Alettare le cover crop: come e perché usare il roller crimper
Una tecnica agronomica sempre più diffusa nei sistemi di agricoltura rigenerativa per creare una pacciamatura stabile, mantenere il suolo fresco e umido e migliorare la fertilità
Esempio di roller crimper: Runder di Id David (Foto di archivio)
Fonte immagine: © Agronotizie
Hai piantato delle cover crop (colture di copertura) e ora stai per fare un sovescio? Sicuro che sia la scelta giusta?
Forse non tutti sanno che c'è un'altra possibilità: alettare l'inerbimento con il roller crimper.
Si tratta di un attrezzo agricolo innovativo che crea una pacciamatura naturale e duratura a protezione del suolo. Abbatte la vegetazione senza tagliarla o interrarla, ma semplicemente lasciandola sul posto a formare un tappeto vegetale. In questo modo il terreno rimane più fresco e protetto dalla luce solare diretta, si limita lo sviluppo delle infestanti e il rilascio di carbonio organico e nutrienti avviene in maniera più lenta e graduale. Inoltre, lasciando le radici delle piante di copertura nel suolo, si valorizza al massimo il loro effetto meccanico, contribuendo a migliorare la struttura del terreno.
Il roller crimper è sempre più utilizzato nei contesti di agricoltura rigenerativa, soprattutto nelle colture permanenti, ma anche nei seminativi, dove può essere impiegato in abbinamento alla semina diretta con macchine da sodo per evitare le lavorazioni del terreno.
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Perché alettare le cover crop con il roller crimper
L'inerbimento può essere spontaneo o seminato, localizzato sulla fila o sull'interfila, temporaneo o permanente. È una tecnica chiave per chi vuole rigenerare il suolo:
- migliora la struttura del terreno grazie al lavoro delle radici delle colture di copertura;
- riduce l'erosione e facilita l'infiltrazione dell'acqua;
- favorisce la biodiversità, sia quella microbiologica - grazie alle simbiosi con i microrganismi - sia quella dei macrorganismi utili, offrendo loro rifugio e nutrimento.
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Naturalmente, l'inerbimento va gestito con attenzione, soprattutto per evitare competizioni per la risorsa idrica durante i mesi estivi.
In primavera si può fare il sovescio trinciando l'inerbimento e interrando i residui nel terreno. In questo modo si favorisce la rapida decomposizione del materiale vegetale, che si trasforma in sostanza organica, nutre il suolo e ne migliora la fertilità.
Le cover crop possono anche essere sfalciate o alettate e in entrambi i casi si ha il vantaggio di garantire una buona copertura del terreno per tutta l'estate. Ma con l'alettamento si ottiene un ulteriore vantaggio: le piante non muoiono immediatamente e quindi disseccano più lentamente, garantendo una pacciamatura più duratura e capace di mantenere il suolo fresco.
Infatti, utilizzare il roller crimper per alettare le colture di copertura permette di danneggiare i tessuti vascolari delle piante: il passaggio della linfa grezza ed elaborata viene fortemente limitato; la pianta non è in grado di rialzarsi e dissecca lentamente.
Il risultato è un tappeto pacciamante con diversi benefici:
- protezione duratura del suolo dall'erosione e dalle elevate temperature;
- controllo delle infestanti e riduzione dei costi di gestione;
- riduzione dell'evapotraspirazione, conservazione dell'umidità del suolo e diminuzione del fabbisogno idrico della coltura principale;
- miglioramento della fertilità del suolo;
- riduzione del rischio di lisciviazione degli elementi nutritivi come l'azoto;
- miglioramento della struttura del suolo grazie al lavoro meccanico delle radici delle cover crop.
In uno studio del Crea Agricoltura e Ambiente di Bari svolto nel Metapontino è stato confrontato il sovescio con l'allettamento con roller crimper in una rotazione biologica zucchino lattuga. L'alettamento delle cover crop ha evidenziato inizialmente minori rese nello zucchino, causate dal lento rilascio di azoto delle cover crop che abbassate al suolo si degradano più lentamente. In seguito le performance su lattuga sono migliorate e la tecnica ha evidenziato anche una maggiore efficienza energetica e un bilancio del carbonio positivo. Il lavoro suggerisce che l'allettamento dell'inerbimento con il roller crimper può essere una valida pratica agroecologica.
Come è fatto il roller crimper?
Il roller crimper è un attrezzo che si applica solitamente nella parte anteriore del trattore e lavora grazie a un rullo cilindrico dotato di lame o palette sagomate.
Quando il rullo passa sulla vegetazione, le lame schiacciano e sfibrano grossolanamente gli steli, interrompendo il flusso linfatico delle piante senza sminuzzarle completamente.
Il telaio può avere un assetto regolabile, per adattare la pressione al suolo in base alle condizioni del terreno e della coltura. Il peso del rullo può essere aumentato riempiendolo con acqua o sabbia, aumentando l'efficacia su terreni compatti. Il diametro del rullo incide sulle prestazioni: quelli più grandi sono ideali per terreni duri, mentre i più piccoli funzionano meglio su vegetazioni poco sviluppata.
Le lame possono essere dritte o sagomate per una crimpatura più aggressiva su biomasse dense e resistenti e possono anche avere un'azione superficiale di rottura del terreno. Oppure, possono essere a V rovesciata se si vuole esercitare un'azione più delicata.
Esempio di roller crimper: Eco-Roll di Clemens Technologies
(Fonte: AgroNotizie®)
Può essere montato in combinazione con una seminatrice a semina diretta per alettare le cover crop e seminare la coltura principale in un unico passaggio. Alcuni modelli possono includere un carter di protezione per evitare la proiezione di pietre o zolle.
A cosa prestare attenzione quando si usa un roller crimper
Nonostante i numerosi vantaggi, l'uso del roller crimper non va sottovalutato.
In primis bisogna sapere quando è meglio alettare le colture di copertura. Conoscere lo stadio fenologico preciso è importante perché, per esempio, se vengono soppresse troppo presto si rischia che ricaccino. Questo può succedere soprattutto in stagioni primaverili particolarmente piovose e in questi casi può essere necessario fare un secondo passaggio con il rullo.
Al contrario, in annate siccitose o su suoli poveri, è fondamentale assicurare una produzione adeguata di biomassa delle cover crop, per evitare la formazione di una pacciamatura troppo scarsa e quindi inefficace.
Attenzione anche all'elevata presenza di pietre che possono ridurre l'efficacia della crimpatura.
Il roller crimper quindi è uno strumento agronomico utile per rigenerare il suolo che va comunque contestualizzato, adattato e integrato al proprio contesto agricolo.
Autore: Vittoriana Lasorella