L'albero del
fico appartiene all'ordine dei
Morales o
Urticales e alla famigliadelle
Moracee o
Urticacee. La specie di fico che riveste maggiore importanza dal punto di vista agricolo è
Ficus carica.
A sua volta questa specie di fico viene
suddivisa in 2 sottospecie diverse:
- fico selvatico o caprifico o fico maschile (Ficus carica caprificus), costituito da fiori unisessuali maschili e femminili e da frutti non commestibili;
- fico domestico o fico coltivato o fico femminile (Ficus carica sativa), costituito da soli fiori femminili e da frutti commestibili.
E' resistente alla siccità ma tendenzialmente ha poca resistenza alle basse temperature: a -10°C iniziano i problemi. Teme i ristagni idrici e ama i terreni freschi, profondi e ben dotati di sostanza organica.
E' caratterizzato da un
apparato radicale molto espanso e superficiale, tronco robusto con corteccia liscia e grigiastra, rami deboli con gemme terminali di forma appuntita portanti foglie tri-pentalobate e rugose. All'ascella delle foglie poste nella parte apicale del ramo sono inserite le gemme a fiore che, schiudendosi, danno origine a un'
infiorescenza detta siconio. Quest'ultima è formata da un ricettacolo carnoso, al cui interno sono inseriti solo fiori unisessuali, provvista di un foro (detto ostiolo) in posizione opposta rispetto all'inserzione del ramo.
Il fico domestico presenta solo fiori femminili longistili e produce due tipi di frutti:
- fioroni o fichi primaticci: si formano in autunno, maturano nella tarda primavera dell'anno successivo e presentano fiori femminili sterili;
- fichi veri: si formano in primavera, maturano a fine estate dello stesso anno e portano fiori femminili fertili o sterili a seconda della varietà.
Gli acheni, cioè i veri frutti, sono riuniti in un siconio carnoso. Il comune frutto edule è il siconio delle sole cultivar femminili. La forma è variabile, da sferico appiattita a piriforme-allungata. Il colore della buccia è bianco-verdastro e nero.