Appartiene alla famiglia delle Rosacee e sottofamiglia delle Prunoideae. Alla specie Amigdalus communis appartengono tre sottospecie d’interesse futticolo come il sativa (con seme dolce ed endocarpo duro ed a cui appartengono la maggior parte delle specie coltivate), amara (con seme amaro per la presenza di amigdalina) e fragilis (con seme dolce ed endocarpo fragile). E’ originaria dell’Asia centro occidentale (marginalmente della Cina) e venne poi successivamente trasportata in Grecia all’epoca della Grecia antica prima e di Alessandro Magno poi. Successivamente i Fenici e gli stessi Greci attraverso i lori viaggi nel mediterraneo l’introdussero in Sicilia tanto che i romani la chiamarono “noce greca”. In seguito si diffuse anche in Spagna ed in Francia e in tutti i paesi del mediterraneo. In America giunse nel XVI secolo. Le foglie sono lanceolate, seghettate, più strette e più chiare di quelle del pesco, portanti delle ghiandole alla base del lembo e lungamente peduncolate. I fiori sono ermafroditi, di colore bianco o leggermente rosati (nell’Amigdalus communis L. spp. Amara), costituiti da 5 petali, 5 sepali e da 20-40 stami. L’ovario presenta 2 sacchi embrionali contenenti ognuno 1-2 ovuli. Il frutto è una drupa che presenta esocarpo carnoso di colore verde (a volte con sfumature rosse), ricoperto di leggera peluria (in alcuni casi può essere glabro) e con endocarpo legnoso contenete il seme o mandorla. Quest’ultimo e' ricoperto da un tegumento (episperma) liscio o rugoso, di colore variabile dal marrone all'ocra. In alcune cultivar e' possibile riscontrare con una discreta frequenza la presenza, all'interno dell'endocarpo, di due semi (fenomeno dannoso ai fini commerciali). Il mandorlo e' caratterizzato da una fecondazione entomofila, per cui si rende necessaria la presenza di un certo numero di arnie durante la fioritura. La maggior parte delle cultivar e' autosterile, ed inoltre esistono casi di eteroincompatibilita'. Questo risulta estremamente importante ai fini della scelta delle cultivar. L'epoca di fioritura, pur variando fra i diversi ambienti (da gennaio a marzo) e' alquanto precoce.
Le migliori condizioni pedoclimatiche per la coltivazione del mandorlo sono le aree temperate dove meno frequenti sono le brinate tardive.