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Concimazione di fondo, le fondamenta della produzione

Come si esegue una corretta concimazione pre-impianto, per alcune tra le principali colture estensive? Plantgest lo ha chiesto ad alcuni tecnici

Concimazione di fondo, le fondamenta della produzione - Plantgest news sulle varietà di piante

È fondamentale infatti un utilizzo razionale delle unità fertilizzanti e qui la tecnologia ci può aiutare

Fonte immagine: ©Photoslash - IStockPhoto

La concimazione di fondo o pre-impianto ha come scopo principale quello di aumentare la fertilità biologica e la concentrazione degli elementi minerali nel suolo. In questo modo è possibile creare quella base agronomica necessaria al corretto svolgimento della produzione delle piante. Non farla è un errore: è un pò come costruire una casa risparmiando sui materiali e sulle fondamenta. C'è naturalmente modo e modo per farla, e l'innovazione tecnologica ed agronomica possono aiutarci nel renderla più sostenibile e performante.

Nel nostro caso specifico ci soffermeremo sulla concimazione di fondo di alcune colture estensive, tipiche dell'areale agricolo dell'Emilia-Romagna: frumento, mais, sorgo, barbabietola e soia. Cercheremo di darvi alcuni spunti senza andare nel dettaglio specifico della singola coltura. E' però necessario ricordare che per definire le quantità e le attività specifiche è necessario eseguire un'analisi del terreno, valutare gli asporti ed i fabbisogni colturali.

Questa fertilizzazione prevede prevalentemente la distribuzione di concimi a lento rilascio, ossia di quei prodotti che vengono trattenuti dal terreno e rilasciati in maniera graduale nel corso del ciclo vitale della pianta. Quelli che vengono normalmente usati sono i fosfatici, i potassici e gli organici.

 
Fase di distribuzione fertilizzante a pieno campo con spandiconcime portato
Oggi si è passati da una concimazione di fondo a pieno campo ad una localizzata
(Fonte foto: ©Fotokostic - IStockPhoto) 
 

Alcune indicazioni dal Consorzio agrario di Ravenna

Per partire abbiamo chiesto a Fabio Pelliconi, responsabile tecnico del Consorzio agrario di Ravenna, di darci alcune indicazioni. "Fino a qualche anno fa, per queste colture, era normale concimare con fosforo e potassio a pieno campo. Oggi però questo approccio è superato. Guardiamo il fosforo, macroelemento indispensabile per la regolare crescita delle piante. Spesso nei nostri terreni, con elevato calcare attivo e pH, questo elemento tende ad essere soggetto a immobilizzazione o retrogradazione. La pianta ha così difficoltà ad assorbirlo. Bastano pochi centimetri per avere effetti notevolmente ridotti.
Qui la concimazione localizzatata con microgranuli può aiutare per sfruttare appieno l'effetto starter del fosforo. Il concime infatti viene fatto cadere nello stesso solco dove viene depositato il seme, creando un vero e proprio contatto tra le due parti. Se prima venivano date 70-80 unità per ettaro oggi siamo arrivati a 15-20 unità per ettaro. In alcuni casi in sostituzione dei microgranuli può essere usato in forma liquida. 
Guardiamo il potassio. Anch’esso è poco mobile nel terreno. Quindi si presta bene per una concimazione localizzata. Migliora la qualità delle produzioni finali. Tra i concimi utilizzabili c'è il solfato di potassio con quantità variabili in funzione delle analisi e delle esigenze della coltura. In queste colture estensive il potassio tende ad essere meno utilizzato, per cui può essere verosimile distribuirlo ogni due-tre anni. I concimi organici vanno interrati nel terreno in autunno durante l'aratura o durante le lavorazioni di preparazione del letto di semina. A contatto con l'aria tende ad ossidarsi e a ridurre le sue proprietà". 


 
Piantina di soia in fase di germogliazione dopo una buona concimazione
Non fare la concimazione di fondo significa arrendersi in partenza
(Fonte foto: ©EuroChem Agro)
 

Cosa ne pensa EuroChem Agro?

