Piccoli frutti, cresce l'interesse in Italia

Il vivaista Gilberto Molari: 'Utili per differenziare la propria produzione e con elevati margini di guadagno'

Piccoli frutti, cresce l'interesse in Italia - Plantgest news sulle varietà di piante

Frutti di lampone in coltivazione presso Boves (Cuneo)

Fonte immagine: Agronotizie

Cresce l’interesse verso i piccoli frutti tra agricoltori ed operatori del settore. I motivi sono da ricercarsi nell’elevata reddittività, nella crescente differenziazione varietale e nelle proprietà nutraceutiche, riconosciute da ricerche scientifiche.

Sebbene il consumo pro capite resti limitato (dal 3 al 5%), soprattutto se paragonato alle principali specie frutticole, bisogna però riconoscere che malgrado il costo non indifferente del prodotto, l'apprezzamento da parte dei consumatori è in continua crescita, anche se legato solo a particolari circostanze che al consumo quotidiano.

Dal punto di vista vivaistico comunque l'Italia sembra aver intrapreso un percorso di crescita, sia in termini di superficie investita (circa 600 Ha) , sia di quantitativi prodotti.

"La nostra azienda - spiega Gilberto Molari dei Vivai Molari e Gatti - produce 1.700.000 piantine di fragole (il 70% sono rifiorenti) e circa 1.200.000 di piantine di piccoli frutti (700 mila di lampone, 300 mila di rovo, 150 mila di ribes e uva spina e 50 mila di mirtillo)". 

"Negli utlimi anni - continua Molari - siamo cresciuti molto, grazie anche al crescente interesse dei mercato e al cambio di destinazione colturale che diverse aree produttive hanno intrapreso. I piccoli frutti possono essere molto validi per differenziare la propria produzione; presentano inoltre elevati margini di guadagno e prezzi di conferimento e vendita interessanti".

Vivai Molari e Gatti ha due siti produttivi in Italia: il Centro aziendale e centro serre a Cesena, e il sito produttivo nei pressi di Ravenna, lungo la costa adriatica per sfruttare i terreni sabbiosi della pianura padana (particolarmente adatti a produzioni vivaistiche di alta qualità).
 Le maggiori aree di commercializzazione sono il Trentino, l'Alto Veneto, l'Alta Lombardia, il Piemonte, l'Appennino Romagnolo, l'Appennino compreso tra Calabria e Basilicata e le zone montane della Sicilia. Ma Vivai Molari e Gatti esporta il proprio prodotto anche all'estero: i principali Paesi di destinazione sono Germania e Francia.

"E’ però importante ricordare che le cultivar dei piccoli frutti sono molto esigenti sia in termini produttivi che di commercializzazione - conclude Gilberto Molari - e che necessitano di molte ore di lavoro e di trattamenti adeguati”.

 

 

Il panorama varietale su cui punta il Vivaio Molari e Gatti è molto ampio: particolarmente interessanti sono Tulameen, Himbo Top, Autumn Trasure e Cascade Delight (lamponi), Loch Ness (Rovo), Duke (mirtillo) e Rovada (ribes).

Autore: Lorenzo Cricca

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