Loglio o Loietto Lolium multiflorum

Loglio o Loietto - Plantgest.com
Descrizione della pianta
Il loietto italico o loiessa o loglio è una graminacea di origine mediterranea. In Italia la sua coltivazione si è diffusa principalmente nella pianura padana, visto la sua importanza nella produzione di foraggio ad uso zootecnico ed in particolar modo per le vacche da latte. Tra le graminacee microterme è quella che presenta una crescita più rapida ed una migliore produttività. 
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Il loietto italico o loiessa o loglio (Lolium multiflorum) è una delle foraggere più importante in ambito zootecnico. Viene coltivata sia per erbai monofiti che per erbai polifiti. La specie è annuale o biennale. E' formato da cespi eretti che possono raggiungere altezze fino a 100 cm, foglie larghe con orecchiette e ligule pronunciate e con spighette aristate.

All'interno della specie principale si individuano due sottospecie: Lolium multiflorum ssp. ItalicumLolium multiflorum ssp. westewoldicum. La prima presenta bassa capacità di produrre spiga nello stesso anno d'impianto (alternatività), è molto resistente al gelo invernale e può formare prati biennali o triennali. Il secondo è una pianta annuale, con alternatività marcata ed elevata rapidità d'insediamento.
Il loietto o loglio si adatta bene a diverse condizioni ambientali e a diversi terreni. Predilige comunque terreni freschi, profondi e ben dotati di elementi nutritivi. Non sopporta temperature elevate e siccità. Ha una scara resistenza al freddo se coltivato in ambienti a clima mediterraneo e non irrigui.
La semina può essere fatta da agosto ad ottobre con circa 25-30 kg/ha di seme. Può rappresentare un'alternativa all'avena come erbaio autunno-primaverile, per la produzione di erba e di fieno con raccolta in aprile-maggio. Esistono produzioni consociate con il trifoglio violetto per la produzione di fieno, pascolo, o insilato allo scopo di migliorarne la qualtià.

In ambiente irriguo può essere coltivato con mais per la produzione di foraggio. La semina avviene ad ottobre per essere tagliato a 'maggengo', cioè maggio-giugno. In generale è preferibile comunque raccogliere la loiessa nella fase di spigatura visto che mediamente in questa fase il contenuto di sostanza secca è del 22-23% per un valore nutritivo di circa 0,7 unità foraggere di kg di sostanza secca ed un contentuto di protidi grezzi del 9-11%.
 

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