Pomodoro e areali: i migliori ibridi su cui puntare

Disponibili i risultati sul confronto varietale di nove ibridi di pomodoro da industria coltivati in diverse zone di produzione nazionale

Pomodoro e areali: i migliori ibridi su cui puntare - Plantgest news sulle varietà di piante

Le attività di confronto varietale hanno previsto la comparazione di tre ibridi a bacca allungata e sei ibridi a bacca tondo squadrata (Foto di archivio)

Fonte immagine: © Stefano Neri - Adobe Stock

Italia Ortofrutta Unione Nazionale in collaborazione con il Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del Crea ha implementato il "Progetto nazionale di confronto varietale per il pomodoro da industria e di incremento della sostenibilità ambientale della coltivazione attraverso la riduzione del consumo idrico e l'introduzione di pacciamatura biodegradabile".
Il Progetto ha la duplice finalità di testare le varietà più recenti e pre commerciali direttamente nei campi delle Organizzazioni dei Produttori (Op) e di aumentare la sostenibilità ambientale della coltivazione attraverso l'impiego di tecniche più rispettose dell'ambiente.

 

Tutte le sperimentazioni sono avvenute in campo, in situazioni di reale coltivazione, in modo da verificare presso le aziende agricole dei diretti interessati i risultati delle varie prove.

 

Le attività di confronto varietale, che si sono svolte tra il 2021 e il 2022, hanno previsto la comparazione di tre ibridi a bacca allungata (Passenger, Hmc 627147 e Fantix) e sei ibridi a bacca tondo squadrata (Aprix, Vulspot, Blend, Dobler, Ug 16112 e Waller).

 

Il Progetto intende essere uno strumento di supporto decisionale e di orientamento per le Op verso i migliori ibridi tra quelli più recenti e innovativi nei differenti areali di produzione nazionale.

 

L'approccio delle attività di ricerca e di trasferimento delle innovazioni messo in atto nel Progetto è basato sul coinvolgimento diretto dei soggetti interessati, ovvero le Op e i propri tecnici, che hanno lavorato a stretto contatto per tutto il ciclo colturale con i responsabili scientifici del Crea che hanno curato il protocollo sperimentale e ne hanno verificato la corretta applicazione in tutti i campi prova.

I risultati 

Si riportano i risultati del biennio di prova dove, per una presentazione più semplificata, le province coinvolte di Parma, Ferrara, Livorno, Viterbo, L'Aquila, Foggia, Caserta e Napoli sono state raggruppate in tre bacini produttivi:

  • bacino del Nord Italia con Parma e Ferrara;
  • bacino del Centro Italia con Livorno, Viterbo e Aquila;
  • bacino del Sud Italia con Caserta, Napoli e cinque località della provincia di Foggia.

Vengono discusse le performance delle varietà testate prendendo in considerazione la resa commerciale (prodotto maturo avviato a trasformazione) e il grado Brix o residuo ottico, di fondamentale importanza soprattutto per le produzioni del bacino Nord, dove i conferimenti vengono premiati dall'industria anche in funzione di questo parametro, in quanto gli accordi 2021 e 2022 prevedevano una base di riferimento pari a 4,85 gradi Brix.

 

L'andamento climatico nei tre areali è stato caratterizzato da prolungati periodi caldi e siccitosi durante il ciclo produttivo, soprattutto nel 2022, con temperature massime frequentemente sopra i 30 gradi, pochi eventi piovosi e con scarsi quantitativi di pioggia.


Tenendo conto dei risultati di tutti i campi, la produzione totale media registrata nel 2022 non si è discostata da quella dell'annata precedente, con 116 tonnellate per ettaro contro 119 tonnellate per ettaro del 2021. Mentre la resa commerciale ha subito una contrazione media valutabile intorno al 10%.

 

Anche la qualità delle bacche, con particolare riferimento al grado Brix, ha subito in quest'ultimo anno di prova una significativa riduzione, quantificabile in 0,5 punti in media, passando da 5,6 a 5,1 gradi Brix (figura 1).

 

Figura 1. Risultati produttivi (resa commerciale) e qualitativi (residuo ottico) di ogni singola varietà ottenuti mediando i valori rilevati in tutti i campi prova realizzati

Figura 1. Risultati produttivi (resa commerciale) e qualitativi (residuo ottico) di ogni singola varietà ottenuti mediando i valori rilevati in tutti i campi prova realizzati

Fonte: Italia Ortofrutta

 

Le varietà a bacca tondo squadrata Blend, Vulspot e Aprix si sono distinte per le buone rese commerciali fornite: in media 114 tonnellate per ettaro nel 2021 e 98 tonnellate per ettaro nel 2022.

