Patata Solanum tuberosum L.

Patata - Plantgest.com
Descrizione della pianta
La patata (Solanum tuberosum L.) è pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Produce un tubero commestibile, detta anch'essa patata, molto utilizzata a scopo alimentare. E' originaria di alcune aree dell'America centro-meridionale: Perù, Bolivia, Messico e Cile. Arriva in Europa nel XVI secolo (circa il 1570) grazie agli spagnoli.
Nel 1845 la Peronospora della patata, malattia causata dall’oomicete Phytophthora infestans, distrusse le coltivazioni europee di patate ed irlandesi in particolare. A quel tempo la patata era la base alimentare delle popolazioni meno abbienti e i morti furono 1,5 milioni. Inoltre fu causa dell'esodo di circa 2 milioni di persone verso Paesi che non erano stati colpiti da questo flagello.

E' caratterizzata da una notevole quantità di amido che, a parità di calorie, dà maggiore sazietà rispetto a pane e pasta. Dal punto di vista nutrizionale apportano un elevato valore energetico essendo carboidrati, ma hanno un apporto calorico minore rispetto a quello del pollo o del pesce.
 

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Si ipotizza che la sua addomesticazione abbia avuto origine in alcune aree andine peruviane intorno al lago Titicaca. Divenne poi uno degli alimenti principali degli Inca. Successivamente si diffuse in altre aree dell'America centro-meridionale: Perù, Bolivia, Messico e Cile. Arriva in Europa nel XVI secolo (circa il 1570) grazie agli spagnoli, diffondendosi inizialmente nella penisola iberica. Un po' più tardi viene avvistata nei Paesi Bassi e in Italia (allora possedimenti spagnoli). In Inghilterra arriva nel 1588 e in Germania alla fine del secolo.

All'inizio non fu ben accetta. Infatti le prime varietà importate dal Sudamerica erano poco adatte agli ambienti pedoclimatici europei. Inoltre l'aspetto del tubero, deforme e irregolare, appariva agli occhi dei benestanti cortigiani europei strano ed antiestetico. Iniziarono anche dicerie popolari che indicavano nella patata la causa della lebbra. la Chiesa non era certo leggera con questo ortaggio, visto che non era citata nella Bibbia: questo significava che Dio non intendeva che gli uomini se ne cibassero arrivando ad associarla alla stregoneria.

La sua affermazione avviene solo a partire dalla metà del XVIII secolo, quando il rapido incremento della popolazione in Europa rese necassario individuare delle coltivazioni alternative ai cereali: tra cui mais e patata. Quest'ultima poteva fornire una quantità di calorie di 4 volte superiore al frumento a parità di superficie coltivata. Senza dimenticare che era più facile da coltivare e con tempi più brevi. L'impulso definitivo fu dato dalla carenza di cibo causata dalle guerre e dalle frequenti carestie, che si successero in quegli anni. La patata divenne così l'alimento fondamentale nell'alimentazione delle classi umili.

In Irlanda la dieta delle classi più povere era basata esclusivamente su latte e patate, mentre il grano era utilizzato per pagare le tasse ai proprietari inglesi. Tra il 1845 e il 1849 ci fù però una grande carestia dovuta alla diffusione di un fungo (Phytophthora infestans) che determinò la perdita di buona parte dei raccolti. Ci furono milioni di morti e molti furono costretti ad emigrare. Dopo anni di buio si riprese a coltivarla. 

Esistono diverse tipologie di patate. Tra le più apprezzate ci sono: patate a pasta gialla, a pasta bianca, novelle, a buccia rossa. Ognuna di esse si presta per una destinazione d'uso diversa.
E' una pianta a ciclo annuale provvista di radici fascicolate piuttosto superficiali da cui nascono gli stoloni che, ingrossando all'apice, danno luogo ad un tubero. Il tubero esternamente presenta una buccia o periderma, composto da strati di cellule suberose che proteggono la parte più interna dall’eccessiva perdita d'acqua e dalla penetrazione di funghi e batteri.

