Fornita dal CReSO di Cuneo e dall’Universita’ di Torino Dipartimento di Colture Arboree
Varietà a maturazione precoce largamente coltivata in Campania ed in modo particolare nell'avellinese (si adatta ben anche in zone lomtane da quella di origine). Le piante sono vigorose, di rapida mesa a frutto e con elevata produttività . I fiori femminili sono recettivi del polline nei mesi di Gennaio e Febbraio. Buoni impollinatori risultano essere Tonda gentile romana, Tonda gentile delle Langhe e Nocchione. Nei noccioleti campani è spesso consociata, sempre ai fini dell'impollinazione, alle pregiate varietà locali Riccia di talanico e Mortarella. I frutti di questa varietà sono tondi, di media pezzatura e di colore scuro. La resa alla sgusciatura è elevata, la pellicola del seme si stacca facilmente alla tostatura e le caratteristiche organolettiche sono eccellenti tali da farla molto apprezzare ...
Varietà a maturazione precoce largamente coltivata in Campania ed in modo particolare nell'avellinese (si adatta ben anche in zone lomtane da quella di origine). Le piante sono vigorose, di rapida mesa a frutto e con elevata produttività . I fiori femminili sono recettivi del polline nei mesi di Gennaio e Febbraio. Buoni impollinatori risultano essere Tonda gentile romana, Tonda gentile delle Langhe e Nocchione. Nei noccioleti campani è spesso consociata, sempre ai fini dell'impollinazione, alle pregiate varietà locali Riccia di talanico e Mortarella. I frutti di questa varietà sono tondi, di media pezzatura e di colore scuro. La resa alla sgusciatura è elevata, la pellicola del seme si stacca facilmente alla tostatura e le caratteristiche organolettiche sono eccellenti tali da farla molto apprezzare dall'industria dolciaria con sapore aromatico. Può risultare sensibile alle gelate tardive ed all'eriofide.
Luogo di origine: Italia Varietà identificata per la prima volta a Giffoni vallepiana (SA) e derivata da ibridazione spontanea tra Corylus avellana L. e Corylus maxima Mill.
Tecnica di ottenimento: Ibridazione spontanea tra Corylus avellana L. e Corylus maxima Mill
Anno di diffusione: 1920
Fonte:
CRA - Centro di ricerca per la frutticoltura (Roma)
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Proprietà della varietà Resistenza alle avversità Brevetti
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