SCHEDE DI SICUREZZA DEGLI AGROFARMACI: ESORDIO SOFT DAL 30 LUGLIO

Preparati pericolosi

Non slitta di alcuni mesi solo l'applicazione della normativa sui preparati pericolosi, analogo destino riguarda gli altri adempimenti previsti dal decreto quali l'introduzione ufficiale delle schede di sicurezza e la banca dati dei preparati pericolosi. Ma alcune aziende hanno già ottenuto dal ministero della Salute l'autorizzazione a classificare ed etichettare alcuni prodotti secondo la nuova disposizione

Lo slittamento di 7-8 mesi annunciato dal ministero della Salute (vedere articolo precedente) nell’applicazione agli agrofarmaci della nuova normativa sui preparati pericolosi (DL 14 marzo 2003, n° 65) comporterà un analogo rinvio degli altri adempimenti previsti dal decreto, quali l’introduzione ufficiale delle schede di sicurezza, che interessa tutta la filiera, e della banca dati preparati pericolosi, che costituirà, una volta completata, un supporto indispensabile per l’attività dei Centri Antiveleni.
Secondo l’interpretazione fornita da Agrofarma in una nota agli associati, solo quando il ministero della Salute avrà autorizzato con apposito decreto la nuova classificazione dei prodotti ci saranno tutti i presupposti per una piena applicazione della norma.
La valutazione della classificazione di un preparato è infatti un’informazione fondamentale senza la quale la nuova normativa non può essere correttamente applicata: essa è il principale criterio utilizzato per definire se un dato formulato ricade o meno nell’ambito di applicazione della norma e sia quindi soggetto o meno ad adempimenti quali appunto la consegna della scheda di sicurezza agli utilizzatori.
Il rinvio non sarà generalizzato: sono infatti molte le aziende che su propria iniziativa hanno ottenuto dal ministero della Salute l’autorizzazione a classificare ed etichettare alcuni prodotti già secondo la nuova normativa.
Per questa frequente casistica la norma ha tutti i presupposti per una piena attuazione: i prodotti sono stati infatti valutati e autorizzati dal Ministero e quindi per questi dopo il 30 luglio sarà in vigore l’obbligo di consegna della scheda di sicurezza agli utilizzatori.
Questa situazione di apparente disomogeneità è, secondo la nostra opinione, un’ottima occasione per mettere a punto le procedure del sistema e individuarne i punti critici per arrivare ben preparati al momento in cui gli adempimenti saranno generalizzati.
Le aziende che hanno operato in questo senso hanno “cavalcato la tigre” trasformando una minaccia in un’opportunità selezionando quei formulati le cui caratteristiche sono favorite dal nuovo sistema di calcolo, quasi trasformando un adempimento di legge (la consegna della scheda di sicurezza) in uno strumento di comunicazione. Sempre per questo tipo di prodotti sarà possibile aggiornare la banca dati dei preparati pericolosi che verrà utilizzata dai Centri Antiveleni e da altri enti come efficace strumento di consultazione per la risoluzione delle casistiche di avvelenamento accidentale e soprattutto per l’indispensabile opera di prevenzione cui sono preposti.

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