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Lattuga, le malattie funginee fanno paura

La Peronospora ed i marciumi sono le principali avversità della lattuga. Come difendersi? La redazione di Plantgest.com vi dà qualche consiglio

Lattuga, le malattie funginee fanno paura - Plantgest news sulle varietà di piante

La lattuga è tra gli ortaggi più consumati in Italia, ma per un prodotto di qualità va coltivata al meglio

Fonte immagine: © Maerschy - Pixabay

L'Italia è il primo paese europeo per consumo pro-capite d'insalate di IV gamma con oltre 1,6 chili per persona (da ricerca Nomisma su dati Nielsen, 2017). Le insalate (tra ciu la lattuga) rappresentano oggi il 75% del valore dell'intero settore della IV gamma: seguono poi la rucola (9,5%) e gli spinaci (4,5%). Nei primi tre mesi del 2019 le vendite di ortaggi IV gamma in Italia hanno messo a segno un +6,7%, rispetto all’analogo periodo del 2018. L'andamento è ancora più evidente nel confronto con gli ortaggi sfusi: ad esempio la lattuga sfusa mostra nel 2018 una riduzione del -6,6% in valore e del -7,9% in volume.

Come tutte le piante coltivate anche la lattuga ha necessità di cure ed attenzioni, capaci tra l'altro di proteggere questa Asteracea dalle sue principali malattie. Le patologie causate da funghi rappresentano quelle più diffuse ed invalidanti per la coltivazione della lattuga. Vediamo quali sono le principali malattie a carico della lattuga: Peronospora o bremia della lattugaMarciume basale e Marciume del colletto (in base a quanto presente nei disciplinari di produzione dell'Emilia Romagna per l'anno 2019).

 
Lattuga, orticola da IV gamma e da consumo sfuso
Diversi sono i tipi di lattuga, tra cui la lattuga scarola e la lattuga romana (Fonte foto TBF - Pixabay)
 

Peronospora o bremia della lattuga

E' l'avversità più temibile della lattuga ed è provocata dal fungo Bremia lactucae. La lattuga è suscettibile alle infezioni di Peronospora in tutte le fasi di sviluppo. I sintomi sono rilevabili sulla pagina superiore delle foglie come macchie giallastre e di forma poligonale. In condizioni di elevata umidità si forma una muffetta bianca polverulenta in corrispondenza delle lesioni necrotiche presenti sulla pagina inferiore delle foglie. Sulle piante già sviluppate, l'infezione prende avvio dalle foglie più esterne del cespo che sono a contatto con il terreno; in seguito può estendersi anche alle foglie più interne, con perdita totale del prodotto.
Ecco l'elenco delle sostanze attive autorizzate in Italia per Peronospora della Cineraria e della Lattuga o Bremia lactucae su lattuga: Ametoctradina, Amisulbrom, Azoxystrobin, Bacicclus amyloliquefaciens plantarum D747, Ceravisane, Cimoxanil, Difenoconazolo, Dimetomorf, Fenamidone, Fluopicolide, Fosetil alluminio, Laminarina, Mancozeb, Mandipropamid, Metalaxil, Metalaxil-M, Metam sodio, Metiram, Oxathiapiprolin, Propamocarb, Pyraclostrobin, Rame idrossidodi rame, Rame ossicloruro di rame, Rame solfato di rame neutralizzato, Rame solfato tribasico di rame, Zolfo.
Per maggiori informazioni puoi consultare Fitogest.com.

 

