Piccoli frutti e drupacee, le novità: tutto in una mostra pomologica
Battistini Vivai di Cesena ha presentato nuove varietà e selezioni di ciliegio, albicocco, susino, mirtillo e lampone. Focus su autofertilità, shelf life e adattamento per una frutticoltura ad alta efficienza produttiva
Mirtilli e lamponi in esposizione durante la mostra pomologica al vivaio produttivo di Battistini Vivai
Fonte immagine: AgroNotizie®
Piccoli frutti e drupacee a maturazione intermedia: queste sono le fruttifere che Battistini Vivai di Cesena ha presentato in una mostra pomologica presso il vivaio produttivo a Casemurate (Ra), venerdì 12 giugno 2025. L'evento, aperto al pubblico, ha visto la partecipazione di molti produttori e tecnici del settore.
"Siamo sempre alla ricerca di novità. Abbiamo deciso di accorpare il mondo dei piccoli frutti, che secondo noi è una tendenza in forte crescita, con le piante arboree da frutto in un'unica giornata" dice Giulia Battistini, direttore commerciale di Battistini Vivai.
Si sono presentate infatti le varietà e le selezioni più innovative di mirtillo, lampone, albicocco, ciliegio e susino; assieme alle varietà commerciali più classiche e conosciute sul mercato.
Ciliegio, novità a genetica francese
Per la ciliegia meritano attenzione le nuove selezioni a genetica francese: SMS 33, SMS1 e 12/01.
SMS 33: la pianta è vigorosa e mediamente produttiva. Matura prima della varietà Frisco. I frutti hanno una buona dimensione con una pezzatura di 30 millimetri, sono croccanti e di colore rosso violaceo.
SMS 1: l'albero, rispetto a SMS 33, è meno vigoroso, ma molto produttivo. È mediamente sensibile al cracking. Il frutto ha un calibro di 26-28 millimetri, perciò più contenuto rispetto alle tradizionali ciliegie a "doppio morso". Colore rosso scuro e sapore buono.
La selezione 12/01 invece è interessante per la sua tolleranza al cracking. Questo albero produce frutti di 30-32 millimetri di pezzatura. Ha un peduncolo molto spesso, un aspetto che le ciliegie tradizionali non hanno.
Ad oggi quindi la grandezza del peduncolo è considerata un carattere target per la sezione varietale: "Il gambo deve essere grosso, perché altrimenti la ciliegia tende a disidratarsi velocemente e il frutto sembra già vecchio" spiega Giulia Battistini.
Questo però comporta alcune sfide, come aggiunge Paolo Laghi, direttore commerciale di Battistini Vivai: "Prediligere varietà che hanno un gambo medio e piuttosto robusto va a discapito di ciliegi come Ferrovia o Areko, che hanno un peduncolo molto lungo. Gli agricoltori che lavorano le ciliegie nei cestini ‘a specchio' in cui si vede solo il frutto si trovano quindi in difficoltà perché il gambo non sanno come posizionarlo".
Invece, per le varietà un focus sulla Brooks e la Pacific Red, entrambe idonee alla coltivazione sotto serra. Brooks è mediamente sensibile al cracking, mentre Pacific Red ha una resistenza media a questa fisiopatia. Entrambe producono frutti di calibro 28-30 millimetri.
Sun Pop ed Epick 16, invece sono entrambe autofertili, e con una lunga tenuta in shelf life e in croccantezza.
Si conclude con Areko che è stata introdotta come impollinatore della Kordia. Questa varietà si sta però rivelando interessante per la sua resistenza al caldo e infatti i cerasicoltori prediligono impiantarla al posto di Kordia. Questo perché Kordia tende a defogliarsi con le alte temperature estive. Il frutto è cuoriforme, di calibro 30-32 millimetri, con un peduncolo piuttosto lungo, ma resistente alle manipolazioni. L'epoca di maturazione è la stessa di Kordia.
"Parliamo sempre di varietà ad alto fabbisogno di freddo. Quindi anche questo aspetto va sempre assolutamente tenuto in considerazione, ovvero quanto freddo abbiamo nella zona di coltivazione?" continua Giulia Battistini.
