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Il pesco è probabilmente originario della Cina (secondo alcuni del Medio Oriente – Persia), dove lo si può ancora rinvenire allo stato selvatico. L’introduzione del pesco in Europa viene da alcuni attribuita ad Alessandro Magno a seguito delle sue spedizioni contro i Persiani , secondo altri i Greci lo avrebbero introdotto dall’Egitto.
I primi pescheti specializzati in Italia risalgono alla fine dell’800 e sono stati realizzati in provincia di Ravenna.
Il genere Persica comprende varie specie, tra cui diverse ornamentali. Tra quelle coltivate ricordiamo:
La pesca è uno dei frutti per eccellenza dell’estate, proprio per il gusto, la succosità, e soprattutto la capacità dissetante legata alla grande percentuale di acqua in essa contenuta (85%) e alla presenza di acido citrico. Ai fini dietetici da non sottovalutare il basso valore energetico, solo 28 calorie per ogni etto, che la permette di essere inserita in qualunque regime nutrizionale. Inoltre va ricordato che una sola pesca contiene il 10% di vitamina C rispetto al fabbisogno giornaliero del nostro organismo, e oltre alle vitamine A, B1, B2, PP, possiede proprietà nutritive ed energetiche. Svolge un’importante azione diuretica, e contribuisce a regolare le funzioni intestinali stimolando la secrezione dei succhi gastrici mentre è particolarmente indicata per chi soffre di disturbi gastrici e gottosi. Le foglie, i fiori e la mandorla del nocciolo contengono una sostanza chimica che libera acido cianidrico, pertanto non vanno mangiati. Nella cosmesi, si utilizzano la polpa per la preparazione di creme, maschere rinfrescanti per il viso, oli da bagno e saponi. Il succo per lozioni che attenuano le macchie cutanee. In generale la pesca ha sulla pelle un’azione idratante ed addolcente, con un leggero effetto esfoliante. Nel caso in cui acquistate una pesca non ancora matura potete ottenere una buona maturazione anche in casa mettendo la stessa pesca in un sacchetto di carta marrone di quelli distribuiti normalmente nei mercati, per 2 o 3 giorni a temperatura ambiente. Al termine di questo periodo saranno pronte per essere mangiate in quanto morbide e profumate. E’ importante l’uso del sacchetto di carta marrone in quanto nella fase di maturazione è prodotto l’etilene, un gas naturale che stimola la maturazione. Inoltre il sacchetto trattiene l’umidità prodotta durante la fase di maturazione per prevenire l’avvizzimento, permettendo alla frutta di respirare. Le pesche una volta mature vanno mangiate subito e per poterle gustare al meglio toglietele dal frigorifero almeno un’ora prima.
Composizione e valore energetico della pesca (100 g. di prodotto) |
|
Parte commestibile |
91% |
Proteine totali |
0,80 g |
Acqua |
90,7 g |
Lipidi |
0,1 g |
Zuccheri |
6,1 g |
Fibra |
2,1 g |
Energia |
27 Kcal |
Sodio |
3 mg |
Potassio |
260 mg |
Ferro |
0,4 mg |
Vitamina A |
- |
Vitamina C |
4 mg |
Le cultivar di pesco, in relazione alla specie di appartenenza ed al tripodi prodotto fornito, vengono distinte in: