Reportage

Pesco, ad ognuno le sue varietà

La crisi peschicola continua anche nel 2021. Tante sono le varietà oggi in commercio, di diverse tipologie. Daniele Bassi dell'Università di Milano e Stefano Foschi del Crpv fanno il punto su produzione e su Liste Varietali

Pesco, ad ognuno le sue varietà - Plantgest news sulle varietà di piante

Pesche e nettarine: il miglioramento genetico ne migliora qualità e produzione

Fonte immagine: © Yevgeniy - Fotolia

Il 2021 sarà un'altro anno difficile per le pesche e nettarine europee, così come lo era stato il 2020. Questo è emerso dall'incontro dei quattro principali Paesi produttori europei di pesche (Grecia, Spagna, Italia, Francia) che si è tenuto il 25 maggio 2021. I dati previsionali sono frutto di un andamento climatico avverso fatto di gelate, freddo, piogge e grandine, che hanno messo nuovamente in ginocchio i produttori. “La situazione è grave - aveva spiegato Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy - e per il secondo anno consecutivo in Italia il freddo, il gelo e le precipitazioni atmosferiche non hanno risparmiato nessuna regione: -80% per il Veneto rispetto al suo potenziale, -70% per il Piemonte, -60% per l'Emilia Romagna, -40% la Puglia, -30% la Campania. A questo calo produttivo si segnala un ulteriore abbandono delle superfici coltivate a pesco in Italia: -5% rispetto agli impianti del 2020". Si prevede che la campagna 2021 italiana si chiuderà con 722mila tonnellate, -11% rispetto al 2020 (quando sono state 799mila tonnellate). Il valore è quindi un -45% rispetto al potenziale produttivo nazionale, che è di circa 1 milione e 200mila tonnellate.

"Oggi la la peschicoltura italiana è ancora un'eccellenza - spiega Daniele Bassi, docente di arboricoltura generale e coltivazioni arboree presso l'Università di Milano - dal punto di vista agronomico, considerando le scelte d'impianto e la gestione del frutteto (in particolare per forme d'allevamento e potature). D’altra parte la caduta libera dei prezzi ha provocato un vero e proprio terremeto nel settore, portando alcune OP ed agricoltori ad abbattere impianti o ridurre i reimpianti. Questa emergenza sta portando fuori mercato i frutticoltori marginali, non più desiderosi od in grado di aggiornarsi, e porta alla comparsa di nuovi frutticoltori-imprenditori che non temono di far ricorso a tutti gli strumenti della frutticoltura di precisione". Il miglioramento genetico e varietale rappresenta un aspetto molto importante per la svolta del settore peschicolo. "L'attività dei breeder si sta concentrando su diversi parametri - prosegue Bassi - . Occorre però distinguere tra breeder ‘privati’ che, per ragioni meramente mercantili, tendono ad immettere sul mercato nuove cultivar che appagano prevalentemente gli aspetti estetici del frutto (pezzatura, forma, colore, consistenza) ed i breeder che lavorano in istituzioni pubbliche dove si pone maggior attenzione ai caratteri di resistenza alle avversità biotiche ed abiotiche, e magari anche agli aspetti della qualità intrinseca (aroma e sapore). Di particolare interesse è la possibilità di modulare l’espressione genetica della dolcezza e dell’acidità, e le loro combinazioni, che consente di ottenere frutti molto differenziati in termini di caratteri gustativi. Altri due caratteri genetici che sono in via di valorizzazione riguardano la tessitura, e di conseguenza la tenuta di maturazione, e relativa ‘vita di scaffale’: si tratta dello ‘stony hard’ e del ‘lento intenerimento’, entrambi caratteri mendeliani".

 
Big Top è la varietà di nettarina gialla di riferimento per il mercato
La nettarina gialla, dal gusto dolce o sub-acido, rimane ancora la tipologia più consumata dagli italiani
(Fonte foto: © AgroNotizie)


All'orizzonte si addensano ancora nubi cupe. "Al momento - conclude Bassi - le bestie nere della peschcioltura e della frutticoltura in genere continueranno ad essere un problema, per molti anni a venire: scarsa remunerazione dei produttori, scarsissima valorizzare della frutta da parte della Gdo (nonostante serva come fiore all’occhiello all’ingresso dei punti vendita), ignoranza del consumatore rispetto al valore della frutta e debole propensione a pagare il giusto prezzo, atavica resistenza dei produttori a ‘fare cartello’ per collocare il loro prodotto. Per questi motivi nei prossimi anni si salveranno quei peschicoltori che agiscono con mentalità imprenditoriale, attenti ad utilizzare le migliori tecniche agronomiche ed usare le migliori varietà e capaci di collocare un prodotto di qualità dove questo venga riconosciuto".

Ma quali sono queste varietà migliori su cui l'agricoltore può scegliere? Ecco un elenco, diviso per tipologie di prodotto, realizzato da Stefano Foschi del Crpv, all'interno delle attività di ricerca e sperimentazione che l'istituto cesenate svolge da anni in collaborazione con realtà private e pubbliche. Il Crpv è una società cooperativa che promuove ricerca, sperimentazione e divulgazione nel comparto delle produzioni vegetali.
 