Presenti alla mostra anche ciliegie famose come la Giant Red, capostipite di molte varietà commerciali, che funge da confronto con le novità.
Il panorama varietale del ciliegio, quindi, è in continua evoluzione, offrendo agli agricoltori l'opportunità di praticare una cerasicoltura professionale e di ottenere drupe di alta qualità, in grado di compensare gli investimenti sostenuti durante la coltivazione.
Albicocco: fra resa, qualità e autofertilità
Anche per chi coltiva l'albicocco ci sono due novità francesi: Smart Cot e Fiesta Cot.
Smart Cot: l'albero è vigoroso, con portamento espanso e una buona produzione. Il frutto non è sensibile al cracking, di forma rotonda per cui si distingue bene da Wonder Cot e di colore arancio-rosso. Buccia leggermente dolce. Non ha mostrato annerimenti interni e ha una pezzatura AA-A. È una varietà che dovrebbe sostituire Wonder Cot.
Fiesta Cot: la pianta ha buon vigore, con un portamento semi espanso e una buona produzione. Stessa epoca di maturazione di Magic Cot. Il frutto ha una buona tenuta in pianta. Rispetto a Smart Cot il frutto è più allungato, colorato e con una buccia leggermente più acida il che lo rende saporito all'assaggio. Pezzatura AA-AAA.
Entrambe sono autofertili. Un carattere indispensabile ricercato non solo per il ciliegio, ma anche per l'albicocco per contrastare le principali problematiche climatiche, come le forti piogge e le gelate tardive.
"Puntiamo su piante che abbiano una stabilità produttiva per non sacrificare più spazio, che ormai manca a tutti, per gli impollinatori. Perciò si predilige un'unica varietà monoblocco" specifica Giulia Battistini.
Un focus anche su:
Choucot: è figlia della stessa genetica di Piano Cot, capostipite di una possibile nuova linea di albicocche oblate. L'albero ha portamento aperto ed è autofertile. Il frutto non ha una gran tenuta in pianta, bicolore con una pezzatura AA al terzo stacco.
Lido: varietà che sta piacendo a chi coltiva nelle zone del Nord, con problemi di ritorni di freddo. L'albero ha una buona vigoria con una elevata produttività. È autofertile come Choucot. La drupa è di forma schiacciata, di colore giallo con sfumature rosse e ottimo sapore. È l'ultima varietà a fiorire nonostante, secondo Battistini, l'epoca di fioritura è medio-precoce.
Cocot: albero di medio vigore con portamento semi espanso. Ha una produttività buona e costante. Autofertile con tolleranza a Sharka. Il frutto ha un sovra-colore del 50% rosso scuro con una buccia spessa, che garantisce una buona resistenza in post raccolta. Anche se non del tutto matura la drupa è molto buona da mangiare, un carattere qualitativo rilevante per i tecnici di Battistini. In Italia è già distribuita da 2-3 anni.
Vanilla Cot: la pianta è molto vigorosa, parzialmente autofertile, con una fioritura elevata. La particolarità principale: la buccia e la polpa sono bianchi. Per questa sua caratteristica, infatti, la tenuta in pianta è molto bassa ed è sensibile alla manipolazione. Ha una pezzatura A-AAA. Un albicocco di nicchia ma degno di nota secondo l'azienda vivaistica.
Presenti alla mostra come confronto anche albicocche "vecchia scuola" quali Wonder Cot, Pricia e Lady Cot.
Susino, si punta sull'autofertilità
Per il susino si ha una nuova selezione denominata SP 22. La pianta produce frutto a polpa gialla e buccia rossa violacea, di 30-35 millimetri di pezzatura con sapore medio. Ha poca vigoria ed è molto produttivo. Al momento è in fase di valutazione per l'autofertilità.
"Abbiamo presentato i primissimi frutti per mostrare che anche per i susini cino giapponesi, che sono piante molto complicate, si sta cercando di andare su materiale autofertile con una coerenza produttiva e con frutti colorati già da subito" spiega Giulia Battistini.
