Innovazioni colturali e tutela dell'olio extravergine italiano

Di cosa si è parlato alla tredicesima edizione di Vigna & Olivo, nell'incontro dedicato all'olivicoltura? Miglioramento genetico, tutela dalle frodi alimentari, Qdc® - Quaderno di Campagna®, e non solo. Nell'articolo tutte le relazioni scaricabili

Innovazioni colturali e tutela dell'olio extravergine italiano - Plantgest news sulle varietà di piante

Con l'analisi del Dna si può ricostruire la composizione di un olio e verificare la corrispondenza con i disciplinari Dop e Igp (Foto di archivio)

Fonte immagine: AgroNotizie®

Il mercato globale dell'olio è in crescita: si parla già di 6 miliardi di euro e si stima che possa arrivare a 10 nei prossimi anni, anche grazie all'aumento della domanda da paesi come Stati Uniti, Cina, Brasile e Indonesia.


L'Italia riveste il 10% dell'olivicoltura mondiale, ed è al quinto posto per produzione. Negli ultimi anni ha infatti subito un forte calo produttivo (900mila tonnellate nei primi anni 2000 contro le 300mila tonnellate negli ultimi anni) dovuto principalmente a una riduzione del 30% delle superfici coltivate, all'invecchiamento degli impianti e a una scarsa applicazione dell'innovazione. A pesare anche i nuovi patogeni, come la Xylella fastidiosa, e l'aumento dei costi di gestione.


Questo è stato il punto di partenza del confronto avvenuto durante il secondo incontro della tredicesima edizione di Vigna & Olivo, che ha visto la partecipazione di più di 800 partecipanti collegati online. Al centro dell'incontro i sistemi colturali innovativi, la valorizzazione dell'olio italiano, le novità normative sul quaderno di campagna e le strategie per la difesa e la nutrizione sostenibile degli oliveti.

 

L'evento è stato moderato da Gianluca Chieppa, presidente dell'Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (Arptra), e da Vittoriana Lasorella, gionalista di AgroNotizie®; con i saluti istituzionali di Gerardo Tedesco, presidente del'Associazione Vento di Maestrale, Salvatore Infantino, dirigente dell'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, Oronzo Milillo, presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Bari, Ettore Zuccaro, rappresentante Corepa e Gianfranco Romanazzi, presidente Aipp.

 

Durante il primo incontro di Vigna & Olivo 2025 si è parlato di viticoltura, ne abbiamo parlato in questo articolo.


Dna, innovazione e tutela in olivicoltura

Il Dna è alla base della struttura genetica di una cultivar. Studiare il patrimonio genetico è fondamentale per scegliere le varietà più adatte alle nuove sfide, sia biotiche che abiotiche.


Durante l'evento, Francesco Maldera ricercatore dell'Università di Bari, ha parlato del programma di miglioramento genetico svolto dall'Università di Bari tramite incroci controllati, con l'obiettivo di ottenere cultivar a bassa vigoria, più gestibili anche in aree marginali.


Tra queste c'è la Lecciana, incrocio tra Leccino e Arbosana, resistente alla Xylella fastidiosa pauca e adatta a contesti con input ridotti dal punto di vista idrico e nutrizionale.


A questa si affiancano Coriana, incrocio tra Arbosana e Koroneiki, caratterizzata da bassissima vigoria, precoce entrata in produzione e presenza di gemme miste, e la Elviana, ottenuta da Arbosana e Blanqueta de Elvas, adatta sia per la produzione di olio che per la produzione di olive da mensa, grazie al suo rapporto polpa nocciolo e alla possibilità di poterla conciare.


Tutte e 3 le cultivar sono iscritte al Registro Nazionale delle Varietà e sono certificate italiane.


Oltre a essere più produttive rispetto a varietà come Arbosana, Arbequina o Oliana, queste cultivar permettono una raccolta scalare e una gestione più efficiente della trasformazione.


Il Dna non serve solo a migliorare le varietà, ma anche a tutelare l'olio extravergine italiano dalle frodi. Lo ha spiegato Cinzia Montemurro, docente di Genetica Agraria e Miglioramento Genetico spesso l'Università di Bari, nella sua presentazione dal nome "L'analisi del Dna per la valorizzazione e tutela dell'olio extravergine d'olivaitaliano".

 

Ma come si fa?