Nettarine gialle, gusto dolce (sub-acide)

Appare ad oggi il segmento più ricco di varietà, con un calendario di maturazione molto esteso. Nella fase precoce si raccolgono Rebus 028* (-22 Big Top® Zaitabo*, varietà di riferimento) e Big Bang® Maillarà* (-19) cultivar precoci e affidabili, in quanto rustiche e dal buon sapore. Prima di arrivare a Big Top® Zaitabo* si colloca Garofa*, produttiva e di sapore dolce, Nectapome 22 Nectaprima*, di buona produttività e sapore interessante, e Carene® Monecar*, molto produttiva anche al nord e con limitata presenza di frutti fessurati; la pianta ha portamento standard e vigoria media; frutti rotondi e completamente sovracolorati di rosso brillante. Il sapore è discreto, con calibro omogeneo. Al Sud italia con Big Top® Zaitabo* (fine giugno) finisce l’interesse per le nettarine, mentre a Nord Italia a metà luglio matura Gea*(+12): di elevata produttività e grossa pezzatura (AA+), con frutti di buon sapore dolce, a polpa spicca e media tenuta in pianta. Ricordiamo anche Romagna® Big Nerid 95702* molto apprezzata dal punto di vista gustativo, di elevata tenuta, ma suscettibile a rugginosità della buccia in alcune aree. In epoca Stark Red Gold (fine luglio) matura Monrené (+20) che presenta pianta a portamento standard e buona vigoria, con buona affidabilità dal punto di vista produttivo, e con gusto dolce e buona tenuta in pianta. 

A metà agosto matura Dulcis® BO02024028* (+30) con pianta con portamento standard-assurgente, elevata vigoria, ottima rusticità, elevata produttività, frutti di buon calibro (AA+) di forma rotonda ed estesa sovraccolorazione rosso brillante, sapore dolce ed elevata tenuta in pianta, non sensibile a decolorazioni epidermiche dopo piogge in pre-raccolta (inking). Qualche giorno dopo si segnala Alma 2* (+42), con pianta mediamente vigorosa a portamento standard, molto produttiva e rustica, con frutti di elevato calibro (AA+), a forma rotonda e media sovraccolorazione rossa; sapore dolce, aromatico, ed elevata tenuta in pianta. Nella seconda metà di agosto matura Febe* (+42), di media vigoria a portamento standard, molto produttiva, con frutti di buon calibro (AA+), a forma rotonda e media sovraccolorazione rossa brillante; sapore dolce, aromatico, ed elevata tenuta in pianta. Qualche giorno dopo matura Dulciva*, (+46); la produzione è elevata e costante, i frutti presentano grossa pezzatura (AA+), sovraccolorazione diffusa sul 70-80% della superficie, e sapore dolce molto buono. Non suscettibile ad inking. In via di diffusione in quanto giudicate positivamente, per ora solo al nord, Romagna® Summer Nerid 065165* (+18), di buona produzione e buon calibro (AA dominante), con frutti di buona tenuta e sapore dolce, e Dulcìor® BO04047013* (+52), che si è confermata molto produttiva, di elevato calibro e forma rotonda regolare, con frutti a polpa spicca e sapore molto dolce.

 
Impianto di pesco e nettarina nel ravennate
La pesca e la nettarina, gialla o bianca, rimane un frutto della tradizione italiana
(Fonte foto: © AgroNotizie)
 

Nettarine gialle a gusto tradizionale

Non ci sono novità varietà da segnalare per questo segmento, in quanto quasi totalmente soppiantate da quelle precedentemente descritte. Il calendario si apre con Flariba*, varietà precocissima ma che pecca in pezzatura. Nel periodo precoce viene coltivata al meridione Early Bomba® Zaitrobo*, di buon calibro per il periodo, ottima colorazione, ma sapore acidulo che va gestito con un’attenta raccolta. La produzione è elevata e costante. Nel tardivo si segnala la cultivar Alma* (+27 Big Top® Zaitabo*), produttiva, con frutti di grande pezzatura (AA-AAA) e con elevatissima tenuta in pianta. Nel periodo tardivo pare interessante Romagna® Lady  Nerid 07577 * (+50), molto produttiva, di calibro medio-elevato (AA dominante), con frutti a polpa aderente di buona tenuta. In linea generale è importante ricordare che per questo tipo di prodotto la componente acida va gestita attraverso una giusta scelta del momento di raccolta.
 

Nettarine bianche a gusto dolce

Si ritiene questo segmento particolare ma interessante, perché caratterizzato da varietà di assoluto pregio gustativo. La prima a maturare è Turquoise® Monprime* (-15 Big Top® Zaitabo*), con produzione elevata e costante; frutti di discreta pezzatura per l’epoca (B-A); sovraccolorazione rosso brillante diffusa, e sapore molto buono, dolce e aromatico. La polpa è fondente. Ad inizio luglio lo standard è rappresentato da Romagna® Red Nerid 01348* (-5), con portamento standard e vigoria medio-elevata; rustica e costantemente produttiva, produce frutti di buon calibro (A-AA) e bell’aspetto per sovraccolorazione molto estesa; la forma è rotonda ed il sapore buono e dolce; la tenuta in pianta è elevata.