All'interno sono presenti la corteccia, il midollo ed il parenchima. Quest'ultimo costituisce la maggior parte del tubero, ed è ricco di amido. In mezzo a questa massa di tessuti, diversi ma non più facilmente distinguibili, si notano fasci fibrovascolari diretti verso gli 'occhi'. Sotto l'influenza della luce, i tessuti esterni del parenchima corticale producono clorofilla e inverdiscono.

Nel tubero si distingue un ombelico (punto di attacco dello stolone) e una testa, opposta all'ombelico, che raccoglie la maggior parte delle gemme. Molte di loro sviluppano un fusto, una volta che il tubero viene interrato.

La parte area della pianta è in genere costituita da due o più fusti, angolosi, fistolosi, ingrossati ai nodi, di varia lunghezza e colore, con portamento eretto o più o meno decombente. Le foglie sono composte da 5, 7, 9 foglioline di varia dimensione e colore, più o meno bollose e a lamina più o meno aperta.

L'infiorescenza è a corimbo. Il fiore è campanulato, bianco ed ermafrodita. A maturazione forma dei frutti carnosi più o meno tondeggianti di colore verde-violaceo.
E' specie che si adatta molto bene alle zone climatiche temperato-fredde. In queste condizioni la patata ha ciclo primaverile-estivo. Solo nell'Italia meridionale la patata si pianta in autunno per raccoglierne la produzione, primaticcia, in primavera.

Il terreno ideale è a tessitura franco-sabbiosa, con buona dotazione di sostanza organica. Per evitare rischi di asfissie bisogna garantire un buon drenaggio, per una profondità di almeno 60-70 centimetri. Bisogna inoltre evitare i terreni acidi e con alta salinità, optando per un pH compreso tra 6 e 6.5.

L’alternanza di periodi piovosi e siccitosi può provocare malformazioni o mancato sviluppo del tubero. La pratica dell’irrigazione diventa quindi fondamentale, in modo tale da scongiurare il rischio di produzioni di bassissimo valore commerciale.

Bisogna stare però molto attenti alle temperature: i tuberi infatti congelano a -2°C e sono sensibili ai ritorni di freddo primaverili. Qualche problema anche per le alte temperature, prossime o superiori a 30°C.
Per non avere problemi dovuti alle principali patologie (nematodi e funghi) si deve evitare la successione della coltura (o di unaltra Solanacea) o un ritorno troppo frequente nello stesso terreno. Indicativamente si può dire di attendere almeno due anni prima di ricoltivarla.

La patata è inoltre una coltura da rinnovo. Per questo motivo viene inserita nelle rotazioni con colture cerealicole e leguminose da prato.

 
Il terreno destinato alla patata va lavorato in profondità in estate (40-50 cm), effettuando così anche l'interramento della sostanza organica. All'aratura si fa seguire un'adeguata erpicatura allo scopo di perfezionare il letto di semina. Con gli ultimi interventi preparatori, la superficie del terreno può essere perfettamente livellata o assolcata.

Nei terreni soggetti ad incrostamento, in relazione all'andamento climatico, è utile una sarchiatura non appena le file siano ben visibili sul terreno. L'operazione è efficace anche come completamento alla lotta chimica contro le infestanti. 

Interessante è anche la rincalzatura, che consiste nel riportare la terra dell’interfila lungo la fila con piante di patata già sviluppate. In questo modo si migliora l'emissione di rizomi e di radici e anche il loro successivo sviluppo. Senza dimenticare la positività nei confronti dei tuberi.
Per prima cosa c'è l'azoto, che rappresenta l'elemento più importante. Determina l'ampiezza dell’apparato fogliare e la sua efficienza fotosintetica, fattori sui quali si basa l'accumulo di amido nei tuberi. La somministrazione deve essere frazionata, in parte prima dell'interramento del 'seme', in parte alla semina e in parte in copertura. La forma di azoto che meglio si adatta è quella ammoniacale.