Abbiamo voluto chiedere l'opinione anche di un'azienda leader nel settore dei fertilizzanti. "La leva principale - spiega Pietro Costanza, product manager di EuroChem Agro - su cui deve fare riferimento l’agricoltore per aumentare il proprio reddito è certamente l’incremento della quantità e qualità dei raccolti. La concimazione di fondo assume un ruolo fondamentale perché serve a definire, fin da subito, una pianta capace di sostenere e supportare un maggior carico produttivo e qualitativo. La nostra strategia di concimazione per le colture estensive cerealicole mira a rendere disponibile alla pianta nel tempo gli elementi minerali necessari per l’incremento del reddito dell’agricoltore. Tra i nostri prodotti ricordiamo Nitrophoska®, Entec® ed Utec®. Il fosforo è altamente assimilabile, per formare un buon apparato radicale e per dare energia utile, in particolar modo nelle prime fasi di sviluppo delle piante. L'azoto, somministrato già in presemina, rimane disponibile per la pianta fino ad essere utilizzata già dalle prime fasi di sviluppo. Il Potassio è totalmente solubile per quegli ambienti dove è necessario apportarne una certa quantità per reintegrare. 
Oggi le maggiori problematiche sulla fertilizzazione di fondo sono legate al costo dell’investimento. Non fare la concimazione di fondo però significa arrendersi in partenza, in questi casi non ci si può stupire se i raccolti non porteranno reddito. La vera discriminante è 'distribuire' e non 'buttare'. È fondamentale infatti un utilizzo razionale delle unità fertilizzanti e qui la tecnologia ci può aiutare. Ad esempio i nostri Nitrophoska®, ottenuti attraverso la nitrofosfatazione Odda, presentano un processo unico al mondo che permette di ottenere una serie di reazioni chimico-fisiche per formare una soluzione solubile di elementi nutritivi facilmente assimilabile dalle piante. Gli Entec® e gli Utec®, ci consentono invece di somministrare azoto rendendolo disponibile già nelle prime fasi di sviluppo senza causare danni alle piante o al suolo ed evitando che lo si perda nell’ambiente"


 
Lombrico che si muove nel terreno
La concimazione di fondo deve migliorare la fertilità del terreno a 360°
(Fonte foto: ©SanduStefan - Pixabay)
 

Italpollina, concimare per migliorare la fertilità globale

"Il nostro obiettivo principale nella concimazione di fondo - spiega Cristian Argenta, responsabile marketing di Italpollna Spa -, per colture estensive, è quello di migliorare la fertilità globale del terreno, e cioè l'insieme delle proprietà chimico-fisiche e microbiologiche del suolo. I nostri prodotti quindi non apportano solamente elementi minerali e sostanza organica ma anche batteri utili e organismi microbiologici. In questo modo garantiamo contemporaneamente un effetto 'starter' sulle piantine, soddisfiamo le esigenze nutrizionali durante la prima fase di sviluppo della pianta e mantengono il terreno vitale che garantisce un certo stato sanitario.
La filosofia di ricerca di Italpollina si basa sul modello della 'eco-efficienza', per assicurare un’ottimizzazione della produzione agricola, diminuendo il proprio impatto ambientale e impegnandosi per uno sviluppo sostenibile del pianeta. Il tutto con la giusta sostenibilità economica. Pensare di togliere la concimazione di fondo per avere un risparmio economico è sbagliato: così si preclude la produzione dell'anno e quella degli anni succesivi.

Ecco alcune delle nostre novità: la Linea Coveron e Team Concia Naturale. Il primo è un inoculo micorrizico contenente Glomus intraradices, Glomus mosseae, Trichoderma atroviride e batteri della rizosfera, formulato per la concia industriale liquida dei semi di cereali autunno-vernini. Il secondo è un inoculo micorrizico contenente Glomus intraradices, Glomus mosseae, Trichoderma atroviride e batteri della rizosfera, formulato per l’applicazione a secco direttamente sui semi nella tramoggia".

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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