Raccolta delle nocciole: i risultati a confronto

La Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia ha messo a disposizione i risultati finali della raccolta dei propri corileti, per valutare le performance delle diverse varietà e aiutare produttori nella scelta per i futuri impianti

Raccolta delle nocciole: i risultati a confronto - Plantgest news sulle varietà di piante

La raccolta della Tonda Francescana è iniziata nell'ultima settimana di agosto e si è conclusa a inizio settembre

Fonte immagine: AgroNotizie®

Gli agricoltori sanno bene che la stragrande maggioranza delle produzioni derivanti dalle coltivazioni arboree si raccolgono a fine estate e inizio autunno. Pensiamo a uva, mele, pere, cachi, noci e tanti altri frutti. Tra questi non dobbiamo dimenticare le nocciole che vengono assaporate tal quali o trasformate in molti prodotti, come ad esempio le creme spalmabili al cioccolato.

 

Il consumo di questi prodotti è ormai diffuso in quasi tutto il mondo e richiede quantità annue molto elevate di nocciole per soddisfare le richieste delle imprese trasformatrici. Anche per questo, negli ultimi anni, si è assistito anche in Italia a un'espansione della coltivazione del nocciolo ben oltre le zone tradizionali già note fin dai tempi passati, come Piemonte, alto Lazio, Campania e Sicilia. Oggi troviamo la coltura anche in zone nelle quali in precedenza era pressoché sconosciuta come ad esempio l'Umbria, il Veneto, le Marche e altre realtà in forte espansione.

 

Le nuove piantagioni di nocciolo sono state progettate e realizzate, quasi sempre, con tecniche diverse rispetto a quelle delle realtà consolidate nel passato. In particolare i nuovi corilieti sono caratterizzati da piante a fusto unico per facilitare la meccanizzazione, maggiori densità d'impianto per azzerare in pochi anni i costi iniziali dell'investimento e impiego di piante innestate su portinnesti non polloniferi al fine di eliminare i costi della spollonatura e ridurre le necessità irrigue. Non ultimo per importanza, emerge l'ampio utilizzo di varietà più produttive a parità di caratteristiche qualitative delle nocciole ottenute.

 

Tra le varietà che si distinguono per qualità e quantità prodotte, la Tonda Francescana® non è seconda a nessun'altra. Per questo è la cultivar impiegata, oltre agli indispensabili impollinatori, nei 100 ettari di piantagioni che la Fondazione per l'Istruzione Agraria ha realizzato nei propri terreni nel comune di Deruta e di Marsciano (Pg).
Anche se quest'anno si è assistito a un leggero ritardo nella caduta delle nocciole. La raccolta meccanizzata della Tonda Francescana®, negli appezzamenti giunti alla quinta foglia, è iniziata già nell'ultima settimana di agosto per essere completata con un secondo passaggio a inizio settembre.

 

Dalla seconda decade di settembre in poi le medesime macchine sono state destinate alla raccolta delle altre cultivar utilizzate con la funzione di impollinatori, in particolare: Tonda di Giffoni, Tonda Romana e Nocchione. Per queste ultime, a causa della caduta molto scalare di alcune varietà, nonché per il sopraggiungere delle piogge autunnali, gli interventi di raccolta, anche per non rischiare il danneggiamento del prodotto a terra, sono stati ripetuti più volte, riuscendo a completare il lavoro soltanto nella prima decade di ottobre.

 

Quest'anno si è assistito a un ritardo nella caduta dei frutti

Quest'anno si è assistito a un ritardo nella caduta dei frutti

(Fonte: Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia)

 

Il corileto della Fondazione presenta una densità di 555 piante per ettaro suddivise tra Tonda Francescana® per il 72,8% e gli impollinatori prima accennati per il 27,2%.
Il modulo d'impianto si ripete in modo uniforme, alternando in successione sei file di Tonda Francescana® e due file di impollinatori così ripartite: una fila sempre costante di Nocchione e l'altra in avvicendamento tra Tonda Romana e Tonda di Giffoni. Visto che le piantagioni alla quinta foglia, pari a circa 20 ettari, rappresentano ormai una base più che sufficiente per ottenere dei dati affidabili la raccolta è stata seguita assiduamente da due tecnici agronomi.
Il lavoro svolto consente di mettere a disposizione degli importanti elementi di valutazione, utili per le scelte che ciascun corilicoltore vorrà fare in futuro.

 

Il quadro che emerge è il seguente:

Tonda Francescana®

  • media della raccolta a ettaro (Kg): 1.058
  • produzione media per pianta (Kg): 1,91
  • umidità al conferimento (%): 8,00
  • resa alla sgusciatura (%): 45,40
  • cimiciato (%): 1,30
  • avariato visibile (%): 0,40
  • avariato occulto (%): 1,70

Impollinatori (in mescolanza tra le diverse cultivar)

  • media della raccolta a ettaro (Kg): 412
  • produzione media per pianta (Kg): 0,74

Risulta più che evidente come la nuova varietà Tonda Francescana®, brevettata dall'Università degli Studi di Perugia, sia di gran lunga la più produttiva. È evidente inoltre il non trascurabile vantaggio della precocità di caduta dei frutti a terra che consente di poter essere raccolta soltanto con due passaggi della macchina e, tra l'altro, nel periodo di fine agosto/inizio settembre, quando il clima è favorevole per il transito dei mezzi meccanici sui campi, e il prodotto caduto a terra può godere di un suolo ancora perfettamente asciutto e meno rischioso per la conservazione delle nocciole.

 

I dati di quest'anno confermano quanto già era emerso fin dal passato a favore della nuova varietà, ormai diffusa in gran parte dell'Europa e del Sud America.

 

A cura di Moreno Moraldi, consulente libero professionista

Matteo Stabile e Tommaso Patacca della Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia

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