Ribes rosso Ribes rubrum

Ribes rosso - Plantgest.com
Descrizione della pianta
Il Ribes comprende più di 300 specie. Le varietà coltivate appartengono al Ribes vulgare, al Ribes rubrum e al Ribes petraeum. L’origine del termine, secondo alcuni autori, deriva dall’arabo e significa 'acido' per il suo sapore acidulo e rinfrescante. Per altri si tratta della latinizzazione della forma germanica 'Mübsee', diminutivo dell’antico 'Meba' che significa enigma. Il ribes a grappolo, conosciuto dai greci e dai latini, è citato per la prima volta in Europa in documenti del XV secolo. I frutti del ribes hanno importanti proprietà salutistiche: sono ricchi di acido citrico, vitamina C, acido malico, flavonoidi, antociani, acidi polinsaturi e oligolementi. Grazie alla loro composizione hanno un’azione astringente, rinfrescante e protettiva nei confronti della retina, dei vasi e dei capillari. Hanno, inoltre, proprietà diuretiche e depurative.

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E' classificato nella famiglia delle Saxifragaceae. Una recente revisione tassonomica lo include nella famiglia delle Grossulariaceae. Le varietà di Ribes nero derivano da Rubus nigrum, quelle del Ribes rosso da Rubus rubrum e quelle di Ribes bianco da Rubus vulgare.

E' pianta cespugliosa che può arrivare a 3 metri d'altezza. Le foglie sono pentalobate (a volte trilobate) con margine seghettato. Il colore, le dimensioni e lo spessore del lembo dipendono dalla varietà. L'apparato radicale è superficiale: la maggioranza delle radici si sviluppa nello strato di terreno compreso tra i 20-30 cm di profondità. 

?I fiori sono ermafroditi, pentameri, piccoli e poco appariscenti, di forma e colore variabile. Sono raccolti in infiorescenze a grappolo che ne contengono un numero diverso a seconda della specie. Il frutto è una pomologicamente una bacca ma botanicamente è un falso frutto perchè deriva dallo sviluppo sia dell'ovario che del ricettacolo. L'epidermide è glabra e può essere opaca (ribes nero) o trasparente (ribes rosso e bianco). I frutti sono raccolti in grappoli di diversa lunghezza a seconda della specie. 
La resistenza al freddo delle piante di ribes nero è simile a quella del pero e del susino mentre per ribes rosso e bianco è superiore, paragonabile a melo e ciliegio acido. Anche i fiori di ribes rosso sono più resistenti alle base temperature rispetto alle infiorescenze del ribes nero. Tuttavia esistono differenze a livello varietale. La resistenza al freddo varia anche in funzione della fase fenologica. 
Hanno bisogno di un terreno soffice e ricco di materia organica, non eccessivamente acido (ph 6,0-6,5) e senza ristagni idrici. Nei terreni poveri si avrà una resa minore, ma con qualità organolettiche molto superiori.
L'analisi del terreno dovrebbe precedere sempre la creazione di un impianto. Questo per avere una buona fertilità e una buona base di sostanza organica. Nel caso quest'ultima sia carente è necessario apportarne. Per farlo si può coltivare prima dell'impianto una coltura sarchiata o da sovescio oppure interrando letame nella quantità di 40-50 t/ha.
Importante è il controllo delle infestante nella fase preparatoria, soprattutto contro le perennanti quali convolvolo, rafano, cardo e varie graminacee. 

La messa a dimora delle piante nell'impianto deve essere fatta in autunno o in primavera, a seconda del tipo di coltivazione che viene scelta. Le piante migliori da usare sono quelle di due anni, con germogli lunghi almeno 50 cm, per avere una precoce entrata in produzione.