Il riferimento per questa tipologia è Magique® Maillarmagie* (+10), con pianta vigorosa a portamento assurgente, rustica e molto produttiva, con frutti molto belli, rotondi ed estesamente sovraccolorati di rosso brillante, di sapore buono. La tenuta dei frutti in pianta è elevata. Suscettibile a rugginosità della buccia in alcune aree. Successivamente maturano altre due varietà della serie Romagna, Romagna® Star Nerid 00408* e Romagna® Sweet Nerid 01206*, che permettono di allungare il calendario di maturazione per questa tipologia di prodotto fino a tutto agosto.
 

Pesche gialle a gusto tradizionale (acidulo)

La prima cultivar affidabile è Pulchra* (–35/-40 giorni Big Top® Zaitabo*), diffusa in tutto il meridione e nelle zone precoci del Nord Italia, che presenta una pianta di vigoria elevata, produzione elevata e costante, frutto rotondo sovracolorato di rosso sul 90% della superficie, pezzatura buona per l’epoca (A), polpa molto soda, elevata tenuta in pianta, nocciolo aderente, buon sapore con spiccato aroma.
Segue Sagittaria* (–30), che presenta pianta di vigoria medio elevata, a produzione elevata e costante. Frutto rotondo, grosso (A.AA), sovraccolorato di rosso sul 90% della superficie, sapore acidulo.
In epoca Maycrest, si consiglia Bordò* (–26), con pianta molto vigorosa, a produzione elevata e costante, a frutto rotondo, sovracolorato di rosso sul 90-100% della superficie, di buona pezzatura (calibro prevalente A-AA); polpa fondente, con nocciolo aderente. Sapore buono, aromatico, molto acidulo per raccolte anticipate.

Ancora molto affidabile Coraline® Monco* (–14), con pianta a portamento standard e vigoria medio-elevata, rustica e costantemente produttiva, con frutti di buon calibro (A-AA), forma rotonda regolare e discreto sapore, acidulo; nocciolo aderente. Diffusa e consigliata anche Azurite® Monnoir* (–3), in epoca Rich Lady*, con pianta a portamento standard di vigoria media, a produzione elevata e costante. Frutto rotondo, sovraccolorato di rosso sul 90-100% della superficie, di elevata pezzatura (AA-A); polpa fondente a lento intenerimento, nocciolo aderente. Sapore acidulo.
Nel periodo medio tardivo rimane valida la cultivar Royal Jim® Zaigadi* (+32 giorni Big TopÒ), che presenta pianta a portamento standard e vigoria medio-bassa; i frutti sono di elevata pezzatura (AA), ed hanno bella colorazione e buon sapore.  Negli ultimi anni ha mostrato una certa sensibilità a Fusicocco.
 

Pesche gialle a gusto dolce

Linea sviluppata negli ultimi anni, in cui la più precoce è Sugar Time(-20 Big Top® Zaitabo*); pianta a portamento standard-assurgente con vigoria medio-elevata; frutto rotondo, regolare, a colorazione rosso molto estesa. Il sapore è discreto, a bassa acidità. Elevata la pezzatura (A-AA). Molto affidabile è Royal Summer® Zaimus* (+8/+10); presenta pianta a portamento standard e vigoria medio-elevata; la pezzatura è elevata (AA-A) e l’aspetto dei frutti accattivante per elevata sovracolorazione rosso brillante. A fine luglio matura Grenat® Monafi* (+16), con pianta a portamento standard-assurgente e vigoria medio-elevata; presenta frutti rotondi di pezzatura elevata (AA-A) ed estesa sovraccolorazione rossa; polpa ad elevata tenuta e buon sapore.

Una conferma è Lami® Dolza 3* (+20), con pianta a portamento standard e vigoria medio-elevata; rustica e costantemente produttiva, presenta frutti rotondi di pezzatura elevata (calibro prevalente AA). La sovraccolorazione è estesa e brillante, ed il sapore molto buono, a bassa acidità. Ad inizio agosto matura Sweet Dream®* (+30), con pianta di buona vigoria, a portamento standard-assurgente; i frutti sono rotondi-oblati e hanno elevata pezzatura (AA+); il sapore è discreto e la sovraccolorazione diffusa sul 70-80% della superficie.
In epoca tardiva si conferma Corindon® Moniajune* (+50), con albero a portamento standard di vigoria medio-elevata; buona la produzione, con frutti di elevata pezzatura (AA+), forma rotonda regolare e sovraccolorazione estesa su gran parte della superficie. Buona la tenuta in pianta. Le novità giudicate positivamente sono Royal Maid®* e Extreme® Sweet* (+17+20 per entrambe), che sono apparse costantemente produttive e con frutti di bella presenza e buon sapore. A fine agosto si segnala Extreme® 460*, produttiva con frutti di calibro elevato su piante ben gestite (AA dominante), bella colorazione e buon sapore.

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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