Fagiolo Phaseolus vulgaris

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Descrizione della pianta
Il fagioloPhaseolus vulgaris è una pianta della famiglia delle leguminose, originaria dell’America centro-meridionale. Il fagiolo e il fagiolino sono la stessa pianta. Le due tipologie di prodotto differiscono principalmente per un carattere anatomico: la presenza o l’assenza nel baccello dei tessuti fibrosi che ne determinano il tipo di utilizzazione. Si hanno così due tipi di struttura del baccello: baccelli le cui valve si separano con facilità e coltivati per il loro seme (fagiolo) e baccelli senza filo e senza pergamena e coltivati per il baccello tenero e carnoso (fagiolini).

I fagioli sono ricchi di carboidrati e fibra. Hanno un buon apporto proteico ed un ridotto contenuto di grassi. Rilevante è anche la quantità di vitamine del gruppo B. Il valore nutritivo dei fagioli è molto alto. Sono presenti elevate quantità di macroelementi quali fosforo, ferro, potassio e anche microelementi quali calcio.

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La pianta di fagiolo e fagiolino è un rampicante annuale che appartiene all’ordine delle leguminose ed alla famiglia delle Papillonacee. La parte commestibile della pianta sono principalmente i suoi semi (i fagioli) ma esistono anche varietà i cui baccelli sono commestibili, come nei fagiolini e nelle taccole.

L'apparato radicale è molto ramificato e superficiale. Gli steli sono angolosi e con altezza portamento variabile che permettono la differenziazzione tra nani e rampicanti. Le prime foglie di questa pianta sono semplici mentre quelle che crescono successivamente sono trifogliate. I fiori sono riuniti a grappoli collocati all'ascella delle foglie. Il loro numero è variabile da 4 a 10 e sono di colore bianco. La fioritura è cleistogama. Il frutto è un legume pendulo con all'interno più semi e con forma, colore e dimensioni variabili. Un carattere anatomico importante è la presenza o l’assenza nel baccello dei tessuti fibrosi che ne determinano il tipo di utilizzazione. Si hanno così due tipi di struttura del baccello: baccelli le cui valve si separano con facilità per la presenza di un cordone fibroso lungo le linee di saldatura e con una 'pergamena' interna che divide i vari semi che rappresentano l'obiettivo della coltivazione; baccelli senza filo e senza 'pergamena' e che quindi sono teneri e carnosi detti più comunemente fagiolini.

Le dimensioni, la forma e il colore dei semi sono variabili. La forma varia da sferica a parallelepipeda, da reniforme ad ovale, da appiattita a cilindrica. Anche il colore può variare: dal bianco al nero passando per il giallo, il beige, il bruno, il rosa, il rosso, il violetto; il colore può essere uniforme o screziato.
Il fagiolo e il fagiolino sono esigenti per quanto riguarda il calore. La temperatura minima per far si che la pianta possa nascere e crescere in modo adeguato è di circa 13-14 °C. Soffre gli abbassamenti di temperatura e la temperatura alla quale muore la pianta è di circa 1-2 °C. Soprattutto per questo motivo il fagiolo e il fagiolino nelle zone temperate possono essere coltivate nel periodo primaverile-estivo o estivo.

Un'altro aspetto importante è l'acqua. Questa pianta infatti teme la siccità. Questo elemento è genetico ma anche legato alla superficialità delle radici che impongono l'uso dell'irrigazione per una coltivazione ottimale.

Il terreno più adatto al fagiolo è quello sciolto, fresco e fertile. Attenzione alla presenza di elevato valore di calcare che influenza la qualità del seme. Il fagiolo e fagiolino si adatta ai terreni pesanti, purché questi non siano soggetti a formare crosta. Presenta un'elevata intolleranza per la salinità. Il pH ottimale è compreso tra i 5,5 e il 7.
Il fagiolo, visto la brevità del ciclo colturale, può essere impiegato come coltura principale da rinnovo oppure in coltura intercalare (occupa quindi il terreno per un breve periodo e viene praticata tra due colture principali). Si consiglia un solo ciclo della coltura ogni due anni. 

