Il noce comune è una pianta molto longeva e di notevoli dimensioni. Appartiene alla Divisione delle Angiosperme, Classe delle Dicotiledoni, Sottoclasse dell Monoclamidee, Ordine delle Juglandiflore, Famiglia delle Juglandacee, Genere delle Juglans e Specie Regia. Le sue origini risultano nebulose e di difficile collocazione, anche se sicuramente non è europea e si presume possa essere originaria dell’Asia centrale ed occidentale. Essa si presume sia stata introdotta nell’antica Grecia dalla Persia e successivamente abbia raggiunto l’Italia grazie ai Romani e solo successivamente abbia avuto diffusione in Germania, Spagna, Francia ed Inghilterra. Dall’Europa si è poi spostata in America dopo la scoperta di questo continente e la sua successiva conquista da parte di spagnoli, portoghesi ed inglesi. La coltivazione del noce nel nuovo continente ha in seguito avuto una notevole espansione soprattutto in California.
Il noce si può considerare fra le specie arboree a frutta secca a maggior diffusione a livello mondiale. Ad esclusione dei paesi dell’estremo Nord è presente un po’ in tutte le altre parti dell’Europa con particolare riferimento all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, ex Iugoslavia, Grecia, Romania, Svizzera, Germania ed Austria. Nel continente asiatico risulta particolarmente diffuso e coltivato in Cina, Turchia ed India. Nel continente americano la massima coltivazione avviene in California con presenze in Canada, Messico e Sudamerica. In Italia il noce è coltivato in tutta la penisola con altitudini che vanno dal livello del mare fino a raggiungere quote superiori a 800-1000 metri. Le regioni che registrano maggiore diffusione sono rappresentate dalla Campania,, Lazio, Calabria, Sicilia, Piemonte, Veneto, Toscana e Basilicata. La sua produzione ha comunque negli ultimi vent’anni subito una diminuzione causata da diversi fenomeni. Fra le cause che hanno contribuito alla sua flessione ricordiamo:
- Limitata diffusione ed estensione di noceti specializzati.
- Produzione caratterizzata da frutti qualitativi scadenti e non uniformi
- Importazione a prezzi decisamente concorrenti dalla California e dalla Romania
- Forte richiesta di legno di noce da parte dell’industria e dall’artigianato del mobile.
La chioma è di forma globosa con grosse branche dalle quali si diparte una fitta ramificazione che termina con rametti corti e fragili. La corteccia del fusto è di colore rossastro-scuro sulle piante giovani fino a 2-3 anni, poi assume un colore grigio-argenteo nei tronchi fino a 12-15 anni. Dopo questa età la corteccia prende gradualmente un colore grigio chiaro e si screpola in senso longitudinale. Le screpolature si approfondiscono con il passare degli anni. L’apparato radicale è fittonante che nei terreni siccitosi può raggiungere i 2-3 metri di profondità ed orizzontalmente assumono uno sviluppo che in qualche caso può superare tre-quattro volte il diametro della chioma. Le foglie appaiono di un colore verde chiaro, sono caduche, imparipennate, di forma ellittico- ovale e bordo intero o leggermente dentato. Le foglie contengono elevate quantità di sostanze tanniche ed aromatiche dal tipico odore balsamico. Nelle radici, nel mallo e nelle foglie è contenuto lo juglone che se presente nel terreno anche in piccole quantità non consente lo sviluppo di piante diverse dal noce. Ecco perché normalmente si dice che il noce non tollera la vicinanza di altre piante, e il fenomeno passa sotto il nome di allelopatia. Sui rametti della pianta sono presenti tre diverse tipi di gemma identificabili in gemme a legno, gemme a fiore maschile e gemme miste. Le prime sono piccole di forma ovale-arrotondata e ricoperte da scagliette di colore grigio-scuro. Le seconde hanno una forma conico-arrotondata, di dimensioni maggiori rispetto alle precedenti e danno origine solo a fiori maschili riunite in infiorescenze pendule. Le terze di notevoli dimensioni, forma arrotondata e ricoperte di scaglie tomentose. Nelle varietà europee sono presenti sulla punta del rametto mentre nelle maggiori varietà californiane sono presenti nella parte apicale e lungo il rametto. Il noce è quindi una specie monoica e quindi presenta sulla stessa pianta fiori maschili divisi da quelli femminili. La fioritura avviene nei mesi di Aprile-Maggio e l’impollinazione è esclusivamente anemofila.
Il frutto è una drupa di forma e dimensioni variabili costituito da una parte esterna di colore verde e consistenza carnosa-fibrosa detto mallo. Al raggiungimento della maturità cade sul terreno e si spacca e distacca dal guscio lasciando libero completamente o parzialmente la vera noce. Il guscio è di tipo legnoso e formato da due valve che risultano ben saldate con colore, consistenza e superficie variabili a seconda della varietà. Al suo interno è presente il seme (gheriglio) con forma quadrilobata. Il gheriglio è la parte veramente commestibile del frutto ed è ricoperta da una leggera pellicola giallo-marrone con sapore gradevole e ricco di sostanze oleose.