Puglia, raccolto di mandorle decimato dalle gelate di marzo

Nella regione - secondo Coldiretti - sono sugli alberi circa il 10% dei frutti rispetto alla media degli anni scorsi. Un'occasione persa, visto il notevole apprezzamento sul mercato raggiunto dal prodotto

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La Puglia è normalmente la seconda regione italiana per produzione di mandorle, dopo la Sicilia

Fonte immagine: © Vito Vitelli

La campagna delle mandorle in Puglia inizia sotto i peggiori auspici: perché a raccolto appena iniziato sugli alberi manca il 90% del prodotto a causa delle gelate del marzo scorso e delle successive ondate improvvise di maltempo.

“L’annata 2020 sarà da dimenticare per le mandorle pugliesi, con una manciata di prodotto da raccogliere rispetto alle medie storiche, a causa delle gelate del 24 e 25 marzo scorsi per cui abbiamo attivato tutte le procedure per le immediate verifiche in campo e la declaratoria di stato di calamità, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“E’ una occasione persa per i nostri produttori – insiste il presidente Muraglia – perché le mandorle pugliesi vanno letteralmente a ruba e ormai soddisfano solo in parte il mercato italiano. Rispetto all’estero, i cinesi, che già detengono l’80% del mercato americano, sono interessati alle caratteristiche qualitative e organolettiche delle nostre mandorle, disposti a pagare prezzi da capogiro per un prodotto che in realtà già in campagne di raccolta normali scarseggia”.


La produzione di mandorle in Puglia

Attualmente in Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19.428 ettari - pari al 35,05% della superficie nazionale coltivata a mandorlo - che ha fornito una produzione totale media di 264.670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale.

Tali cifre, collocano la Puglia al secondo posto fra le regioni italiane, dopo la Sicilia. Secondo l’elaborazione di Coldiretti su dati Istat, in Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari con una produzione di 148mila quintali e 12.500 ettari, pari al 63% della superficie pugliese coltivata. Seguono Brindisi con 54mila quintali prodotti e 4.500 ettari, pari al 23% della superficie pugliese coltivata e Foggia con 21.500 quintali e 1450 ettari coltivati. Chiudono la classifica con produzioni e superfici minori le province di Taranto e Lecce.


Scarsità che agevola l'agropirateria

“Il quantitativo esiguo di prodotto e il lavoro di promozione portato avanti – aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni hanno fatto si che le mandorle pugliesi vengano vendute a prezzi che hanno fatto aumentare esponenzialmente anche i furti in campagna. Pur essendo diffuso in regione, il mandorlo ha avuto periodi di stasi, se non di regressione e oggi le mandorle di Puglia stanno vivendo un momento di riscoperta e grande apprezzamento sui mercati interno ed estero. Ciò ha fatto crescere l’interesse degli agropirati che acquistano prodotto dai paesi comunitari ed extracomunitari per rivenderlo in Puglia ed in Italia come prodotto made in Italy a discapito dei consumatori e dei nostri produttori”.

Autore: Mimmo Pelagalli

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