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Sputacchina, chi è e come difendersi

Il Philaenus spumarius è il principale vettore in Italia di Xylella fastidiosa, batterio che sta decimando gli olivi in Puglia. Come si può fare per combatterlo?

Sputacchina, chi è e come difendersi - Plantgest news sulle varietà di piante

La sputacchina o Philaenus spumarius è in Italia il principale vettore del batterio Xylella fastidiosa

Fonte immagine: © Maksim Lobanov - Adobe Sstock

Non esiste una cura in grado di eliminare il batterio Xylella fastidiosa dalle colture di olivo in pieno campo. Sono queste le conclusioni (a seguito di due pareri) a cui è arrivata l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) e rese pubbliche il 15 maggio 2019. Ma come possiamo difenderci quindi da questo temibile batterio? La modalità più efficace rimane un mix di azioni: dall'intervento tempestivo con misure fitosanitarie per il controllo dell'insetto vettore (Philaenus spumarius è il principale) fino all'applicazione tempestiva delle misure di controllo che l'Ue e l'Italia hanno messo in campo in questi anni; passando per l'innovazione varietale e per una corretta gestione agronomica della pianta e del suolo.

Il batterio Xylella fastidiosa è stato individuato per la prima volta in Europa nel 2013 in Salento, in Puglia, quale responsabile della sindrome di disseccamento rapido degli ulivi (CoDIRO). Da allora la malattia è avanzata inesorabilmente verso il nord della Regione ad una velocità di circa 2 Km al mese. Oggi in Italia si contano circa 1 milioni di piante colpite (e oltre 8mila ettari) che hanno portato ad un danno economico di circa 1,2 miliardi di euro (Fonte Coldiretti). Negli oliveti pugliesi (quindi in Italia) l'insetto vettore primario è la Sputacchina media o Philaenus spumarius (oggi si conoscono anche Neophilaenus campestris e il Philaenus italosignus), un Rincote della famiglia dei Cicadellidae molto polifago e che ben si adatta alla condizioni climatiche pugliesi. Negli Stati Uniti d'America, dove il batterio è diffuso da oltre un secolo, gli insetti vettori sono rappresentati dagli sharpshooter (Cicadellidae della sottofamiglia Cicadellinae) mentre in Europa, almeno fino ad oggi, gli insetti vettori sono rappresentati dalle sputacchine in genere.

 
Ecco come il batterio Xylella fastidiosa potrebbe svilupparsi in Europa nei prossimi anni

Il batterio Xylella fastidiosa potrebbe diffondersi in Europa: tutti i Paesi del bacino Mediterraneo potrebbero essere colpiti
(Fonte © Efsa)

Il controllo dell'insetto vettore è quindi una delle azioni che possono essere messe in opera dall'agricoltore per difendersi da questa malattia particolarmente aggressiva. 
 

Il ciclo biologico

Conosciamo meglio il Philaenus spumarius. In Puglia compie un ciclo all'anno. Il suo ciclo biologico inizia con la comparsa delle forme giovanili tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Le piante ospiti in questo caso sono piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, Fabiaceae e Apiaceae che crescono spontanee in natura o che vengono coltivate. Gli adulti compaiono poi tra la fine di aprile e l'inizio di maggio. Essendo molto mobili si spostano su vari arbusti selvatici e su alcune piante arboree (tra cui anche l'olivo). Questa fase dura fino alla fine dell'estate dove fa ritorno sulla vegetazione erbacea spontanea per ovodeporre e completare il ciclo. Sverna infine come uovo sui residui vegetali. Solo gli adulti di Philaenus spumarius acquistano il batterio Xylella fastidiosa ogni anno alimentandosi, attraverso il proprio apparato boccale pungente, da piante infette e trasmettendolo ad altre piante (es. olivo). 
Lo Xylella fastidiosa viene poi conservato per tutta la vita dell'insetto nell'apparato digerente. Nel momento in cui raggiungerà una nuova pianta per nutrirsi immetterà involontariamente il batterio all'interno dello xilema, diffondendo di fatto la malattia, e stimolando i tessuti alla produzione di un gel che impedisce il regolare flusso del fluido. Le conseguenze sono il rapido disseccamento della parte colpita. 

 
Pianta di olivo da olio

La lotta allo Xylella passa anche dalla lotta alla sputacchina o Philaenus spumarius
(Fonte foto: © Ulleo - Pixabay)
 

La lotta agronomica

Una delle prime azioni da eseguire è la gestione del suolo con lavorazioni superficiali che permettono di ridurre la popolazione degli stadi giovanili del vettore nel periodo primaverile e mantenere il terreno libero da erbe infestanti, possibili ospiti dell'insetto. Il controllo delle erbe infestanti potrebbe essere attuato anche con la trinciatura, che risulta comunque meno efficace rispetto alla lavorazione del terreno. In alternativa alla lavorazione superficiale del terreno ed alla trinciatura, si può effettuare il pirodiserbo, nel caso di aree in cui è difficile l'accesso con mezzi meccanici.
Una seconda azione è la potatura delle piante arboree ospiti, che ha come obiettivi ridurre la vegetazione ospite del vettore, rendere più efficace la distribuzione e gestione dei mezzi di controllo fitoiatrici del vettore e ridurre i volumi degli agrofarmaci utilizzati. 

 

Difesa contro la Sputacchina

Il principale vettore della Xylella fastidiosa va controllato attraverso interventi fitosanitari preventivi. La Decisione della Commissione europea 789/2015 e s.m.i. prevede misure fitosanitarie obbligatorie per il controllo dei vettori, nell'ambito di una strategia di contenimento della diffusione del batterio. Ecco le sostanze attive registrate oggi su olivo ed utilizzabili contro Philaenus spumarius (Sputacchina media): Deltametrina, Acetamiprid, Fosmet e Olio essenziale di arancio. Per maggiori informazioni puoi consultare Fitogest.com, dove potrai trovare anche i prodotti commerciali autorizzati e le specifiche di utilizzo. 

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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