Il fico d'India o Opuntia ficus indica L. fa parte della famiglia delle Cactaceae. E’ una pianta sempreverde e legnosa. Le radici non sono molto profonde (circa trenta centimetri), ma hanno una buona estensione (anche di molti metri). La pianta è costituita da grandi cladodi succulenti e spinosi, comunemente dette 'pale', lunghi 30-60 cm, larghe 15-30 cm e di forma obovata-ellitica. Le vere foglie, piccole e caduche, si sviluppano sui cladodi, insieme a numerose spine, molto piccole e disposte intorno alle gemme.
I fiori di questa pianta sono molto appariscenti, possiedono sia organi riproduttivi femminili che maschili e possono avere diversi colori a seconda della specie (giallo, arancio, bianco). Si sviluppano nel periodo primaverile-estivo. Il frutto è una bacca uniloculare e carnosa, di colore verde da giovane e rosso-arancio da matura, delle dimensioni di 10-15 cm, all’interno della quale è contenuta la polpa commestibile e numerosi piccoli semi.
Il fusto è composto da delle pale, cioè da fusti o rami modificati che hanno la funzione delle foglie. Hanno forma piatta ed hanno una lunghezza di circa 30-40 centimetri. Le vere foglie sono Il vero apparato fogliare del fico d’India è costituito da foglie di pochi millimetri a forma di cono, alla cui base si trovano delle ascelle modificate; sulla superficie delle pale sono presenti dei peli detti glochidi composti da uncini molto pericolosi e, in alcuni casi, il fico d’India può avere anche delle spine.
di origine messicana
ed è stata introdotta in Europa nel 1500. In Sicilia si è ben acclimatata e diffusa in tutto il territorio regionale ed è utilizzata prevalentemente
per la realizzazione di siepi, ma si è ampiamente sfruttata anche per scopi alimentari. Il frutto è commestibile, dolce, ricco di
polpa e di semi. E’ una pianta che ben sopporta le elevate temperature e l’aridità del terreno, infatti le cactaceae sono costituite da un
tessuto che favorisce l’immagazzinamento dell’acqua, caratteristica che determina l’adattabilità del ficodindia a condizioni di siccità
estrema. I fiori, ermafroditi, di colore giallo-arancio, si sviluppano all’apice dei cladodi. Come le pale e i frutti, anche i petali dei fiori contengono sostanze
attive ricche di proprietà curative, soprattutto flavonoidi. I fiori vengono raccolti, essiccati e venduti, sfusi o in bustine, sotto forma di
capsule o di estratto liquido.
Il fico d’India è una pianta di facile coltivazione e poco esigente di cure.
Alta circa 2-3 metri, presenta radici superficiali dalle quali si dipartono dei particolari fusti appiattiti, i cladodi, chiamati comunemente “pale” di forma ovale e di colore verde brillante, costituiti da gruppi di spine lunghe circa 5 cm.
I fiori a forma di coppa spuntano numerosi sui margini delle foglie in bellissime tonalità di colore giallo-arancio.
I frutti racchiusi all’interno di un guscio carnoso e spinoso differiscono per forma e colore a seconda delle varietà: giallo-arancione nella varietà sulfarina, rosso porpora nella varietà sanguigna e bianco nella muscaredda.
La forma, varia in rapporto all’epoca di formazione: i primi frutti hanno forma sferica, quelli che maturano tardivamente in seguito alla “scozzolatura”, hanno forma ovale allungata. Ogni frutto contiene numerosissimi semi.
Il fico d'India (Opuntia ficus-indica L.) è un vegetale appartenente alla famiglia delle Cactaceae, la stessa del cactus e di altre piante succulente. Il fico d'India è quindi una pianta grassa, che può superare i 3m d'altezza e che produce frutti commestibili molto apprezzati.
Composizione nutrizionale del Fico D'India - Valori di riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti INRAN
I segmenti del fusto/fusti sono detti cladodi (di forma ellissoidale ed appiattita) e sono in grado di svolgere tutti i processi vitali normalmente affidati alle foglie (fotosintesi clorofilliana); da essi si differenziano i fiori ed i frutti del fico d'India; non solo, oltre a possedere un numero variabile di spine, in base alle necessità specifiche, i cladodi possono dar luogo a vere e proprie radici in grado di attecchire rapidamente. Non a caso, il metodo più semplice per coltivare un fico d'India non è quello della semina, bensì di piantare direttamente un cladode nella terra umida, il quale radicherà in brevissimo tempo.
I frutti del fico d'India sono bacche contenenti numerosissimi semi; hanno forma variabile (tonda o allungata) ed un peso che con fatica può avvicinarsi ai 400g. Anch'essi appaiono ricoperti di spine più o meno evidenti, tra cui i glochidi, minuscole spine particolarmente insidiose e difficili da rimuovere una volta conficcate nella cute; è ben nota la difficoltà nello sbucciare il fico d'India senza l'utilizzo dei guanti.