Fruttiferi, con Vivai Spinelli un focus sulle produzioni
Una panoramica sulle varietà di albicocco, ciliegio, nettarine e olivo più richieste dal mercato per l'annata produttiva 2023-2024
Per Vivai Spinelli le piante da frutto non hanno segreti. L'azienda vivaistica offre una produzione di varietà e portinnesti pronti in svariate combinazioni e tipologie consentendo di soddisfare ogni tipologia di mercato e la creazione di impianti frutticoli all'avanguardia.
"Siamo un anello di congiunzione fra i breeder, le varietà che vengono immesse sul mercato e le richieste dei nostri produttori. Come realtà vivaistica forniamo consigli in quanto le esigenze sono le più diversificate fra i frutticoltori del meridione e quelli che si trovano in altre regioni, o comunque in ambienti con caratteristiche pedoclimatiche diverse fra di loro" spiega Vito Spinelli, che si occupa di ricerca e innovazione varietale nell'azienda Vivai Spinelli.
Ogni anno l'azienda deve svolgere delle programmazioni in base agli andamenti dei mercati e alle richieste dei singoli frutticoltori: "Abbiamo una programmazione abbastanza standard che si ripete nel corso delle varie stagioni d'innesto. Ad oggi, visto che ci avviamo sulla fine di questa fase di moltiplicazione, ci possiamo attestare con dei numeri che sono sempre in costante crescita rispetto all'annata, o comunque in pari con quelli che si sono registrati negli anni precedenti".
Di seguito vediamo quindi una panoramica sulle produzioni per l'annata 2023-2024.
Le produzioni
Per Vivai Spinelli il focus principale di queste programmazioni è rivolto alle specie maggiormente prodotte che sono mandorlo, ciliegio, pesco e albicocco. Ma non solo, anche l'olivo è una delle produzioni principali vista la vocazionalità del territorio.
In media per l'olivo si registra nell'azienda vivaistica una produzione annua di 50mila unità di piante già innestate, mentre per la macro categoria delle drupacee la produzione media si aggira fra le 500mila e le 600mila di piante già innestate.
"Per alcune varietà i mercati nelle ultime annate hanno risposto bene - continua Spinelli - abbiamo dovuto quindi aumentare le quantità per quelle cultivar che si stanno affermando e facendo conoscere dai produttori per poi arrivare alla grande distribuzione e ai mercati".
Perciò per tali cultivar si devono garantire dei volumi sempre crescenti, pur mantenendo disponibili tutte le altre varietà presenti sul mercato con quantitativi che rispecchino le annate precedenti.
Le varietà più richieste
In base agli andamenti del mercato Vito Spinelli si è focalizzato sulle cultivar più richieste per il periodo 2023-2024 che sono albicocco, ciliegio, pesco e nettarine presenti nel loro catalogo.
Per l'albicocco le cultivar più richieste sono Cebas Red per le precoci, Rubissia, Rubely e Bolero per le intermedie a buccia rossa, Faralia e Nelson per le tardive.
Albicocco di due anni
(Fonte: Vivai Spinelli)
Per il ciliegio invece si hanno Royal Tioga®, Sweet Dave e Sweet Lorenz® per le precoci, Marysa® per le intermedie, Sweet Saretta® e Sweet Valina® per le tardive. Queste ultime due cultivar soddisfano tutte le tipologie di richiesta della grande distribuzione.
Infine, per le nettarine si registrano Earli Bomba e Copacabana per le più precoci, mentre per le medio tardive sono richieste Matiss,Esmeralda, Atanais e Kinolea.
Novità in arrivo per l'olivo
Dal punto di vista commerciale l'azienda vivaistica, a partire da questa stagione produttiva, si sta interessando alla consulenza per lo sviluppo di impianti super intensivi di olivo in Italia.
In particolare, sono state individuate due cultivar interessanti che possono essere idonee per il clima del Sud Italia (dalla Basilicata alla Puglia, Sicilia e Sardegna) che sono la Lecciana® e la Coriana sviluppate da Agromillora e con cui Vivai Spinelli collabora.
"Proponiamo tali varietà per impianti innovativi e ad alto reddito, facendoci da portavoce sul territorio per le nuove tecniche di modernizzazione che possano assicurare un reddito costante a tutti gli olivicoltori. Come attività vivaistica sentiamo di poter fare consulenza non solo a chi vuole investire sul piano varietale ma anche sulle infrastrutture, come impianti di irrigazione e meccanizzazione, tenendo sempre presente quelle che sono le disponibilità dei singoli frutticoltori" conclude Spinelli.