Piccoli frutti: nuove genetiche da Cile, Polonia e... Italia
"Il lavoro su mirtilli e lamponi è nato relativamente da poco. Da qualche anno è aperto il Batberry Field, un campo di valutazione di mirtilli in sperimentazione provenienti da diverse realtà. Mentre, per i lamponi è disponibile un altro campo, nella sede di Martorano, in cui si svolge direttamente l'attività di breeding" così Giulia Battistini introduce i piccoli frutti.
Mirtillo
Per le zone di coltivazione del Nord Europa, quindi ad alto fabbisogno di freddo, le novità presentate sono le seguenti.
Nordica A81: mirtillo di genetica cilena che si trova sotto il nome commerciale "Blueberica". Ha un calibro di 19 millimetri e un grado Brix pari a 11. Una varietà, perciò, che può competere con la classica Duke, che ha invece un calibro di 16 millimetri e un grado Brix di 10,3. Ha anche una prolungata shelf life, con un buon grado di conservazione delle bacche.
"Nella Blueberica Nordica A81 la durezza e il rapporto fra zuccheri e acidi è interessante. E la pianta ha un vigore superiore alla Duke. Tutte caratteristiche molto positive che ci hanno spinto a lanciare questa varietà sul mercato" spiega Romano Roncasaglia, tecnico di gestione del laboratorio di Battistini Vivai.
Athena, Demeter e Zeus, mirtilli di genetica polacca, fanno parte della serie "Olympos Blueberry". Athena e Demeter sono varietà più precoci, mentre Zeus è medio-precoce. Della serie fa parte anche Apollo, la più tardiva che non è stata ancora raccolta e quindi non esposta (fra la fine di giugno e l'inizio di luglio).
Tutte e quattro hanno delle caratteristiche agronomiche e qualitative attraenti per il mercato.
"Stiamo ancora raccogliendo dei dati e iniziamo ora a vedere le caratteristiche e il comportamento delle piante qui nelle nostre condizioni".
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Orus 235-3: selezione di genetica americana. Ha un'epoca di raccolta precoce, con frutti di calibro 16 millimetri e un grado Brix di 12,5. Attualmente Battistini Vivai la sta valutando per le performance agronomiche e qualitative.
Invece, per le zone di coltivazione del Sud Europa, quindi a basso fabbisogno in freddo si sono presentate le selezioni cilene BA 46, BA 45, BA 305, BA 307 e BA 22. Tutte e cinque sono precoci e ancora in fase di valutazione tramite confronti varietali con cultivar più conosciute come Alix Blue, Star e Duke.
"Le selezioni BA 305, BA 307 e BA 46 hanno fornito degli ottimi segnali e si potrebbe pensare ad una futura protezione. Per farlo, però, bisogna acquisire sempre più dati. Si deve essere convinti del valore della genetica, o che possa stare sul mercato, perché la varietà perfetta non esiste" specifica Roncasaglia.
Lamponi
"Sui lamponi è stato fatto un investimento importante dal 2020 con un progetto di breeding. In questo caso quindi stiamo lavorando con l'obiettivo di ottenere nuova genetica da posizionare sul mercato. Questo lavoro è svolto in collaborazione con Bruno Mezzetti, professore dell'Università Politecnica delle Marche" conclude Roncasaglia.
Le selezioni nate da questo programma sono AB21-11-190, AB21-12-27, AB20-04156 e AB20-06-39.
AB21-11-190: produce bacche di un rosso brillante con peso medio di 4,6 grammi. Epoca di raccolta precoce.
AB21-12-27: produce bacche di colore rosso con un peso medio di 4,9 grammi. La pianta ha un elevato vigore e un'alta produzione. Epoca di raccolta precoce.
AB20-04156: produce bacche di colore rosso con un peso medio di 4,7 grammi. La pianta ha un'elevata vigoria. Epoca di raccolta intermedia.
AB20-06-39: produce bacche di colore rosso brillante con un peso medio di 5,3 grammi. Epoca di raccolta precoce.
Tutte e quattro le selezioni sono rifiorenti.
In questo programma di breeding i caratteri agronomici ricercati sono l'epoca di raccolta, prevalentemente precoce, la rifiorenza e la rusticità allo stress idrico. Mentre i caratteri per il post raccolta ricercati sono la qualità visiva, quindi colore e brillantezza, la qualità organolettica e la prolungata shelf life.
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Autore: Chiara Gallo