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Coltivare lo zucchino in poche mosse

La zucchina è una verdura molto amata in Europa. La redazione di Plantgest e Mario Noviello di Enza Zaden spiegano cosa serve per coltivarla

Coltivare lo zucchino in poche mosse - Plantgest news sulle varietà di piante

La coltivazione dello zucchino non presenta grandi difficoltà, attenzione all'acqua ed alla concimazione

Fonte immagine: © Krzys16 - Pixabay

La zucchina o zucchino è pianta orticola della famiglia delle Cucurbitacee. L'Italia è il secondo produttore dell'UE (con il 37,1% della produzione totale), preceduta dalla Spagna (il 37,6% della produzione totale), in base a quanto pubblicato nel Green Report 2016 di Eurostat. Secondo Istat nel 2019 in Italia sono stati prodotti 3.715.290 quintali di zucchino in pieno campo (su una superficie di 14.970 ettari) e 2.189.502 quintali di zucchino in coltura protetta (su una superficie di 4.113,97 ettari).

Lo zucchino è una verdura molto amata nella cucina mediterranea, grazie al suo gusto dolce e morbido. Inoltre presenta un basso valore calorico (20 kcal per 100 gr di frutto) e contiene il 95% di acqua. Cosa serve alla coltivazione dello zucchino? A quali problematiche di coltivazione va incontro la coltura dello zucchino? La redazione di Plantgest ha intervistato Mario Noviello, sales manager di Enza Zaden (azienda europea leader del settore) ed ha raccolto alcune informazioni agronomiche e tecniche che possono aiutare l'agricoltore a coltivare la pianta dello zucchino.

 
Galatea F1, zucchino verde medio scuro di Enza Zaden
Galatea F1, zucchino verde medio scuro di Enza Zaden
(Fonte foto: © Enza Zaden - Guarda la scheda prodotto)


Qual è l’importanza dello zucchino nelle produzioni orticole italiane?
"Lo zucchino - spiega Noviello - è un ortaggio che, metaforicamente, ha profonde e salde radici nella storia dell’orticoltura italiana e nelle tradizioni alimentari del nostro paese. Infatti, l’Italia non solo è oggi uno dei principali Paesi produttori e consumatori di zucchino al mondo, ma, dall’arrivo di questa specie in Europa, nelle varie regioni italiane è stato selezionato un vastissimo numero di cultivar incredibilmente variabile, specialmente in quanto a caratteristiche del frutto.
Questa variabilità è tutt’oggi presente nelle consuetudini alimentari delle varie regioni italiane: Nero di Milano, Caserta, Romanesco, Lungo Fiorentino, Alberello di Sarzana, Ortolano di Faenza, Striato d’Italia, Striato Pugliese, Tondo Chiaro di Toscana, Tondo Scuro di Piacenza, Bianco di Palermo, Bolognese, Lungo bianco di Sicilia sono solo alcune delle cultivar selezionate nel tempo nelle varie regioni del nostro Paese e che ancora oggi vengono consumate"
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Cosa serve per poterli coltivare al meglio? Quali sono le principali difficoltà?
"La coltivazione dello zucchino, sia che si svolga in ambito professionale sia domestico, non presenta particolari difficoltà. Questa sua relativa facilità è data dal fatto che questa specie non ha particolari esigenze pedoclimatiche, né richiede particolari pratiche colturali. Le maggiori avversità dello zucchino sono quelle derivanti dalle infezioni da parte di patogeni fungini e dai virus. Gli ibridi in commercio per il mercato professionale offrono oggi resistenze ai principali patogeni di questa specie. Va tuttavia segnalato come negli anni recenti un serio ostacolo alle produzioni di zucchino in Italia centrale e meridionale sia rappresentato dalle infezioni di ToLCNDV-Tomato leaf curl New Delhi virus, un virus appartenente alla famiglia Geminiviridae trasmesso dall’Aleurodide del tabacco (Bemisia tabaci), per il quale non sono ancora disponibili in commercio ibridi resistenti. I genetisti di Enza Zaden sono attualmente impegnati nell’introgredire la resistenza a questo patogeno. La massimizzazione del risultato quali-quantitativo delle coltivazioni professionali dipende fortemente, oltre che da una razionale attuazione delle pratiche agronomiche, da un accorta scelta varietale da effettuare sulla base delle epoche di impianto, della durata del ciclo produttivo, delle caratteristiche pedoclimatiche dell’areale di coltivazione, dalla pressione delle malattie che interessano questa specie e dalle possibilità di impiego dei vari fattori della produzione".

 
Ismalia F1, zucchino verde chiaro leggermente clavato di Enza Zaden
Ismalia F1, zucchino verde chiaro leggermente clavato di Enza Zaden
(Fonte foto: © Enza Zaden- Guarda la scheda prodotto)


Quali sono oggi le principali referenze varietali che promuovete per la coltivazione dello zucchino?
"Enza Zaden ha uno dei migliori programmi di miglioramento varietale al mondo di questa specie orticola, caratterizzato da una spiccata sensibilità verso la sostenibilità delle coltivazioni e le tradizioni di consumo locali. Tra le cultivar altamente performanti costituite da Enza Zaden per il mercato Italiano va sicuramente ricordata Galatea F1*, un ibrido di zucchino scuro per produzioni primaverili, estive ed autunnali che rappresenta ormai una consolidata referenza di mercato in tutta l’Italia centrale e meridionale grazie all’insuperabile combinazione di precocità, resa e qualità del frutto. Per la tipologia 'eskanderani' (frutto clavato verde chiaro) va inoltre ricordata Ismalia F1*, affermata referenza per le produzioni dell’Italia meridionale. L’ultima cultivar arrivata è Marzio F1*, un ibrido della tipologia 'romanesco/fiorentino' (frutto costoluto striato per raccolta con fiore) caratterizzato da un’elevata tolleranza alle virosi trasmesse dall’afide del cotone, che consente dunque di ottenere produzioni estive ed autunnali allorquando gli elevati livelli di infezione ostacolavano la coltivazione di cultivar non resistenti".

 

Zucchino, tempo di semina

Il periodo ideale di semina è quello primaverile, in particolar modo il mese di marzo, così da poter effettuare il trapianto delle piantine in campo o serra tra aprile e maggio. In linea generale, sia in serra che in pieno campo, la distanza tra le file è di circa 100 cm mentre sulla fila di 50-60 cm tra pianta e pianta. Attenzione alla rotazione: lo zucchino può tornare sullo stesso terreno dopo un intervallo minimo di 2 anni e deve essere preceduto in questa successione colturale da piante non appartenenti alle Cucurbitacee. (Fonte dati: Disciplinare produzione integrata Emilia Romagna 2019 e 2020)

 

Clima e terreno, cosa fare

Richiede un clima temperato il più possibile privo di gelate primaverili (sotto i 10 gradi si ferma e smette di crescere). Il terreno deve essere fertile, ben lavorato, profondo, di medio impasto e ben drenato. Il pH del terreno deve essere compreso tra 5,5 e 7. La pianta dello zucchino è molto esigente in quanto a sostanza organica ed a sostanze nutritive, e per questo occorre effettuare un’ottima concimazione di fondo: indicativamente si può pensare di dare 1 kg di letame secco al metro quadro, oltre cinque volte tanto se si tratta di letame maturo. Lo zucchino è una pianta che richiede una buona dose d'acqua. (Fonte dati: Disciplinare produzione integrata Emilia Romagna 2019 e 2020)

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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