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Reti multifunzionali, nuova frontiera della frutticoltura

Cresce l'uso degli impianti di protezione nei frutteti per difendere piante e prodotti da grandine, pioggia, insetti e malattie. Plantgest vi racconta cosa sta avvenendo nelle principali specie da frutto.

Reti multifunzionali, nuova frontiera della frutticoltura - Plantgest news sulle varietà di piante

Due le soluzioni possibili: il monoblocco ed il monofila. Diverse soluzioni per diversi obiettivi

Fonte immagine: © Valente Pali Srl

L'innovazione rappresenta elemento fondamentale del processo di trasformazione della frutticoltura, e made in Italy in particolare. Uno sviluppo tecnico, tecnologico e varietale che ha permesso di migliorare le performance degli impianti e dei prodotti, ridurre i costi di produzione, seguire le richieste del consumatore e della filiera, risultare più competitivi verso i propri competitor ed essere più ecosostenibili. Un percorso che ha portato a creare un valore aggiunto potenzialmente sfruttabile dal frutticoltore.
All'interno di questo processo l'introduzione delle reti di protezione delle colture, per attuare una difesa attiva, sono sicuramente un elemento di grande importanza. In modo particolare il frutticoltore può risolvere (o almeno contenere) problematiche climatiche (sempre più presenti) e relative alle malattie (insetti, funghi e batteri). In questo settore la ricerca e la sperimentazione hanno permesso di ottenere sistemi e materiali sempre più performanti e tecniche sempre migliori.

Questi sistemi di protezione prevedono principalmente due tipologie fondamentali: il monoblocco in cui la copertura orizzontale sopra l'intero appezzamento (secondo uno schema che ricalca l'impianto antigrandine) viene aggiunta una chiusura verticale del perimetro; il monofila in cui le piante lungo un'unica fila vengono coperte singolarmente ed indipendentemnte dalle altre. Tra le due il monofila è sicuramente la vera novità ed obbliga l'agricoltore ad una gestione differente e per certi versi più onerosa, ma nel contempo manifesta vantaggi tecnici nuovi e di sicuro interesse. Per vedere alcuni esempi, per piante frutticole e vigneti, è possibile visitare il sito web del Consorzio agrario del Nord Est.

 
Ciliegio senza scale dei Vivai Salvi, impianto copertura multifunzionale monoblocco
Un esempio d'impianto di protezione monoblocco: il ciliegio senza scale di Salvi Vivai
(Fonte foto: © AgroNotizie)

Ecco alcune aziende che propongono delle soluzioni di copertura (o che producono reti) contro insetti, pioggia, grandine o mulfunzionali: AgrintechAniplast, Arrigoni, Corradi protection system, Keepintouch System, Khuen, Magif, Morini Francesco impianto Srl, Retilplast, Romagna impianti, Spinazzè Group, Valente.
Da qualche anno, in alternativa alle reti di colore nero o neutro si sono diffuse quelle colorate o fotoselettive. La rete colorata permette di far filtrare solo la luce appartenente ad una determinata lunghezza d’onda, per cui tutti i colori che attraversano il filamento vengono fermati tranne il colore della rete. In questo modo è possibile migliorare le prestazioni delle piante del frutteto, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Facciamo qualche esempio: le reti rosse influenzano il microclima sotto la copertura inducendo un anticipo di maturazione di qualche giorno su albicocco rispetto alla tradizionale rete nera; la rete gialla o rossa su pesco permette di ottenere un'incremento della produzione rispetto alla rete nera o blu; mentre la rete gialla su actinidia permette di incrementare la sostanza secca ed il brix nei kiwi.

In linea generale i sistemi sono costosi ma questi costi possono essere poi sostenuti e 'coperti' grazie a prodotti di qualità, che spuntano prezzi maggiori rispetto a condizioni standard, e ad una produzione quantitativamente elevata, uniforme e costante. Ad esempio nel ciliegio ad alta o altissima densità (ricordiamo tra tutti il ciliegio senza scale di Salvi Vivai) la cosa è possibile. "Qui la quantità e la qualità dei frutti - spiegava Silvia Salvi, titolare di Salvi Vivai, in un recente webinar - permettono di avere una buona remunerazione e di compensare velocemente la spesa dell'impianto. Il costo per realizzare un sistema monoblocco è di circa 40-50mila euro/ettaro. Questo sistema apporta una garanzia della qualità (in primis sapore, pezzatura, forma, spaccatura dei frutti, etc), riduzione delle perdite (causate da diverse problematiche), possibilità di raccogliere le ciliegie al momento ottimale di maturazione, posticipare il periodo di raccolta per le varietà idonee. Tutti elementi che fanno la differenza tra fare soldi e non farli. La copertura multifunzione inoltre offre vantaggi di natura ambientale e di salute pubblica derivanti dalla riduzione dell’apporto di prodotti fitosanitari". Leggi l'articolo 'Salvi Vivai, il ciliegio cambia pelle' su AgroNotizie il 13 giugno 2018 e guarda il video 'Ciliegio, una crescita inarrestabile' pubblicato su Plantgest il 13 aprile 2018 dove potrai trovare informazioni sul ciliegio senza scale.