 

Tra le varietà a bacca allungata, invece, Fantix ha evidenziato le rese più alte in entrambi gli anni prova. Considerando tutti i siti di saggio, Aprix e Fantix hanno anche mostrato un comportamento molto stabile nel corso del biennio.


Riguardo alla qualità delle bacche, spiccano gli elevati valori del residuo ottico registrati per la varietà a bacca allungata Hmc 627147 in entrambi gli anni di prova: 6,0 gradi Brix nel 2021 e 5,6 gradi Brix nel 2022.

Le varietà a bacca tondo squadrata, ad eccezione di Blend nel 2022, hanno fornito valori medi sempre al di sopra dei livelli minimi richiesti dall'industria, ovvero 4,85 gradi Brix.
Comunque i migliori risultati sono stati forniti da Waller, Ug 16112 e, in misura minore, da Dobler.

 

Nel bacino Nord i risultati migliori, nel primo anno e nell'ambiente ferrarese, hanno evidenziato elevati livelli di resa commerciale della varietà Aprix con una media di 105 tonnellate per ettaro.

 

Ottimi valori di grado Brix fornito da Hmc 627147 (in media 6,2 gradi Brix), tra i lunghi, e da Ug 16112 e Waller (5,8 e 5,7 gradi Brix rispettivamente) tra i tondo squadrati (figura 2).

 

Figura 2. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Nord Italia

Figura 2. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Nord Italia

Fonte: Italia Ortofrutta

 

Nel bacino del Centro la resa commerciale e il residuo ottico sono stati fortemente influenzati dall'annata, con risultati nettamente migliori nel 2021, annata nella quale si sono registrate notevoli differenze tra i tre siti di prova: elevate rese nel Viterbese e nella Piana del Fucino, più modeste nella Val di Cornia.

 

Anche in questo bacino Aprix si è distinta, in entrambe le annate, per le buone rese commerciali; tuttavia, i valori migliori sono stati ottenuti da Vulspot e Blend. Queste ultime varietà hanno però fornito i risultati qualitativi meno interessanti, inferiori ai limiti considerati accettabili solo nel secondo anno.

 

Mentre Hmc 627147 si è confermata la varietà con i più elevati valori del residuo ottico a confronto con tutte le varietà di entrambe le tipologie (figura 3).

 

Figura 3. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Centro Italia

Figura 3. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Centro Italia

Fonte: Italia Ortofrutta

 

Nel bacino del Sud, con due siti in Campania e cinque nel Foggiano, nel 2021 i risultati produttivi e qualitativi sono apparsi più stabili tra le località e meno influenzati dall'annata di prova. Ad eccezione dell'ambiente del Gargano nel comune di Lesina, dove le rese commerciali sembrano potenzialmente più basse ma con una migliore qualità, le evidenti differenze registrate in alcuni siti, sono da imputare, probabilmente, ad una gestione della fertirrigazione ancora da ottimizzare.

 

In questo bacino, si sono distinte la varietà a bacca tondo squadrata Vulspot, Blend e Aprix, con rese commerciali superiori alle 100 tonnellate per ettaro, in media, e tra le varietà a bacca allungata Fantix con in media 97 tonnellate per ettaro.

 

Anche in questo areale produttivo i valori del residuo ottico delle varietà a confronto non sono mai scesi al di sotto di 4,9 gradi Brix, ad eccezione di Blend nel 2022 con 4,7. La varietà Hmc 627147 si conferma con i valori di residuo ottico più alti in assoluto con 5,8 gradi Brix, in media.
Si evidenziano i buoni risultati raggiunti tra le varietà a bacca lunga, superiori a 5,3 gradi Brix da Passenger, mentre tra le varietà a bacca tondo squadrata da Waller, Aprix e Ug 16112 (figura 4).

 

Figura 4. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Sud Italia

Figura 4. Risultati medi registrati nelle prove condotte nel biennio 2021-2022 nel bacino del Sud Italia

Fonte: Italia Ortofrutta

 

Il Progetto è cofinanziato da 13 Organizzazioni dei produttori Op (Asipo, Op Ferrara, Asport, Cot, Opoa Marsia, Ortofrutta Sol Sud, Aoa, Apopa, Assodaunia, Apo Gargano Apom, Prima Op Bio, Apoc Salerno) che complessivamente rappresentano oltre 25mila ettari di pomodoro con oltre 1,9 milioni di tonnellate di prodotto annuo e circa 1700 produttori soci.

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