Se mettiamo a confronto un oliveto tradizionale, con sesto d'impianto ampio e alberi di elevate dimensioni, con un oliveto superintensivo con più di 1.200 piante ad ettaro disposte in filari, risulta che l'impronta idrica, a parità di olive prodotte, è più bassa nell'oliveto ad altissima densità
In un impianto di cachi contano scelta varietale, sesto d'impianto, nutrizione, irrigazione e potatura. In Italia cresce l'interesse per questo frutto stagionale e dalla filiera specializzata
Alcuni esempi di specie e varietà a basso fabbisogno idrico, resistenti alla siccità, selezionate in Italia. Attenzione perché le piante non fanno tutto da sole, c'è bisogno anche di una corretta strategia agronomica per immagazzinare più acqua possibile e ridurre al minimo il suo consumo