Raccolta delle nocciole: i risultati a confronto
La Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia ha messo a disposizione i risultati finali della raccolta dei propri corileti, per valutare le performance delle diverse varietà e aiutare produttori nella scelta per i futuri impianti
Gli agricoltori sanno bene che la stragrande maggioranza delle produzioni derivanti dalle coltivazioni arboree si raccolgono a fine estate e inizio autunno. Pensiamo a uva, mele, pere, cachi, noci e tanti altri frutti. Tra questi non dobbiamo dimenticare le nocciole che vengono assaporate tal quali o trasformate in molti prodotti, come ad esempio le creme spalmabili al cioccolato.
Il consumo di questi prodotti è ormai diffuso in quasi tutto il mondo e richiede quantità annue molto elevate di nocciole per soddisfare le richieste delle imprese trasformatrici. Anche per questo, negli ultimi anni, si è assistito anche in Italia a un'espansione della coltivazione del nocciolo ben oltre le zone tradizionali già note fin dai tempi passati, come Piemonte, alto Lazio, Campania e Sicilia. Oggi troviamo la coltura anche in zone nelle quali in precedenza era pressoché sconosciuta come ad esempio l'Umbria, il Veneto, le Marche e altre realtà in forte espansione.
Le nuove piantagioni di nocciolo sono state progettate e realizzate, quasi sempre, con tecniche diverse rispetto a quelle delle realtà consolidate nel passato. In particolare i nuovi corilieti sono caratterizzati da piante a fusto unico per facilitare la meccanizzazione, maggiori densità d'impianto per azzerare in pochi anni i costi iniziali dell'investimento e impiego di piante innestate su portinnesti non polloniferi al fine di eliminare i costi della spollonatura e ridurre le necessità irrigue. Non ultimo per importanza, emerge l'ampio utilizzo di varietà più produttive a parità di caratteristiche qualitative delle nocciole ottenute.
Tra le varietà che si distinguono per qualità e quantità prodotte, la Tonda Francescana® non è seconda a nessun'altra. Per questo è la cultivar impiegata, oltre agli indispensabili impollinatori, nei 100 ettari di piantagioni che la Fondazione per l'Istruzione Agraria ha realizzato nei propri terreni nel comune di Deruta e di Marsciano (Pg).
Anche se quest'anno si è assistito a un leggero ritardo nella caduta delle nocciole. La raccolta meccanizzata della Tonda Francescana®, negli appezzamenti giunti alla quinta foglia, è iniziata già nell'ultima settimana di agosto per essere completata con un secondo passaggio a inizio settembre.
Dalla seconda decade di settembre in poi le medesime macchine sono state destinate alla raccolta delle altre cultivar utilizzate con la funzione di impollinatori, in particolare: Tonda di Giffoni, Tonda Romana e Nocchione. Per queste ultime, a causa della caduta molto scalare di alcune varietà, nonché per il sopraggiungere delle piogge autunnali, gli interventi di raccolta, anche per non rischiare il danneggiamento del prodotto a terra, sono stati ripetuti più volte, riuscendo a completare il lavoro soltanto nella prima decade di ottobre.
Quest'anno si è assistito a un ritardo nella caduta dei frutti
(Fonte: Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia)
Il corileto della Fondazione presenta una densità di 555 piante per ettaro suddivise tra Tonda Francescana® per il 72,8% e gli impollinatori prima accennati per il 27,2%.
Il modulo d'impianto si ripete in modo uniforme, alternando in successione sei file di Tonda Francescana® e due file di impollinatori così ripartite: una fila sempre costante di Nocchione e l'altra in avvicendamento tra Tonda Romana e Tonda di Giffoni. Visto che le piantagioni alla quinta foglia, pari a circa 20 ettari, rappresentano ormai una base più che sufficiente per ottenere dei dati affidabili la raccolta è stata seguita assiduamente da due tecnici agronomi.
Il lavoro svolto consente di mettere a disposizione degli importanti elementi di valutazione, utili per le scelte che ciascun corilicoltore vorrà fare in futuro.
Il quadro che emerge è il seguente:
Tonda Francescana®
- media della raccolta a ettaro (Kg): 1.058
- produzione media per pianta (Kg): 1,91
- umidità al conferimento (%): 8,00
- resa alla sgusciatura (%): 45,40
- cimiciato (%): 1,30
- avariato visibile (%): 0,40
- avariato occulto (%): 1,70
Impollinatori (in mescolanza tra le diverse cultivar)
- media della raccolta a ettaro (Kg): 412
- produzione media per pianta (Kg): 0,74
Risulta più che evidente come la nuova varietà Tonda Francescana®, brevettata dall'Università degli Studi di Perugia, sia di gran lunga la più produttiva. È evidente inoltre il non trascurabile vantaggio della precocità di caduta dei frutti a terra che consente di poter essere raccolta soltanto con due passaggi della macchina e, tra l'altro, nel periodo di fine agosto/inizio settembre, quando il clima è favorevole per il transito dei mezzi meccanici sui campi, e il prodotto caduto a terra può godere di un suolo ancora perfettamente asciutto e meno rischioso per la conservazione delle nocciole.
I dati di quest'anno confermano quanto già era emerso fin dal passato a favore della nuova varietà, ormai diffusa in gran parte dell'Europa e del Sud America.
A cura di Moreno Moraldi, consulente libero professionista
Matteo Stabile e Tommaso Patacca della Fondazione per l'Istruzione Agraria in Perugia