Pumpkin patch: un'opportunità per gli agricoltori

È tempo di zucche, oltre a coltivarle c'è chi dà anche la possibilità di raccoglierle direttamente in campo. Una forma di turismo agricolo che consente di raccontare la produzione di questo ortaggio valorizzandolo

Pumpkin patch: un'opportunità per gli agricoltori - Plantgest news sulle varietà di piante

Per creare un pumpkin patch sono disponibili diverse varietà di zucche ornamentali (Foto di archivio)

Fonte immagine: © Profotokris - Adobe Stock

Nella settimana di Halloween in genere aumenta l'acquisto dell'ortaggio più grande del mondo: stiamo parlando della zucca, celebre sia per l'uso alimentare che ornamentale.

 

In Italia la zucca per scopo alimentare viene coltivata complessivamente su circa 2mila ettari, divisi soprattutto tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.
Anche per questa coltura la crisi climatica sta dando non poche problematiche: secondo le stime di Coldiretti, la campagna di raccolta 2023 ha subìto un danno del 20% rispetto alla media, mentre per la campagna di raccolta 2024 si registra un crollo del 25% causato da alluvioni nel Nord Italia e forte siccità al Sud Italia.

 

In questo quadro però non dimentichiamoci che la zucca viene coltivata sempre più per scopo ornamentale. Infatti anche in Italia si sta sviluppando la tendenza dello "zuccaturismo" con il pumpkin patch, cioè un campo allestito in cui i visitatori possono raccogliere la propria zucca per trasformarla nella tipica lanterna di Halloween.

 

Ma come si coltiva questa tipologia di zucche? E che valutazioni deve fare l'agricoltore per ottenere un campo remunerativo?

 

AgroNotizie® ha intervistato l'azienda Shirin di Ornago (Mb), un progetto a conduzione familiare che propone in autunno proprio il pumpkin patch: "La nostra attività agricola è improntata sulla raccolta, perciò il cliente viene e raccoglie il prodotto che coltiviamo: tulipani, girasoli, dalie e adesso le zucche. Quindi è una cosa completamente diversa dall'agricoltura diciamo classica" spiega Carolina Brambilla, proprietaria dell'azienda Shirin assieme alla sorella Elmina Brambilla.

 

Pumpkin patch, aspetti agronomici e non solo...

Per quanto riguarda la coltivazione vera e propria iniziamo dalla scelta della varietà. Le più famose e coltivate per lo "zuccaturismo" sono per esempio la Hokkaido, la Lumina, la Jack Be Little o la Racer F1, ma si possono mischiare sia varietà edibili sia ornamentali.
Carolina infatti dice: "Noi cerchiamo di mischiare un po' tutto, di accontentare i bambini con la zucca di Halloween che non è commestibile, inserendo però anche la Moscata di Provenza, la Reddy, la Violina e la Cappello del Prete, varietà commestibili".

 

Come le zucche edibili anche quelle ornamentali si possono seminare. La semina dev'essere svolta verso inizio maggio per evitare eventuali gelate e danni da freddo ai germogli, in modo da avere le zucche mature e pronte per la raccolta intorno alla fine settembre. In base alle esigenze aziendali però si può optare anche per il trapianto, quindi con piantine già avviate.

 

Fra le varietà più coltivate per il pumpkin patch vi è la Racer F1

Fra le varietà più coltivate per il pumpkin patch vi è la Racer F1

(Fonte: Shirin Tulipani)

 

Il suolo ideale è di medio impasto, con buona percolazione dell'acqua, in modo da mantenere un livello di umidità adeguato ed evitando così possibili marciumi dei frutti. I terreni argillosi e pesanti, dunque, non sono adatti per questa coltura. Inoltre, durante la preparazione del terreno per la semina o il trapianto è consigliabile concimare con del letame maturo o del compost per fornire tutti i nutrienti necessari alla pianta già dall'inizio della stagione.

 

Anche per questa tipologia le malattie principali sono l'oidio, la peronospora, i marciumi e alcune virosi che possono essere trattate con prodotti di sintesi specifici e tecniche agronomiche.

 

L'agricoltore poi deve prestare particolare attenzione durante la raccolta perché le varietà ornamentali, come per esempio la Racer F1, hanno una buccia sottile e tendono quindi a rovinarsi più facilmente. Per questo motivo è consigliabile svolgere una raccolta manuale per non deprezzare esteticamente i frutti. Nel caso di Shirin, la resa media stagionale è di circa venti bins che contengono ognuno un centinaio di zucche.

 

Anche nel post raccolta, in particolare nello stoccaggio, servono alcune accortezze per mantenere una prolungata shelf life dei frutti evitando così la perdita del raccolto:  "Le zucche una volta raccolte hanno bisogno di essere conservate in un posto riparato dall'acqua, ma allo stesso tempo areato perché soffrono molto l'umidità. Nel nostro campo abbiamo un capannone agricolo in cui le stocchiamo così sono al riparo ma è comunque areato perché è tutto finestrato". Con un corretto stoccaggio la shelf life può andare dai due mesi per le varietà con buccia sottile e fino ai sei mesi per le varietà con buccia spessa.

 

Oltre agli aspetti agronomici della coltivazione, l'imprenditore agricolo deve tenere conto di aspetti burocratici per garantire la sicurezza dei visitatori del pumpkin patch, come piani urbanistici che variano da comune a comune, a seconda del territorio in cui si trova l'impresa agricola.

 

"Nel nostro caso abbiamo dovuto studiare il piano di un parcheggio che consentisse agli utenti di poter parcheggiare senza entrare nei campi, perché l'azienda è in campagna e le stradine non sarebbero percorribili dalle macchine. Oraè presente un parcheggio esterno e le persone per raggiungerci devono solo attraversare a piedi un campo" conclude Carolina.

 

Divertimento sì, ma anche possibile valorizzazione

Come abbiamo detto il pumpkin patch è un campo allestito con zucche ornamentali di diverse forme, colori e dimensioni. Oltre alla semplice raccolta le aziende possono offrire altre attività, sia per i bambini che per gli adulti, attraendo perciò un ampio pubblico anche internazionale.

 

"Vengono molte famiglie con i bambini, scuole, soprattutto quelle internazionali bilingue perché hanno il culto della festa di Halloween, e anche molti stranieri che sono in vacanza a Milano e un giorno lo dedicano alla gita in azienda se capitano nel periodo giusto" spiega Elmina Brambilla.

 

In conclusione, anche se prevalentemente orientata al turismo, questa attività potrebbe rappresentare una forma in più di diversificazione per un'azienda agricola, mostrando ai visitatori anche il dietro le quinte della produzione e valorizzando i prodotti locali del settore.

 

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Autore: Chiara Gallo

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