Per prima cosa chiariamo il concetto di frode alimentare: "comportamento di sostituzione, diluizione o aggiunta a un prodotto o una materia prima, a scopo di guadagno economico che va ad aumentare il valore apparente del prodotto o a ridurre il costo della sua produzione".

 

Per valutare l'autenticità e la qualità di un olio d'oliva, i metodi più efficaci e innovativi si basano sull'analisi del Dna e l'utilizzo di marcatori molecolari.

 

In uno studio condotto dall'Università di Bari, insieme all'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari e al Cnr - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp)  su 28 oli commerciali, sono stati confrontati i profili genetici dichiarati in etichetta con quelli reali. Attraverso l'analisi del Dna i ricercatori hanno individuato specifici "alleli privati" cioè degli alleli unici che caratterizzano in maniera indistinguibile il Dna. Tendenzialmente gli alleli privati sono condivisi da varietà che condividono lo stesso territorio, quindi in questa maniera si può ripercorrere l'origine geografica della cultivar.


Da questo studio è risultato che alcuni campioni che riportavano l'origine italiana in etichetta contenevano Dna di cultivar algerine, tunisine o di altri paesi sia europei che extraeuropei.

 

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(Fonte: Cinzia Montemurro)


Grazie a queste analisi, che ad oggi continuano, è possibile ricostruire la composizione di un olio e verificare la corrispondenza con i disciplinari Dop e Igp.


Dati, Pac e QdC® - Quaderno di Campagna®

Lo sapevi che tra il 2023 e il 2027, l'Italia riceverà ben 35,6 miliardi di euro in fondi agricoli attraverso la Pac?

 

Un agricoltore, per poter accedere a questi fondi, deve dimostrare la corretta gestione aziendale tramite dati certificati e aggiornati all'interno di un sistema informatico, il Qdca.


Ne ha parlato Ivano Valmori ceo di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie® nella presentazione dal nome "Quaderno di Campagna digitale (Qdca): cosa ci attende nel 2025".


Uno dei nodi critici è la gestione delle etichette dei prodotti fitosanitari. Ogni trattamento deve rispettare l'etichetta in vigore il giorno stesso dell'intervento. Ma le etichette cambiano spesso: nel 2023, il 40% dei prodotti ha subito modifiche, alcuni anche 29 aggiornamenti in 6 anni. Affidarsi alla sola lettura dell'etichetta sul flacone diventa quindi pericoloso perché potrebbe non essere più conforme e portare a sanzioni, anche in assenza di dolo.


Qui entra in gioco il supporto tecnologico di strumenti come QdC® - Quaderno di Campagna® che permette di evitare questi errori facilitando la raccolta e la trasmissione dei dati richiesti dalla normativa. Grazie alla connessione con banche dati aggiornate, come Fitogest®, il software aiuta l'agricoltore a verificare l'ultima versione dell'etichetta, evitando errori involontari.


QdC® esegue 118 controlli automatici come la verifica delle certificazioni aziendali, il controllo delle etichette ministeriali o la conformità ai disciplinari di produzione integrata, ecc.

 

In questo articolo approfondiamo l'argomento.


I contributi aziendali per la difesa e la nutrizione dell'olivo

Portfolio Corteva per la protezione dell'olivo - Giuseppe Depinto di Corteva Agriscience


Strategie per la difesa dell'olivo in produzione biologica ed integrata - Lucia Piccinini di Upl

 

Nuove opportunità e conferme per la difesa dell'olivo - Roberto Balestrazzi di Nufarm


Difesa olivo: specialità Gowan Italia - Luigi Evangelista di Gowan

 

Novità Biogard per la difesa sostenibile dell'olivo - Francesco Vito Campanale di Biogard®, divisione di CBC (Europe) S.r.l.


Il rame di nuova generazione per gli oliveti del futuro - Luigi Amoruso di Manica


Cyazypyr®: soluzione Fmc per la difesa dell'olivo - Vincenzo Coscia di Fmc


La produttività dell'olivo e la sua risposta agli stress abiotici, approccio fisiologico e biostimolazione - Gaetano Bentivenga di Syngenta Biologicals


Nutrizione dell'olivo: aggiornamento prove 2024 (Abyss Pro e BlackKJak Bio) - Gianluca Scarcia di Sipcam Italia


Strategie Diachem per la nutrizione dell'olivo - Domenico Labriola di Diachem

 

AgroNotizie®, Fitogest® e QdC® - Quaderno di Campagna® sono marchi registrati da Image Line® Srl Unipersonale

Autore: Vittoriana Lasorella

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