A livello generale il sistema d'allevamento più utilizzato è quello a cespuglio con misure di 2,5-3 metri x 1,2-2 metri (circa 2700 piante ad ettaro). Nel caso si usino macchine per la raccolta le dimensioni cambiano: 3,8-4,2 metri tra le file e 0,4-0,6 metri lungo la fila (circa 5.000 piante ad ettaro). Esistono anche impianti ad alta densità con sesti di 0,5 x 0,5 metri con 35.000-40.000 piante ad ettaro con raccolte biennali.
Nel ribes rosso e bianco si può optare anche per la controspalliera, per avere una migliore penetrazione della luce e circolazione dell'aria, con sesti di 2,5 x 0,5-1,0 metri. Il sistema ad alberello viene usato prevalentemente per impianti famigliari ed ornamentali.
Il ribes tende a fruttificare con più vigore sui rami giovani. Per questo motivo si consiglia, nella fase di riposo vegetativo, di tagliare i rami più vecchi cercando nel contempo di alleggerire il cespuglio.

Nel corso dell’estate si procederà alla potatura estiva che consiste nell’eliminazione dei polloni cresciuti in primavera avendo l’accortezza di lasciare quelli che andranno a sostituire i rami più vecchi in inverno.

Tutte le specie sono molto resistenti sia alle malattie fungine sia ai parassiti, possono comunque, in particolari condizioni climatiche, essere colpiti da attacchi di mal bianco o di afidi.
Il fabbisogno idrico dipende dalla specie: il ribes nero vuole più acqua rispetto al rosso e al bianco. Sono mediamente necessari 500-800 mm d'acqua, distribuite prevalentemente nel periodo vegetativo (da aprile a settembre). E' importante apportare acqua nel periodo post-fioritura, durante il massimo accrescimento del frutto, nel periodo di maturazione frutti e nel post-raccolta. Ci vogliono almeno 10-15 mm alla settimana per avere una produzione adeguata. Se si vuole aumentare la produzione è necessario però raddoppiare questi valori. I dati sono comunque in funzione del terreno e del clima. I sistemi d'irrigazione usati sono quelli a pioggia e quelli localizzati. 
 
Per il ribes nero, a seconda del sistema di conduzione adottato, la produzione inizia nel secondo-terzo anno d'impianto. In piena produzione un cespuglio di ribes produce circa 4 kg di frutti. In un impianto specializzato quindi si oscilla tra 8-10 t/ha, in funzione dell'investimento adottato. L'epoca di raccolta va da fine giugno-inizio luglio per le varietà più precoci e prosegue fino a fine luglio per le tardive. La raccolta inizia quando il 95% del prodotto a raggiunto il colore tipico della specie ed un grado rifrattomenbtrico di 13-14° Brix. Nelle piccole piantagioni e nei giardini la raccolta è manuale e nelle piantagioni di elevate dimensioni la raccolta è meccanica. Il prodotto è principalmente dedicato alla trasformazione.

Per il ribes rosso e bianco si entra in produzione a 4-5 anni ed è più produttivo del ribes nero. Si può ottenere circa 6 kg di frutti per pianta che corrisponde ad una produzione di 10-14 t/ha, prendendo come riferimento i sistemi di 2,5 x 1,0 metro. La maturazione di questi tipi di frutti è più contemporanea rispetto al ribes nero. La raccolta è prevalentemente manuale e la destinazione d'uso principale è quella del consumo fresco. Nel caso di frutti destinati alla trasformazione si può effettuare un trattamento con prodotti chimici che ne facilitano il distacco per agevolare il lavoro delle macchine squotitrici. 
Come tutti i frutti di bosco, anche i ribes hanno notevoli proprietà salutistiche: sono ricchi di acido citrico, acido malico, vitamina C, oligoelementi, acidi polinsaturi, flavonoidi e antociani. Si rivelano utili per la loro azione astringente, vasoprotettore-capillarotropo, protettore della retina e rinfrescante. E' impiegato per la sua potente proprietà antinfiammatoria naturale e antistaminica che agisce sia al livello cutaneo, che a quello delle vie respiratorie.

Le gemme sono ricche di olio essenziale, flavonoidi e glicosidi. Agiscono come stimolanti delle ghiandole surrenali nella produzione di cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l'organismo a reagire alle infiammazioni.

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