 
Arrigoni, impianto e rete antigrandine per la vite da vino
Un esempio di rete protezione antigrandine in un impianto di vite da vino
(Fonte foto: ©Arrigoni Spa)

Gli impianti multifunzionali non sono importanti solo nel ciliegio ma anche in altre piante, come ad esempio nella vite per uva da vino. "Le reti proteggono le colture dagli eventi atmosferici - spiega Arrigoni Spa in un recente comunicato stampa -, e dagli insetti in parte. Questo aspetto è sempre più importante, anche per le colture vitivinicole di pregio. Innanzitutto, oltre ad assicurare una protezione attiva contro la grandine, questi sistemi forniscono ottime risposte contro l’irradiazione eccessiva, favorendo al contempo la creazione di un microclima ideale e condizioni di crescita migliori per le uve da vino, minacciate dalle temperature troppo alte. Il sistema utilizza la struttura di contenimento dell’uva e anche gli accessori sono progettati a questo scopo. La soluzione che la nostra azienda propone ha inoltre un ulteriore vantaggio: la rete può essere aperta e richiusa molto facilmente durante le operazioni agricole, agevolando quindi anche la potatura durante il periodo invernale". Guarda il video pubblicato sul canale You Tube di Arrigoni dal titolo 'Protezione totale dei vigneti da siccità e grandine'.

Anche nel mondo della coltivazione dei Piccoli frutti (in primis lampone, mirtillo e rovo o mora) è sempre maggiore l'uso dei sistemi di protezione multifunzionali. All'interno della Fondazione E.Mach di San Michele all'Adige (TN) da anni si sperimenta e studia la produzione dei principali Piccoli frutti con tecniche di coltivazione innovative (allevamento, potatura, diradamento, meccanizzazione, etc) capaci di migliorare la produzione e di presevarla al meglio. "Grazie a questo - spiega la Fondazione E.Mach su proprio sito web - è stato possibile avere una più facile gestione delle piante, una meccanizzazione sempre più presente, una migliore gestione della difesa e del diserbo, un abbasssamento dei costi ed un migliore prodotto. In tutto questo rientra anche l’applicazione delle reti multitasking (antigrandine, antiinsetto, diradanti, antipioggia)".

 
Piccoli frutti, impianto copertura e protezione del mirtillo di keepintouchsystem
Un esempio di impianto protezione del mirtillo con reti multifunzionali
(Fonte foto: © Keepintouchsystem)

Anche nel melo e nel pero la tecnica dell'uso delle di protezione monoblocco o monofila viene usata. "Da anni le reti antinsetto hanno suscitato interesse - spiegava Stefano Caruso dell'Osservatorio fitopatologico della Provincia di Modena in un evento pubblico di fine 2019 - in frutticoltura e nella coltivazione delle pomacee. In quest'ultime sono risultate molto valide nell'ambito del contenimento verso la Carpocapsa, la Cimice asiatica, gli uccelli e i Miridi. Senza dimenticare l'aspetto protettivo contro la grandine e contro la pioggia (e conseguentemente contro le malattie funginee, Ticchiolatura in primis). I costi sono diversi a seconda di cosa si usi: monoblocco semplice 2.500-3.500 euro/ha, monoblocco con corridoio 3.500-4.500 euro/ha, monoblocco con chiusure laterali e corridoio 20.000-24.000 euro/ha, monofila senza elastici 15.000-21.000 euro, monofila con elastici 20.000-25.000 euro/ha. Attenzione agli impianti molto vigorosi, che possono creare diversi problemi". E' evidente che il frutticoltore dovrà preferire un sistema d'allevamento in parete, quindi con alberi diritti e di dimensioni contenute.

Non possiamo dimenticare l'uso di questi sistemi nell'actinidia. "Per le varietà Jintao* Jingold© - spiega Cristina Fabbroni, direttore tecnico di Jingold Spa - la copertura con rete antigrandine è obbligatoria. Questa scelta è stata fatta a partire dal 2007 (rimangono fuori vecchi impianti non in areale grandigeno). Lo scopo è proteggere le piante ed i kiwi contro la grandine e creare un microclima favorevole allo sviluppo ottimale delle piante e dei frutti. Ad oggi sono coperti circa il 95% delle superfici coltivate. Il costo per la realizzazione incide per circa un 15%, ma considerata la durata media dell'impianto ed il ritorno economico l'investimento è molto basso".

Salvaguardare i frutteti diventa così un elemento imprescindibile nella frutticoltura moderna che porta l'agricoltore ad un livello imprenditoriale molto alto. Un'asticella che viene alzata e che determina la necessità di far cambiare passo al frutticoltore di oggi che ha bisogno di una visione molto più ampia e di conoscenze non solo agronomiche e pratiche. Ed è proprio per questo che si sta diffondendo sempre più la pratica di dotare i nuovi impianti di strutture in grado di assicurare una difesa attiva contro le avversità biotiche ed abiotiche.

Autore: Lorenzo Cricca
© Plantgest - riproduzione riservata

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