Il fagiolo può essere consociato con mais, canapa, ricino o qualsiasi altra specie orticola. Attività questa che viene fatta principalmente negli orti di limitata estensione. In pieno campo è preferibile coltivarlo da solo.
Il fagiolo o fagiolino possono essere sia trapiantati che seminati. Nel primo caso i fagioli o i semi vengono messi in vasetti riempiti di terriccio a febbraio-marzo. Quando la piantina avrà raggiunto gli 8 cm circa di altezza sarà pronta per essere trapiantata nel terreno di coltivazione in tarda primavera o ad inizio estate. 

Se invece si vuole fare la semina direttamente nel terreno dovremo aspettare che le temperatura del terreno si aggiri intorno ai 15°, a quel punto metteremo i fagioli o il seme: al sud Italia è così possibile iniziare a metà marzo mentre al nord Italia a fine aprile-inizio maggio. In molti casi vengono poi effettuate successive semine scalari per da primavera alla fine di luglio-inizio agosto per poter raccogliere prodotto fino all'autunno inoltrato. 
Il fagiolo o il fagiolino è una pianta annuale a rapido sviluppo. L'apparato radicale è ramificato ma superficiale, che va a creare problematiche con il rapporto dell'acqua. Il valore delle esigenze idriche è stimabile tra 2.000 e 3.000 m3/ha: i valori maggiori per le varietà più tardive coltivate in ambienti più siccitosi.

Il metodo d’irrigazione più adatto oggi è quello a goccia che permette di ridurre il consumo d'acqua, localizzare la distribuzione in prossimità delle radici, non creare condizioni favorevoli allo sviluppo di patologie ed assicura una migliore uniformità di distribuzione.
La raccolta del fagiolo può essere manuale o meccanica, a seconda del prodotto che si vuole ottenere. Si esegue in marzo- aprile per le colture in serra, in aprile-maggio per quelle sotto tunnel, in maggio-giugno per quelle in primo raccolto ed agosto-settembre nelle colture intercalari. Per il fagiolo secco da sgranare si inizia a raccogliere quando gran parte delle foglie sono cadute ed i baccelli quasi completamente secchi (ma prima che si aprono). Le piante vengono prima estirpate, lasciate poi essiccare ed infine vengono trebbiate. Per il fagiolo fresco da sgranare la raccolta avviene scalarmente con un intervallo all'incirca settimanale. Si effettaua quando il baccello è ancora tenero ed i semi, pur avendo raggiunto il loro sviluppo normale, non si sono molto induriti.
 
I fagioli sono ricchi di carboidrati e fibra. Hanno un buon apporto proteico ed un ridotto contenuto di grassi. Bassa è la quantità di acqua: solo 10,5 gr ogni 100 gr di fagioli. Rilevante è anche la quantità di vitamine, quelle del gruppo B in primis. Il valore nutritivo dei fagioli è molto alto: oltre 300 Kcal ogni 100 grammi di prodotto essiccato. Sono presenti elevate quantità di macroelementi quali fosforo, ferro, potassio e anche microelementi quali calcio. I fagioli contengono la lecitina, fosfolipide utile in caso di  ipercolesterolemia: la lecitina, infatti, favorisce l'emulsione dei lipidi, cosicché ne viene impedito il deposito nel sangue.

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Baccelli inesistenti in fagioli e fagiolini

Ho piante di fagioli borlotti rampicanti molto alte e rigogliose. Piantati i semi 2 mesi fa, dei bacelli ancora non si vede traccia. Posso ancora sperare? Ho anche piante di fagiolini rampicanti viola, ho fatto un primo raccolto abbondante, adesso le piante sono piene di fiori ma sono già 3 settimane o 1 mese che non raccolgo più niente. Irrigazioni abbondanti giornaliere di entrambe le coltivazioni. Fogliame abbondante ma niente bacelli. Terreno sabbioso. Presenza di cimici. Fatemi sapere se posso ancora sperare. Grazie

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