Salvi Vivai, il ciliegio cambia pelle

Il 7 giugno 2018 il vivaio ferrarese ha aperto le porte della propria azienda sperimentale, per mostrare il ciliegio senza scale ad alta densità: sostenibilità e qualità le parole chiave

Salvi Vivai, il ciliegio cambia pelle - Plantgest news sulle varietà di piante

Gli astoni sono ben lignificati e con internodi corti, per avere taglia ridotta, entrata in produzione anticipata, grande ricchezza di germogli e rami laterali

Fonte immagine: Vivai Salvi

Il ciliegio oggi è orientato ad una coltivazione sempre più sostenibile e di qualità. Per questo motivo il ceraseto moderno sta cambiando pelle, specializzandosi sempre di più ed assecondando il nuovo concetto d'imprenditore agricolo. Intercettando questa richiesta i Salvi Vivai hanno focalizzato la propria attenzione su frutteti intensivi chiamati senza scale.

Per mostrare il frutto del proprio lavoro di ricerca e sperimentazione i Salvi Vivai hanno aperto al pubblico italiano ed internazionale il proprio campo prova di Runco di Portomaggiore (Fe). L'evento arrivato alla seconda edizione si è tenuto nella giornata di giovedì 7 giugno 2018. "Si tratta di un impianto nel quale - spiega Silvia Salvi, socio amministratore di Salvi Vivai -, in collaborazione con l’Università di Bologna, da cinque anni studiamo e sviluppiamo un nuovo modo di coltivare le ciliegie. Questo sodalizio ci ha permesso di ottenere risultati importantissimi e d'elevato valore sia accademico che commerciale. Tante sono le persone intervenute a questo evento, a dimostrazione dell’alto interesse del comparto rispetto a questa sperimentazione che guarda all’innovazione varietale ed agronomica".

Il ciliegio senza scale è un impianto ad alta densità che permette di avere circa 6.600 piante per ettaro. Mentre con gli impianti tradizionali la densità è di circa mille piante per ettaro. "Il progetto ceraseto senza scale - spiega Michele Giori, tecnico di Salvi Vivai - ha come elemento chiave l'uso di astoni ben lignificati e con internodi corti. Queste qualità permettono di ottenere una taglia ridotta, un'entrata in produzione anticipata (già al secondo anno raccogliamo 0,4-0,7 kg per pianta) e una grande ricchezza di germogli e rami laterali utili alla produzione di frutti". Le piante sono innestate su portinnesti nanizzanti (in primis Gisela 5) che evitano l’eccessivo sviluppo in altezza e che facilitano, dunque, anche le operazioni di raccolta. "La ridotta dimensione, tra l’altro - conclude Giori -, permette l’utilizzo di reti di copertura monofila e polifunzionali. Sono in polietilene e con maglia stretta 'keep in touch'. Le diverse azioni di controllo vanno dalla difesa agli insetti (Drosophila e cimici in primis) alla protezione da grandine, pioggia e vento; dalla riduzione dell’irraggiamento diretto (-13%) alla migliore efficacia dei trattamenti chimici".

 


Guarda le video interviste a Silvia Salvi e Michele Giori di Salvi Vivai e Antonio Nanni di Valagro 
(Fonte video: © AgroNotizie - Canale YouTube)
 

La qualità su tutto

L'impianto già al 4° anno raggiunge la piena produzione che è di circa 15 tonnellate per ettaro. La vita produttiva media è di almeno 12 anni e con, mediamente, il 90% dei frutti di calibro maggiore ai 28 mm. Proprio quest'ultima caratteristica è quella che permette di raggiungere i migliori prezzi di vendita. Le varietà usate sono: Rita* (-8), Sweet Aryana® PA1UNIBO* (+3 gg da Burlat), Sweet Lorenz® PA2UNIBO* (+6), Vera* (+8), Sweet Gabriel® PA3UNIBO* (+10), Carmen* (+10), Grace Star* (+12), Sweet Valina® PA4UNIBO(+20), Sweet Saretta® PA5UNIBO* (+23) e Sweet Stephany® PA7UNIBO* (+27) e Alex® Axel* (+34).

Tra tutte spiccano le varietà della serie Sweet. I punti di forza di queste varietà sono: ottimo sapore dolce (18 gradi Brix), uniformità del sapore all'interno del gruppo, ottimo colore rosso cupo e brillante (4-6 CTIFL code), elevata durezza della polpa (0,40 kg/cm²), calibro minimo di 28 mm. Inoltre le varietà coprono un calendario di maturazione di circa cinque settimane, garantendo un prodotto uniforme durante tutto il periodo. Tutte queste caratteristiche hanno permesso negli ultimi due anni di far ottenere prezzi di liquidazione superiori ai 3-4 euro al kg. 

 
Ciliegio alta densità e senza scala con reti copertura monofila

L'innovativo ceraseto senza scale ad alta densità, con di reti protezione monofila e polifunzionali 
(Fonte foto: © AgroNotizie)
 

Anche la nutrizione è importante

L'uso corretto di nutrienti e di biostimolanti è strategico nei nuovi ceraseti. Valagro è leader mondiale in questo settore e per il ciliegio propone una specifica linea nutrizionale. "Il valore aggiunto delle nostre soluzioni - spiega Antonio Nanni, tecnico e commerciale di Valagro - nasce dall'approccio scientifico innovativo della la tecnologia GeaPower, che ci permette di garantire agli agricoltori di tutto il mondo raccolti più abbondanti e di migliore qualità. Usando tra l'altro minori risorse ambientali e mezzi tecnici. Per noi è importante fornire soluzioni uniche e sempre più specifiche, per rispondere in maniera realmente efficace alle diverse esigenze dei nostri clienti.
Ecco alcune indicazioni che proponiamo e consigliamo. Applicazione fogliare durante la fioritura e la scamiciatura dei fiori di MC Cream (2 litri/ettaro) in sinergia con Benefit PZ (4 litri/ettaro). Questo trattamento agisce positivamente sulla produttività futura e sulla pezzatura dei frutti. Successivamente si può fare una ribattitura, durante il ciclo colturale, di Magafol, per migliorare l'attività delle piante e le loro rese da stress ambientali. Infine consigliamo l'uso di Brexil CA come anticraking e di Activ Erger + Viva come attivatori minerali e per favorire l'assorbimento dei macro elementi".

Autore: Lorenzo Cricca

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