Nocciolo, una concimazione intelligente è possibile
La mappatura del suolo rivoluziona la concimazione in corilicoltura, ottimizzando dosaggi e risorse. La tecnologia INTERRA®Scan permette all'agricoltore di ottenere un'alta precisione e risultati rapidi, riducendo così gli sprechi e aumentando la sostenibilità ambientale

Mappare i suoli in corileto può aiutare l'agricoltore a pianificare al meglio le concimazioni
Fonte immagine: Fondazione per l'Istruzione Agraria Perugia
Tutti abbiamo imparato, fin dai banchi di scuola, che per ottenere maggiori produzioni agricole servono le concimazioni. Coloro che poi hanno approfondito gli studi nel settore, hanno appreso che non tutti i concimi sono uguali e che qualsiasi apporto di fertilizzante deve avvenire tenendo conto del contenuto degli elementi nutritivi già presenti nel terreno.
La pedologia ci insegna che, anche i suoli che sembrano somigliarsi, spesso sono molto diversi tra loro e differiscono, anche a distanza di pochi metri, sia per le caratteristiche fisiche che per gli elementi contenuti.
Finora, tutte le volte che scegliamo di eseguire una concimazione ben calibrata e consapevole, affidiamo la conoscenza del suolo ai dati restituiti da un laboratorio che analizza uno o più campioni di terra, ciascuno dei quali corrispondente in media ad almeno 5 carotaggi in campo, così come consigliati dalla letteratura.
Concimazioni su misura, si può fare mappando il suolo
La tecnologia corre ormai veloce anche in agricoltura, settore tradizionalmente considerato restio alle innovazioni. La Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia ha accolto nelle scorse settimane, all'interno delle proprie coltivazioni di nocciolo della cultivar Tonda Francescana®, un nuovo strumento: si tratta di INTERRA®Scan, uno strumento per la mappatura dei suoli. Fin dalle prime prove è da subito emersa la sua utilità, dopo aver osservato i primi risultati ottenuti.
L'attrezzatura consente all'agricoltore di conoscere, palmo a palmo e in pochissimo tempo, la presenza degli elementi nutritivi disponibili per la propria coltivazione, permettendo così di calibrare perfettamente i dosaggi dei concimi da somministrare in modo puntuale, al fine di uniformare la dotazione nutrizionale ritenuta ideale.
Prima di avviare i rilievi in campo i responsabili di Syngenta presenti per l'occasione hanno descritto, con dovizia di particolari, i risultati ottenibili con l'utilizzo della macchina denominata INTERRA®Scan, facendo conoscere ai partecipanti le potenzialità dell'apparecchiatura, i costi indicativi del servizio svolto per terzi, nonché i risultati ottenibili in termini di immediata conoscenza del suolo da poter poi trasferire ai mezzi operativi che gestiscono la fertilizzazione in campo.
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In pratica la dimostrazione realizzata nelle piantagioni di nocciolo di Casalina di Deruta (Pg), alla presenza di molti tecnici e di portatori di interesse del settore agricolo, ha utilizzato un'apparecchiatura SoilOptix® collegata a una moto a 4 ruote di tipo "quod".
SoilOptix®: come funziona
La strumentazione, definita come "spettrometro passivo a raggi gamma", è formata da un sistema avanzato di analisi e di mappatura del suolo progettato per l'agricoltura di precisione.
Utilizza un sensore non a contatto, ma montato all'altezza di circa 60 centimetri dal suolo, il quale misura le proprietà naturali del terreno, mentre percorre l'appezzamento a una velocità che può arrivare fino a 20 chilometri orari, coprendo una larghezza di scansione di circa 12 metri per ciascun tragitto.
Il sistema prevede di raffrontare i dati rilevati dall'apparecchiatura con del suolo prelevato con il metodo tradizionale, indicativamente un carotaggio ogni tre ettari. I campioni asportati vengono analizzati in laboratorio per essere poi comparati e integrati nella calibrazione delle risposte conclusive dell'indagine.
Mappa di rilevamento con SoilOptix®
(Fonte: Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia)
Il risultato è una mappa ad altissima definizione che restituisce ben 27 parametri agronomici. Oltre al sodio e alla salinità, i parametri comprendono macro e micronutrienti, pH, capacità di scambio cationico, sostanza organica, contenuto di carbonio e valore in tonnellate per ettaro di quello organico, capacità di ritenzione idrica e acqua disponibile per le piante. Non mancano inoltre sia la tessitura (sabbia, limo e argilla), sia una dettagliata restituzione delle differenze di quota del suolo, nei circa 800 punti analizzati per ciascun ettaro.
Il rilievo garantisce pertanto una risoluzione di gran lunga più dettagliata rispetto ai metodi tradizionali di campionamento. I risultati vengono resi disponibili in formati standard e pronti per essere caricati sull'applicazione dei vari macchinari agricoli che distribuiscono i fertilizzanti a rateo variabile (Vra).
I vantaggi per i produttori
Grazie all'elevata risoluzione e alla restituzione dei dati nell'arco di pochi giorni, l'innovazione consente agli agricoltori di gestire in modo più efficiente e sostenibile i propri campi, con l'ottimizzazione degli input, il risparmio nell'acquisto dei fertilizzanti, la riduzione dell'acqua per l'irrigazione e, non ultimo per importanza, l'incremento delle rese senza sprecare inutilmente gli elementi nutritivi a danno dell'ambiente.
Molto spesso, infatti, la distribuzione dei concimi, qualora eseguita senza disporre di una precisa mappatura dei contenuti del suolo nei vari punti, porta a un inutile, quanto pericolosa, dispersione di fertilizzanti nelle acque sotterranee e nei canali di scolo.
A cura di Moreno Moraldi, agrotecnico Studio di consulenza ProVerde (Spello, Pg) e
Giampaolo Rubinaccio, agrotecnico AgriCultura&AgriColtura (Quindici, Av)