La patata è molto esigente verso fosforo e potassio, in quanto la loro carenza può creare disfunzioni biologiche e produttive. Attenzione però anche agli eccessi. Le più comuni concimazione di fosforo e potassio sono le seguenti:
- fosforo (P2O5) 70-100 kg ha come perfosfato 18-20 o perfosfato triplo;
- potassio (K2O) 200-300 kg ha meglio come solfato potassico.
I concimi fosfo-potassici devono essere interrati se non con l'aratura, almeno con uno dei lavori complementari invernali.

La patata è una coltura capace di trarre i massimi benefici dalla concimazione con letame, somministrato prima dell'inverno.
La patata ha esigenze idriche abbastanza elevate. Il suo apparato radicale è infatti poco profondo ed ha una debole capacità di penetrazione nel terreno. Per questi motivi la rendono sensibile allo stress idrico. In Italia l'irrigazione è quindi indispensabile negli ambienti centro-meridionali, mentre utile (anche se non indispensabile) nelle regioni settentrionali o nelle regioni di altitudine dove il deficit idrico è meno marcato.

Il periodo critico per l'acqua va da 20 giorni prima a 20 giorni dopo l'inizio della fioritura, quando la patata sviluppa la fase più delicata del suo ciclo che è quella dell'ingrossamento dei tuberi. In questo periodo non dovrebbero mancare mai condizioni di buona umidità nel terreno. Oggi prende sempre più piede l'uso dell'irrigazione a goccia o della fertirrigazione in sostituzione di quella ad infiltrazione da solchi ed aspersione.
L'epoca di raccolta varia a seconda della tipologia di destinazione d'uso che si vuole. Per le patate novelle la raccolta è anticipata ad uno stadio in cui il periderma non è ancora suberificato e si distacca facilmente. Per le patate destinate al consumo fresco o all'industria la maturazione dei tuberi deve essere completa e quindi più avanzata.

In una coltivazione estensiva la raccolta è meccanizzata, utilizzando macchine escavatrici semoventi o trainate/portate, le quali lasciano in file sul campo i tuberi che vengono successivamente prelevati da raccoglitrici. Oggi esistono macchine che contemporaneamente fanno entrambe le fasi. Molto importante è lo stato del terreno, che non deve essere umido. Questo per facilitare le operazione e per avere i tuberi asciutti e puliti.

Le rese unitarie possono variare notevolmente in relazione all'ambiente e alle condizioni di coltura. Nelle situazioni migliori possono salire a 400 ql/ha e oltre; ma anche una resa di 250 q/ha può considerarsi soddisfacente.

Un aspetto importante è anche la fase di conservazione. Le patate raccolte vengono immesse immediatamente sul mercato per consumo fresco solo nel caso delle produzione fuori stagione (primaticce, bisestili) o precoce. Il grosso della produzione di stagione viene immesso sul mercato, sia per consumo fresco che per l'industria, gradatamente per un periodo di tempo che può estendersi fino a 8-10 mesi. La conservazione assume quindi un ruolo molto importante.
Si caratterizza di una notevole quantità di amido, basso potere calorico ed elevata capacità energetica. E' ricca di fosforo e potassio ed è molto digeribile. Inoltre favorisce le funzioni intestinali. Ha una quantità di vitamina C simile a quella contenuta nei pomodori, inoltre contiene pochissimo sodio.
 
 
Valori nutrizionali per 100 gr di prodotto
Valore energetico 435 KJ
Calorie 104 Kcal
Proteine 1,66 gr
Carboidrati 19,36 gr
Zuccheri 0,82 gr
Grassi 2,4 gr
Colesterolo 0 mg
Fibra 1,7 gr
Sodio 254 mgr
Potassio 317 mgr

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Elateridi

Quest'anno ho avuto un forte attacco di ferretti sulle patate (il trattamento fatto con Mokap localizzato alla semina, non ha sortito alcun effetto), il prossimo anno dovrei seminare sullo stesso terreno le carote ma ho il timore che si possa ripresentare lo stesso problema. Qualcuno ha avuto esperienze simili e può darmi qualche consiglio in merito?

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