idoneo alle proprie esigenze colturali
Le certificazioni fitosanitarie, oltre al passaporto, servono al vivaista per attestare che il materiale vegetale prodotto in azienda sia esente da organismi nocivi da quarantena, apportando così un valore aggiunto al prodotto finale