Marciume basale e Marciume del colletto

E' provocato da diversi funghi tra cui Sclerotinia sclerotiorum, Sclerotinia minor, Botrytis cinereaRhizoctonia solani. Il sintomo iniziale è dato dall’avvizzimento delle foglie basali più esterne. A distanza di qualche giorno l'avvizzimento si estende rapidamente alle foglie più interne fino ad interessare tutto il cespo. Alla fine l'intera pianta collassa e muore. Tale sintomo è conseguenza della marcescenza dei tessuti del colletto, di parte del fittone radicale e dei piccioli fogliari. Sui tessuti colpiti, in condizioni di elevata umidità, il fungo produce un abbondante micelio bianco cotonoso sul quale, successivamente, si differenziano dei corpuscoli neri denominati sclerozi.
  • Ecco l'elenco delle sostanze attive autorizzate in Italia per Marciume bianco o Sclerotinia spp su lattuga: Trichoderma harzianum Rifai T-22;
  • Ecco l'elenco delle sostanze attive autorizzate in Italia per Marciumi da Sclerotinia o Sclerotinia sclerotiorum su lattuga: Azoxystrobin, Bacillus amyloliquefaciens plantarum D747, Bacillus subtilis, Boscalid, Cyprodinil, Coniotirium minitans CON/M/91-08, Difenoconazolo, Fenexamid, Fludioxonil, Fluopiram, Fluxapyroxad, Penthiopyrad, Pyraclostrobin, Pythium oligandrum M1, Rame ossicloruro di rame, Rame solfato di rame neutralizzato, Trichoderma asperellum T25, Trichoderma atroviride T11, Trichoderma gamsii ICC 080, Trichoderma harzianum ICC 012, Trifloxistrobina;
  • Ecco l'elenco delle sostanze attive autorizzate in Italia per il Marciume basale o Sclerotinia minitans su lattuga: Azoxystrobin, Bacillus amyloliquefaciens plantarum D747, Bacillus subtilis, Boscalid, Cyprodinil, Coniotirium minitans CON/M/91-08, Difenoconazolo, Fludioxonil, Fluopiram, Fluxapyroxad, Penthiopyrad, Pyraclostrobin, Pythium oligandrum M1, Rame ossicloruro di rame, Rame solfato di rame neutralizzato, Trifloxistrobina;
  • Ecco l'elenco delle sostanze attive autorizzate in Italia per Rizottoniosi o marciume del colletto e delle radiciRhizoctonia solani su lattuga: Bacillus amyloliquefaciens plantarum - D747, Metam sodio, Tolclofos metile, Trichoderma asperellum TV1, Trichoderma gamsii ICC 080, Trichoderma harzianum ICC 012, Trichoderma harzianum Rifai T-22.
Per maggiori informazioni puoi consultare Fitogest.com.

 
campo di lattuga in pieno campo in fase di coltivazione
La coltivazione della lattuga passa anche dalla difesa delle malattie funginee 
 (Fonte foto: © Pexels - Pixabay)


L'agricoltore può anche seguire delle accortezze agronomiche che permettono di evitare e contrastare i Marciumi in genere sulla lattuga:
  • Non eccedere con gli apporti idrici, allo scopo di mantenere un livello d'umidità più basso possibile;
  • Preferire l'irrigazione la mattina, per evitare che la lattuga rimanga bagnata per durante le ore notturne e più fresche;
  • E' preferibile un'irrigazione localizzata e sotto il livello del cespo per evitare anche lo schiacciamento delle piante che possono favorire la comparsa di marciumi;
  • Evitare terreni compatti, asfittici e mal drenati;
  • Se si coltiva la lattuga in serra o sotto tunnel coperti è importante arieggiare regolarmente per evitare ristagni d'umidità;
  • Dove possibile avvicendare la coltura con altre colture meno sensibili alle malattie funginee.
 

Coltivazione idroponica, un'arma in più

Da anni l’idroponica è considerata una tecnica efficiente e sostenibile per la coltivazione di ortaggi a foglia. Utile anche per evitare e prevenire la comparsa di malattie funginee. “Oggi i produttori scelgono sempre più spesso l'uso di questo metodo all’interno di serre semichiuse - afferma Marc Celis, Crop Specialist presso l’azienda di breeding orticolo Rijk Zwaan -. Queste serre rappresentano il prossimo passo nella coltivazione high-tech degli ortaggi a foglia, lattuga in primis. Nonostante questo tipo di serre sia nato per la coltivazione di frutta, sono sempre di più i produttori che scelgono di utilizzarle per produrre lattuga in idroponica. Negli USA, in Canada, Giappone ed Europa, la produzione in serre semichiuse è associata all’utilizzo del sistema Nft-Nutrient film technique e talvolta all'aggiunta di sistemi d'illuminazione artificiali per incentivare o controllare la crescita delle piante in determinati periodi, al fine di favorire la produzione durante tutto l'anno.
I sistemi di areazione posti al di sotto delle grondaie permettono di controllare perfettamente i valori di temperatura e di umidità. Quest’ultima viene ridotta anche grazie ai sistemi di climatizzazione che evitano la formazione di funghi; la leggera pressurizzazione all’interno della serra e le reti a maglia fitta tengono a bada gli insetti. In questo modo si evita il ricorso ai pesticidi. Le serre a clima totalmente controllato rappresentano la soluzione ideale per i climi caldo-umidi”.

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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