OK DELLA UE A UN FITOREGOLATORE E A UN NEMATOCIDA
Revisione Europea
Il provvedimento di ufficializzazione è contenuto nella direttiva 2006/85/CE del 23 ottobre 2006
La direttiva 2006/85/CE del 23 ottobre 2006, pubblicata sulla Gazzetta dell’Unione Europea del giorno successivo, ha ufficializzato l’iscrizione nell’allegato 1 della direttiva 91/414 delle sostanze attive etefon e fenamifos, sulla base dei risultati della votazione tenutasi in occasione della riunione del 13-14 luglio del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (meglio conosciuto come SCFCAH – Standing Committee on the Food Chain and Animal Health).
Le sostanze attive, entrambi appartenenti alla seconda lista di revisione, sono state valutate inizialmente dai Paesi Bassi, il cui “Draft Assessment Report” è stato successivamente riesaminato dall’Efsa (Autorità Europea per
L’esame della documentazione dell’etefon che, come previsto dalla norma, si è svolta sul cosiddetto “uso rappresentativo” “cereali autunno vernini”, non ha evidenziato particolari criticità tossicologiche e ambientali. Nella direttiva non sono stati infatti indicati particolari aspetti che dovranno essere presi in considerazione dagli stati membri quando valuteranno i dossier dei formulati, che dovranno quindi includere anche la documentazione relativa agli altri impieghi (ad esempio pomodoro) che vorranno mantenere in etichetta. Come consueto, all’entrata in vigore della direttiva (1° Agosto 2007) gli stati membri dovranno limitarsi a verificare se le rispettive autorizzazioni di prodotti contenenti etefon prevedono l’impiego come fitoregolatore e dispongono dell’accesso al dossier europeo della sostanza attiva appena autorizzata. La revoca delle autorizzazioni non conformi alla direttiva (quindi senza il supporto al dossier europeo) dovrà avvenire entro il 30 gennaio
La procedura descritta è ovviamente la stessa anche per il fenamifos, per il quale l’esame della documentazione ha tuttavia evidenziato alcune criticità di tipo tossicologico e ambientale che hanno indotto la commissione a limitare gli impieghi del prodotto ai soli trattamenti in coltura protetta, somministrato con l’irrigazione a goccia. Come “usi rappresentativi”, tutti per il controllo dei nematodi, il notificante aveva previsto il citato trattamento dei peperoni in coltura protetta mediante irrigazione a goccia assieme all’applicazione in pre-trapianto del tabacco. Quest’ultimo impiego è stato cancellato in quanto le simulazioni di comportamento ambientale avevano indicato un possibile inquinamento delle falde sotterranee ad opera dei metaboliti del fenamifos per i quali sono state previste concentrazioni tali da costituire un rischio per il consumatore attraverso l’acqua potabile. Ovviamente il pericolo è solo teorico e in attesa di studi effettuati su più larga scala si è provveduto cautelativamente alla cancellazione degli impieghi in campo già nella prima fase di recepimento della direttiva, e quindi a partire dal 30 gennaio