Melone, uno dei simboli dell'estate
Il melone è una delle eccellenze ortofrutticole del made in Italy. Negli ultimi anni vive una situazione altalenante, tra problemi di clima e contrazione dei consumi. Tante però le novità che ne stanno permettendo il rilancio

Il melone si sta rinnovando permettendo un rilancio del settore ed un maggiore reddito per gli agricoltori
Fonte immagine: © Max Straeten - Mourgefile
Il clima incerto delle ultime due settimane ha inoltre influenzato negativamente i consumi. Anche se nelle scorse settimane l'andamento dei consumi era stato buono con un buon equilibrio tra domanda ed offerta e prezzi perlomeno accettabili. Ma cosa serve per coltivare il melone? In base al disciplinare di produzione del melone mantovano Igp la semina diretta può avvenire a partire dalla prima decade di aprile mentre il trapianto, effettuato su terreno pacciamato, si esegue dalla seconda metà di febbraio a luglio, utilizzando piantine franche di piede allevate in contenitore o piantine innestate su portainnesti resistenti alle malattie telluriche. La concimazione organica e minerale può essere effettuata sia in fase di preparazione del terreno che in copertura, in relazione al fabbisogno delle piante ed alla dotazione del terreno. L'irrigazione può avvenire sia con il sistema localizzata a manichetta o a goccia, oltre che per aspersione o infiltrazione da solchi.

Il melone è uno dei frutti simbolo dell'estate ed eccellenza del made in Italy
(Fonte foto: Pixabay)
Dal punto di vista climatico è una pianta tipica dei climi caldi. Il suo seme inizia a germinare sopra ai 22-24 gradi. La temperatura ottimale per la crescita della pianta è intorno ai 25-30 °C. Teme le gelate ed i ritorni di freddo, anche quelli non troppo cruenti (ad esempio un abbassamento della temperatura sotto i 14 gradi circa). Richiede un terreno molto ricco di sostanze nutritive in genere, ricco di sostanza organica, tendenzialmente poco acido ed umido. Da un punto di vista nutrizionale è pianta potassofila, in quanto il potassio è importante per favorire la concentrazione zuccherina del frutto e produrre frutti di qualità. Attenzione anche ad un buon apporto di azoto, fosforo, calcio e magnesio. Richiede abbondanti irrigazioni, soprattutto nel periodo che va dalla formazione dei frutti al loro ingrossamento facendo attenzione ai ristagni idrici.
Ad ognuno il suo melone
Le tipologie di melone che vengono coltivate oggi in italia sono diverse. Per quanto riguarda il melone retato si inizia a raccogliere ad aprile in Sicilia per terminare ad ottobre in Emilia-Romagna e Veneto. Il melone liscio si raccogliere in Sicilia tra aprile e giugno mentre in Emilia romagna e Veneto si raccoglie da giugno a settembre. Il melone retato e liscio in Italia convive con la produzione più di nicchia del melone 'gialletto' o Amarillo (Yellow Canary in inglese) che si raccoglie in Sicilia a maggio giugno e poi da settembre ad ottobre, in Emilia Romagna e Veneto da luglio a settembre ed in Puglia da giugno a settembre.E quali sono le principali varietà oggi coltivate in Italia? Sono tante. La redazione di Plantgest ha chiesto alle aziende sementiere di segnalarci quali, all'interno del loro catalogo prodotti, rappresentano le maggiori novità commerciali. Di seguito indicheremo le sole aziende che hanno risposto e le varietà di melone che ci sono state segnalate. La Gautier Semences Italia segnala Sangory* F1, melone liscio per serra e tunnellino molto precoce, e Jenga* F1, Charentais retato per produzioni in pieno campo. La Nunhems Italy, appartenente al gruppo Basf, segnala Celestial* F1, Bernini* F1, Thesan* F1, Coliseo* F1 e Envero* F1. La Syngenta Seeds segnala Tarquinio* F1, Settimio* F1, Meridio* F1, Zen* F1 e Coctel* F1.
Autore: Lorenzo Cricca
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